Ex BioWare: una software house che punta solo all'incasso deve prepararsi a chiudere

Mark Darrah, ex produttore di BioWare, ha messo in guardia gli aspiranti sviluppatori di videogiochi sulle difficoltà del fondare uno studio.

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a cura di Andrea Maiellano

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Mark Darrah, ex produttore di BioWare, ha messo in guardia gli aspiranti sviluppatori di videogiochi sulle difficoltà del fondare uno studio al giorno d'oggi.

In un video sul suo canale YouTube, Darrah ha spiegato che avere come unico obiettivo quello di fare soldi porta al fallimento.

Per Darrah è economicamente più stabile sviluppare per una software house che fondare la propria.

Secondo l'esperto, prima di intraprendere questa strada è fondamentale rispondere a sei domande chiave riguardanti le motivazioni, l'identità dello studio, le competenze offerte, i tempi di sviluppo, la localizzazione e le modalità di lavoro.

Darrah ha sottolineato l'importanza di avere una ragione personale che rifletta ciò che si vuole apportare all'industria.

Pur riconoscendo che alcuni sviluppatori sono diventati ricchi con successi globali, o vendendo le proprie aziende, Darrah ha affermato che queste non dovrebbero essere le uniche spinte.

Creare il gioco dei propri sogni può essere un buon punto di partenza, ma sono necessarie ulteriori motivazioni per sostenere l'azienda nel lungo periodo. Se il vostro unico obiettivo è fare soldi in maniera consistente, vi conviene sviluppare in uno dei settori che vi piacciono di più e lavorare per un'azienda. Sicuramente vi garantirà una crescita economicamente più stabile e sicura.

L'ex produttore ha evidenziato come aprire uno studio considerandolo un hobby possa spostare il focus dal guadagno allo sviluppo di nuove abilità e alla sperimentazione di nuovi mezzi di comunicazione.

Ovviamente Darrah cita anche la fiumana di licenziamenti di cui siamo stati inermi spettatori, spiegando che anche in questo caso, fondare la propria software house al giorno d'oggi, potrebbe non essere la soluzione migliore, a meno che non si abbiano i fondi da investire per auto-sostenersi per diversi anni.

Il suo discorso, per quanto possa sembrarlo, non è idealistico, ma offre un'analisi pragmatica delle sfide che attendono chi vuole entrare nel competitivo mondo dello sviluppo di videogiochi, motivo per il quale vi consigliamo caldamente di guardare la sua serie di video in merito alle reali difficoltà, e agli eventuali benefici, che costellano la nascita di una nuova software house.

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