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F1 2020 | Recensione, il gioco di corse che diventò anche RPG

F1 2020 è il nuovo gioco ufficiale del campionato mondiale sviluppato da Codemasters che propone tutte le scuderie, i piloti e i circuiti ufficiali.

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a cura di Luca Salerno

Ormai dal 2009 quello con il simulatore di guida sviluppato da Codemasters è un appuntamento fisso di ogni anno. Mai, però, un titolo come F1 2020 è apparso in un contesto difficile come quello attuale, a pochi giorni di distanza dalla sofferta partenza del campionato mondiale con il Gran Premio d’Austria.

La sfida per Codemasters, però, resta sempre la stessa. Ai tempi in cui Electronic Arts introdusse con FIFA l’abitudine dei titoli sportivi con cadenza annuale, dodici mesi di produzione di un gioco erano l’equivalente di quattro anni di sviluppo attuali. Ma erano altri tempi, erano gli anni Novanta: ecco perché oggi riuscire a trovare da un anno all’altro delle reali variazioni in questo genere di giochi non è mai facile.

L’uscita annuale, allo stesso tempo, porta a chiudere un occhio sul fatto che ci siano migliorie minime tra una versione all’altra. Ecco che volendo lasciarsi prendere dal dubbio viene da chiedersi se l’uscita annuale non finisca per essere anche un comodo alibi per riproporre bene o male ogni anno la stesso formula. La domanda che ci vogliamo porre è: le novità introdotte in F1 2020 basteranno a giustificare questa nuova incarnazione?

Aspirazioni manageriali

Nei titoli di corse quello tra simulazione e arcade è una rapporto inversamente proporzionale e l’ago della bilancia sta nelle mani degli sviluppatori. Il cuore dei titoli Codemasters solitamente ha sempre battuto più nella seconda categoria, nonostante da una parte dei fan ci sia una richiesta di avvicinarsi di più al genere simulativo. Anche in F1 2020 l’esperienza mainstream di gioco non cambia dato che il titolo Codemasters resta il modo più semplice per immergersi nel mondo della Formula 1.

A fronte di questo, F1 2020 tenta anche qualche passo avanti in una direzione diversa ma complementare, ovvero quella che abbraccia i titoli manageriali. Tra le modalità disponibili, infatti, c’è anche la Carriera Scuderia. Dopo aver creato il proprio pilota, si deve scegliere il nome del team, lo sponsor, il motore (quattro i produttori disponibili) e il proprio compagno di squadra (le possibilità di scelta dipenderanno dal produttore del motore selezionato). Il tutto partendo, però, direttamente dalla Formula 1.

Il pilota-proprietario della scuderia ha anche tanto di statistiche influenzate dal livello raggiunto. E come in un gioco di ruolo ci sono anche dei dialoghi con risposte multiple da selezionare, in questo caso interviste a fine gara o programmate ad hoc negli studi televisivi. Insomma elementi che più che essere manageriali sembrano proprio di un RPG.

Gestendo in maniera accorta i rapporti con la stampa, inoltre, sarà possibile aumentare il livello della fama della propria scuderia e dando determinate risposte sarà possibile mandare indirettamente dei segnali ai vari dipartimenti su quali aspetti migliorare della propria monoposto. Certo, non sempre la sequenza di domande attinenti alle nostre performance in pista, segue uno sviluppo naturale dato che in alcuni casi vengono riproposti quesiti molto simili più volte sullo stesso argomento.

Carriera Scuderia si presenta come un’aggiunta interessante e una delle più massicce degli ultimi anni. Bisogna comunque tenere presente che il rapporto tra l’identità arcade e questa parte manageriale è lo stesso che F1 2020 intrattiene con l’aspetto simulativo. Codemasters sembra infatti non avere spinto questa modalità fino al limitePer quanto si tratti di una modalità manageriale, Carriera Scuderia vi richiederà comunque sempre di mettervi alla guida delle monoposto lasciando quella sensazione che, in definitiva, tutti gli aspetti che sarete chiamati a gestire nei menu abbiano un’importanza relativa se confrontati con la performance in pista che in fin dei conti sembra essere davvero l'elemento che fa la reale differenza. Insomma, la tela resta sempre la stessa e a cambiare è invece la cornice.

