Quando i ragazzi di Rockfish Games svelarono ufficialmente il loro Everspace 2, molti tra i fan del primo capitolo si mostrarono particolarmente entusiasti, certi del fatto che la struttura del primo capitolo sarebbe stata semplicemente presa e rimaneggiata per l’occasione; dopotutto, come si suol dire, squadra che vince non si cambia. Eppure, al netto di alcune ovvie e comprensibili similitudini, il team di sviluppo è voluto andare ben oltre le aspettative, mettendo da parte tutte quelle meccaniche roguelike che fecero la fortuna dell’opera originale per dar forma a un’esperienza ibrida più “lineare”, invariata per ciò che concerne il feeling generale ma al contempo capace di muoversi verso strade totalmente nuove. È ancora presto per dare un giudizio definitivo sulla nuova creatura dello studio tedesco, ma proprio nel corso di questi ultimi giorni la produzione è sbarcata su Steam in una versione Early Access particolarmente ricca, una ghiotta occasione che ha permesso a tutti gli interessati di gustarsi le prime ore dell’esperienza; un’occasione che noi non ci siamo voluti lasciar sfuggire.
Un'ultima chance
Come detto poco sopra, Everspace 2 abbandona la struttura roguelike per dare maggior spazio alla componente narrativa, la quale fin dai primi istanti in-game appare particolarmente preponderante. Ponendosi come seguito diretto del primo capitolo, l’avventura ci porterà a impersonare i panni dell’ultimo clone sopravvissuto al loop temporale in cui eravamo misteriosamente finiti. Dopo le innumerevoli morti prive di significato a cui dovette andare incontro, Adam - questo è il nome del protagonista - può finalmente godersi la sua proverbiale ultima vita, ma com’era facile immaginare non tutto va come previsto. Ritrovatosi alla mercé di alcuni pericolosi fuorilegge insieme al suo compagno Ben e braccato dalle Forze Spaziali Imperiali, Adam riesce a scamparla solo grazie all’aiuto di Dax, un altro prigioniero dal misterioso passato pronto a tutto pur di riportare a casa la pellaccia. Da qui avrà così inizio la nostra storia, un’avventura dove dialoghi ben scritti e carismatici personaggi andranno a farla da padrone tra un viaggio spaziale e l’altro.
Allo stato attuale è ancora presto per esprimersi sulle effettive qualità sceniche della produzione, ma le prime ore passate in compagnia di Everspace 2 ci hanno piacevolmente colpito, capaci di catturarci e immergerci in un vasto universo ancora tutto da scoprire e che già da ora sembra possedere ben più di qualche asso nella manica. Proprio per questo, è quindi un peccato dover constatare come le varie cutscene presenti siano state realizzate con il minimo impegno, il tutto tradottosi in un susseguirsi di tavolozze 2D disegnate a mano rivelatesi forse fin troppo abbozzate e statiche, a maggior ragione se si considera la grande attenzione posta nei confronti del comparto tecnico.
Da un punto di vista squisitamente ludico, la produzione offre un’esperienza in linea con quanto visto nel primo Everspace. Gli scontri presentano sempre un apprezzabile grado di spettacolarità e richiedono la giusta coordinazione, con una struttura di gioco semplice da comprendere ma difficile da padroneggiare, lì dove gli avversari più ostici richiederanno grande attenzione e la giusta capacità di movimento a bordo della propria navicella spaziale. In generale la difficoltà dell’avventura ci è parsa più permissiva rispetto a quanto visto in passato, con situazioni dove commettere qualche errore di troppo non necessariamente porterà a una repentina condanna a morte.
Le navette a disposizione presentano diverse opzioni in termini di personalizzazione, con potenziamenti di ogni genere e varie armi a disposizione. In totale, sarà possibile equipaggiare due armi principali - dalle munizioni illimitate - affiancate da una bocca da fuoco secondaria i cui proiettili verranno invece a mancare molto facilmente. Inoltre, completando missioni ed eliminando avversari sarà possibile guadagnare esperienza per salire di livello e sbloccare utili power-up capaci di trarci d’impaccio dalle situazioni più disperate, senza contare poi i vari upgrade ottenibili utilizzando le risorse che andremo raccogliendo nel mentre che staremo giocando.
