Expeditions Rome, ars bellica | Recensione
Expeditions Rome è un bellissimo e avventuroso GDR ambientato nell'antica Roma: scoprine di più nella nostra recensione.
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a cura di Giacomo Todeschini
Editor
Il connubio tra l’Antica Roma e i videogiochi ci ha regalato nel corso degli anni numerosi titoli di tutto rispetto, appartenenti soprattutto al genere degli strategici. Come non ricordare ad esempio, solo per citarne qualcuno, i Total War Rome, gli Imperium, Praetorians e molti altri ancora. Tale binomio è poi ovviamente di tanto in tanto sfociato anche in altri generi, come l’action in Ryse Son of Rome, o la recente esperienza narrativa di The Forgotten City. Il legame tra la civiltà romana e il mondo videoludico è insomma forte e si è rivelato terreno fertile per tutta una serie di ottimi giochi. Schiera a cui si è recentemente aggiunto Expeditions Rome, titolo di Logic Artists pubblicato da THQ Nordic a metà tra gioco di ruolo e strategico a turni che, vi anticipiamo già, ci ha largamente convinto.
Abbiamo recensito il gioco con il seguente PC:
- GPU: Zotac RTX 3070 Twin Edge OC
- MOBO: Asus ROG STRIX Z370-F
- RAM: G.Skill Trident Z RGB 16GB DDR4 3200MHz
- CPU: Intel i5 8600k 3.6 GHZ
- SSD: Sabrent SSD 2TB Rocket NVMe PCIe M.2 2280
- Tastiera: ASUS ROG STRIX Scope TKL Deluxe Cherry MX Red
- Mouse: Razer DeathAdder V2 Mini
- Cuffie: Logitech G930
- Monitor: Samsung C27HG 70 Quad HD 144Hz HDR
Nell'antica Roma
Expeditions Rome fa parte di una saga che nel corso degli anni è già andata a toccare i regni nordici con Expeditions Viking e la conquista del Nuovo Mondo con Expeditions Conquistador ed è, come precedentemente accennato, un particolare ibrido tra gioco di ruolo e strategico a turni. Questo episodio è ambientato, appunto, nell’Antica Roma, più precisamente durante la tarda era repubblicana, periodo in cui l’egida di Roma risplendeva lungo tutto il Mediterraneo. Un periodo florido e trionfale, pregno di conquiste ed espansioni, ma colmo anche di varie problematiche, come un ampio divario sociale e, più in generale, una situazione politica-militare non proprio solidissima. Un momento di cambiamento, insomma, esplosivo e pieno di opportunità, che ci troveremo a esplorare nei panni di un giovane patrizio in fuga dopo essersi salvato da un complotto che ha portato alla morte del padre. L’inizio di una nuova storia, fatta di personaggi storici e inediti, di cui potremo tessere le fila in prima persona, tramite scelte, dilemmi e bivi narrativi vari.
Una parte focale dell’esperienza del titolo di Logic Artists risiede infatti proprio nel come il giocatore possa andare a comporre la propria storia, declinando il susseguirsi degli eventi in base a decisioni a breve e lungo termine. Faber est suae quisque fortunae recita uno dei più celebri detti latini attributi a Sallustio che tanto ben si sposa con Expeditions Rome. L’arbitrarietà del giocatore ricopre infatti un ruolo centrale, con l’intelaiatura da gioco di ruolo che sotto questo punto di vista può assolutamente dirsi riuscita.
La parte ruolistica di Expeditions Rome non si ferma ovviamente a qualche scelta multipla, ma va a toccare anche molti altri aspetti, tutti più o meno direttamente collegati a quella che è l’esplorazione. Tra una missione e l’altra è infatti possibile muoversi con buona libertà nella mappa, visitando punti di interesse, impelagandosi in missioni secondarie con relativi bonus e malus, commerciare e così via. Da buon GDR, inoltre, l’opera di Logic Artists si concentra particolarmente anche su quelle che sono le storie parallele alla novella principale, consentendoci di esplorarle e sviscerarle, scoprendo ad esempio nuovi dettagli e informazioni sul background e le motivazioni dei nostri compagni d’avventura.
Sul campo di battaglia
Tra queste fasi di esplorazione, discussione, analisi e discernimento fa inoltre ovviamente la comparsa anche l’anima da strategico a turni di Expeditions Rome. Prima di scendere maggiormente nel dettaglio riguardo al sistema adottato da Logic Artists è però necessario fare un particolare plauso a quello che è stato il lavoro fatto nella creazione delle varie missioni. Nonostante l’apparente staticità del genere, infatti, il gioco propone una grande varietà di obiettivi diversi, che non ristagnano nel classico sterminare le truppe avversarie, e danno una grande varietà al tutto. Dal bruciare delle navi fino a qualche missione più stealth, passando per tutta una serie di altre variabili che rendono le varie battaglie di Expeditions Rome sempre differenti e mai prone alla noia. Un lavoro sotto questo aspetto quindi di livello, non sempre riscontrabile neanche in produzioni decisamente maggiori.
I combattimenti a turni, invece, ricalcano i principali capisaldi del genere, partendo dal posizionamento delle truppe sul campo di battaglia, passando per le differenti classi con le rispettive abilità fino ad arrivare agli immancabili punti azione. Un qualcosa di tanto tradizionale quanto efficace, soprattutto considerando la sopracitata bontà delle varie missioni. Ogni mappa ha infatti una propria conformazione e dei propri obbiettivi, che si sposanopiù o meno bene a determinate classi e a vari oggetti che possiamo trovare durante l’esplorazione. Un legame, quindi, decisamente solido tra le due anime del gioco, che rendono Expeditions Rome un titolo più che valido sotto diversi punti di vista.
Interessante, ma meno riuscita, è invece la parte più strategica, in cui al comando della nostra legione dovremo conquistare territori ed espandere l’influenza romana sul Mediterraneo e non solo. Innegabile come Expeditions Rome abbia anche sotto tale aspetto degli spunti più che interessanti, vedi la scelta dei generali, l’ampliamento del proprio accampamento, la distribuzione delle razioni, lo studio delle varie strategie e così via, ma si tratta certamente dell’aspetto più debole dell’opera di Logic Artists. Le battaglie non vengono infatti risolte direttamente, ma tramite scelte e decisioni tattiche: una modalità non esattamente accattivante e che alla lunga rende sempre più invitante il ricorrere alla risoluzione automatica, soprattutto per quanto riguarda gli scontri meno cruciali.
Expeditions Rome: aspetto tecnico
Chiude questa analisi un piccolo paragrafo su quello che è l’aspetto tecnico e artistico del gioco. Se da una parte Expeditions Rome riesce a offrire ambientazioni tutto sommato ben fatte e costruite, dall’altro né artisticamente né tecnicamente colpisce più di tanto. Un qualcosa, quindi, sotto questo aspetto nella media, con un’accezione positiva per quello che riguarda la pulizia generale del codice. Nonostante le numerose cose da fare e dinamiche implementate, infatti, non ci siamo imbattuti in chissà che bug e problematiche.
Voto Recensione di Expeditions Rome
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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Vario e ampio
-
Un bellissimo viaggio nell'antica Roma
Contro
-
Artisticamente non è nulla di speciale