Per rendere più completa la modalità manageriale sarebbe stato interessante poter anche assistere alle gare e magari limitarsi a gestire le strategie, anche per differenziare questo approccio dalla modalità Carriera Pilota. L’idea di fondo che ci siamo fatti è che lo stesso team di sviluppo, mantenendo la propria vocazione mainstream, abbia preferito non sbilanciarsi troppo sul comparto manageriale senza aver voluto (o potuto) implementare l’ultimo tassello definitivo. Al di là di questi possibili scenari, però, Carriera Scuderia rappresenta un'ottima aggiunta nella serie e sicuramente una delle modalità single player più riuscite e complete (ci spingeremmo quasi a definirla la migliore) mai apparse nei titoli dedicati alla Formula 1.

In questo senso la nuova modalità sembra essere una versione più complessa della modalità classica da giocatore singolo ribattezzata Carriera Pilota e che era già apparsa nella versione 2019. Come sempre è possibile iniziare dalla Formula 2, con tre possibili versioni di diversa durata, per poi passare direttamente alla Formula 1.

La Carriera Pilota se confrontata con quella della scuderia non sembra che essere una versione meno complessa con tanti, molti elementi che convivono e si sovrappongono pur con la sostanziale differenza di poter partire dalla serie cadetta. Per chi non ha voglia di passare troppo tempo sui menu o gestire minuziosamente molti aspetti del proprio team, questa modalità è sicuramente la più comoda. In entrambe le modalità, inoltre, vale la pena sottolineare che è possibile scegliere tra il calendario di gare completo e le versione ridotte a 16 oppure 10 competizioni.

Grafica e accessibilità

Ancora prima della sua apparizione nel campionato mondiale, F1 2020 permette di provare il circuito di Zandvoort in Olanda che quest’anno sarebbe dovuto tornare nella competizione dopo 35 anni ma la cui gara è stata, allo stesso tempo, tra le prime a essere annullate a causa della pandemia del coronavirus. Il circuito è stato ricostruito grazie alla tecnologia Laserscan, in questo genere di giochi sempre più adottata per replicare digitalmente i vari tracciati. Da questo punto di vista la differenza in termini di grafica rispetto alle piste preesistenti si fa sentire e lo stesso si può dire per l'incredibilmente veloce e divertente circuito di Hanoi.

La qualità grafica dell’asfalto delle nuove piste sembra essere una spanna sopra a quella dei tracciati già apparsi nei capitoli precedenti e questo rappresenta un altro indicatore di come un aggiornamento grafico non sia diventato soltanto auspicabile ma necessario arrivati a questo punto (d’altronde siamo alla fine di una generazione). Non sappiamo se F1 2020 sarà disponibile anche su PS5 o Xbox Series X (magari con la retrocompatibilità o una nuova versione) ma di certo è arrivato il tempo di un aggiornamento. Per il resto, il gioco continua a garantire un’ottima fluidità e un'ottima sensazione di velocità con FPS costanti nelle fasi di gameplay.

Dal punto di vista dell’accessibilità, Codemasters ha introdotto una serie di impostazioni che permettono di rendere la guida decisamente più facile con una serie di opzioni in grado di aiutare i giocatori. E non ci riferiamo a voci di singole opzioni da cambiare o meno ma a uno stile di guida che è stato ribattezzato Sportivo. Questo comporterà, ad esempio, la possibilità di avere menu semplificati, resettare la posizione della propria auto e avere il classico track assist. Questa opzione però è disponibile solo offline.