Proprio nel loot viene a presentarsi però una generale macchinosità di fondo dovuta all’esagerata precisione richiesta nel processo di raccolta. Non solo le mappe in cui ci muoveremo saranno infatti piene zeppe d’utili oggetti e materiali da custodire nella nostra stiva - le cui dimensioni limitate costringono spesso a un’attenta valutazione di cosa sia meglio tenersi, cosa si debba lasciare e cosa ancora sia più opportuno vendere -, ma questi potranno essere raccolti solo una volta che ci saremo posizionati con estrema precisione davanti ad essi, con lente fasi di manovra che fin troppo spesso spezzano la frenesia dell’esperienza generale. Anche la gestione dell’inventario e i vari menù ci hanno lasciato un po’ d’amaro in bocca, difficili da leggere, macchinosi nella navigazione e poveri d’informazioni vitali per capire quale equipaggiamento sia meglio sfruttare. Fin troppi minuti sono andati sprecati nel vano tentativo di capire quale fosse il cannone a impulsi più indicato per lo scontro che ci si stava parando innanzi e in varie occasioni abbiamo avuto qualche difficoltà a riorganizzare tutti i materiali e gli oggetti recuperati dopo una missione.
Spazio, ultima frontiera
Parlando della mappa di gioco, questa sarà suddivisa in un totale di sei sistemi solari esplorabili, ognuno con i suoi pianeti, le sue caratteristiche peculiari e, ovviamente, le proprie missioni principali e secondarie. Allo stato attuale solo due sistemi solari sono effettivamente raggiungibili, ed entrambi ci sono sembrati sufficientemente ricchi, tra obiettivi opzionali, segnali radar persi nel vuoto e richieste d’aiuto sconosciute. Ogni pianeta o punto d’interesse presente è raggiungibile solo dopo aver effettuato il proverbiale salto spaziale di turno, con un pilota automatico attivabile a comando particolarmente utile per evitare spiacevoli scontri non preventivati con qualche corpo celeste. Anche le missioni stesse hanno saputo presentare una buona varietà, tra intense battaglie, fregate spaziali da dover recuperare, antenne per le comunicazioni da dover riparare e molto altro ancora.
Per ora sono svariate le domande che ruotano attorno alla produzione e attualmente non è dato sapere se una volta completata l’avventura principale sarà presente una qualche forma d’endgame con cui proseguire il proprio viaggio, ma gli sviluppatori hanno promesso parecchie sorprese e non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserverà il futuro. In termini spiccatamente tecnici, Everspace 2 è un vero e proprio spettacolo per gli occhi, con un Unreal Engine 4 usato al meglio delle sue possibilità. Texture, giochi di luci e ombre, effetti particellari, tutto è stato reso con estremo realismo, con un colpo d’occhio generale capace di lasciare a bocca aperta. Seppur non sia possibile atterrare su un pianeta e “sgranchirsi le gambe”, in varie occasioni abbiamo raggiunto la crosta terrestre dell’astro di turno restando senza fiato innanzi allo spettacolo che ci si è parato innanzi, con alcuni scorci a dir poco sublimi.
Considerando lo stato da Early Access in cui si trova la produzione - condizione che di base ci ha abituati a lavori particolarmente grezzi e subissati da problematiche di ogni tipo -, siamo onestamente rimasti stupiti dalla solidità generale dell’intera esperienza, con cali di frame rate presentatisi raramente e qualche bug qua e là mai particolarmente gravoso o problematico. In definitiva, Everspace 2 ha saputo presentarsi a noi in forma smagliante, una produzione che se continuerà a seguire la strada che il team pare aver già tracciato, potrebbe rivelarsi irrinunciabile per tutti gli amanti del genere. Prima di salutarvi, vi ricordiamo che il titolo, oltre alla versione PC, è atteso anche su PlayStation 4 e Xbox One, mentre nessuna informazione è stata data in merito a una possibile release delle versioni PlayStation 5 e Xbox Series X/S.
Nel caso in cui non aveste mai sentito parlare della creatura targata Rockfish Games, potete acquistare il primo Everspace direttamente su Amazon.