Nate Purkeypile, ex sviluppatore di Bethesda, ha lasciato l'azienda durante lo sviluppo di Starfield per fondare il proprio studio indipendente. In un post su Reddit, Purkeypile ha spiegato le ragioni della sua decisione, legata principalmente alle dimensioni raggiunte da Bethesda.
Purkeypile ha lavorato come artista su titoli di successo come Fallout 3, Fallout 4 e Skyrim, ricoprendo anche il ruolo di lead artist per Fallout 76. Durante lo sviluppo di Starfield, il team di Bethesda era cresciuto fino a contare circa 500 persone distribuite su quattro diverse sedi, una situazione che Purkeypile ha trovato difficile da gestire.
"C'erano troppe riunioni e non era il modo in cui mi piaceva sviluppare i giochi", ha dichiarato Purkeypile. "Ho sempre amato i giochi indie e ho pensato che se non l'avessi fatto ora, forse non l'avrei mai fatto."
La testimonianza di Purkeypile si aggiunge a quelle di altri ex dipendenti Bethesda che hanno evidenziato le difficoltà legate alla rapida crescita dell'azienda. Will Shen, ex lead quest designer di Starfield, e Daryl Brigner, ex lead level designer di Fallout 76, avevano già sottolineato problemi di coordinamento e gestione delle risorse.
Il nuovo progetto indipendente
Dopo aver lasciato Bethesda nel 2021, Purkeypile ha fondato Just Purkey Games e sta sviluppando The Axis Unseen, un gioco di caccia horror con elementi di heavy metal. Utilizzando l'Unreal Engine 5, Purkeypile ha creato un mondo "non procedurale, ma costruito al 100% a mano", con una mappa circa 5 volte più grande di quella di Skyrim.
Il gioco si ispira allo stile di gioco stealth con arco di Skyrim, trasformandolo in un'esperienza completa. Una demo di The Axis Unseen è già disponibile su Steam, permettendo ai giocatori di provare in anteprima il lavoro di Purkeypile come sviluppatore indipendente.
La storia di Purkeypile evidenzia come la crescita di uno studio possa portare alcuni sviluppatori a cercare nuove sfide in contesti più ristretti, dove possono avere un maggiore controllo creativo sul proprio lavoro. Allo stesso tempo, sottolinea le sfide che i grandi studi devono affrontare per mantenere un ambiente di lavoro efficiente e stimolante per tutti i membri del team.