In un settore come quello dei giochi di corse dove l’ipercomplessità molto spesso tenta di accreditarsi come indicatore di qualità, ci ha fatto piacere trovare una modalità che permetta a un pubblico più ampio di accostarsi al gioco senza dover essere scoraggiato dalla minuziosità di decine di menu o da un mòloc di opzioni sui quali non tutti gli appassionati di Formula 1 potrebbero avere tempo e voglia di cimentarsi. Per i veterani, invece, resta il ventaglio di opzioni che hanno fatto la fortuna della serie Codemasters con la possibilità di scegliere l'impostazione Professionale. Il già ottimo stile di guida, inoltre, è stato migliorato rispetto all'anno scorso in alcune componenti a partire dalla risposta dei freni che ci è sembrata aver compiuto un notevole passo avanti.

Un gradito ritorno, dopo una lunga assenza di cinque anni, è quella dello split-screen per la modalità multigiocatore locale. Si trattava comunque di una mancanza che, onestamente, abbiamo sempre trovato difficile da giustificare e che a nostro avviso sottraeva, senza alcuna ragione, una buona percentuale della potenziale longevità del giocoResta ovviamente sempre la possibilità di giocare online, un calendario esports ed eventi a tempo.

Anche F1 2020 propone una piccola deviazione in una stagione passata e memorabile del campionato di Formula 1. La Deluxe Schumacher Edition include le storiche auto Benetton B194, B195, Jordan 191,e Ferrari F1-2000 e un’aggiornata Ferrari F2004 oltre a livree per il multiplayer, caschi e tute.

Infine, per quanto riguarda il supporto alle periferiche, i dispositivi sono gli stessi compatibili con la versione precedente. Tuttavia, sempre in un'ottica di una maggiore accessibilità, i giocatori meno hardcore potranno comunque godersi il titolo usando il gamepad grazie a un sistema di guida leggermente ritoccato e perfezionato per il controller che non potrà, però, mai raggiungere la precisione e la risposta di un sistema dedicato. In tema di hardware secondario, va segnalato che anche quest'anno manca il supporto ai visori di realtà virtuale. Certo, il segmento è diffuso solo relativamente ma considerato che il gioco viene pubblicato sia su console Sony e PC, sarebbe stata un'aggiunta che avrebbe reso questo capitolo definitivamente uno dei migliori della serie.

Voto Recensione di F1 2020 - PS4


8.5

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - La modalità gestionale è una buona aggiunta

  • - Lo split-screen è un gradito ritorno

  • - Molto più accessibile ai neofiti

Contro

  • - Le due carriere finiscono per sovrapporsi

  • - Alcune piste sono datate graficamente

  • - Manca il supporto alla realtà virtuale

Commento

Le novità di F1 2020 sono sicuramente più interessanti di quelle viste nella versione precedente. Carriera Scuderia rappresenta una sostanziosa e interessante escursione nel territorio dei manageriali e anche dei giochi di ruolo regalando una delle modalità single player più interessanti mai apparse nella serie. Il fatto che la modalità gestionale richieda la partecipazione alle gare, senza magari permettere una gestione della strategia dall'esterno, finisce però per renderla un po' troppo simile alla modalità classica che sembra essere una versione più leggera e veloce (che permette, però, di partire dalla Formula 2). Nel complesso l’esperienza di F1 2020 non è cambiata rispetto ai predecessori: a muovere l’impianto di gioco è essenzialmente l’anima arcade e in perfetta linea con questa scelta troviamo anche la possibilità di scegliere lo stile di guida Sportivo (ovvero, casual) che ci sembra un buon modo per venire incontro ai giocatori meno esperti che potrebbero essere comunque attratti da una tanto blasonata licenza. Certo c’è che rispetto agli altri capitoli della serie F1 2020 potrà probabilmente mantenere due primati destinati a rimanere imbattuti: essere una delle migliori incarnazioni della serie e paradossalmente una versione del campionato più completa rispetto alla sua controparte reale.

Informazioni sul prodotto

Immagine di F1 2020 - PS4

F1 2020 - PS4

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