Per fare in modo che qualcuno utilizzi il tuo store, devi per forza offrire qualcosa di interessante, ancora meglio se non può essere trovato presso i concorrenti. Non si tratta di una profonda analisi strategica e commerciale, ma in poche parole il concetto è questo ed Epic Games lo sta applicando, acquisendo varie esclusive Epic Games Store. Pur trattandosi di esclusività temporali, nella maggior parte dei casi si tratta di un interno anno e di fatto obbliga i giocatori a utilizzare il negozio digitale di Epic.
Tra i molti titoli diventati esclusiva, vi è stato Metro Exodus: come ben sappiamo, il pubblico ha reagito molto male e le polemiche sono continuate per settimane. Una situazione spiacevole che, pur non avendo rallentato le vendite del gioco, Epic Games non vuole ripetere.
Steve Allison ha affermato, alla Game Developers Conference 2019, che il problema principale non era stata l'esclusività in sé, ma il fatto che l'annuncio era avvenuto troppo vicino alla data di uscita. Le trattative erano in corso da mesi, ma per l'utenza è stata una sorpresa dell'ultimo minuto.
Questo però non significa che Epic abbia intenzione di modificare completamente la propria linea d'approccio per quanto riguarda le esclusive Epic Games Store. Il CEO Tim Sweeney ha affermato che la decisione finale spetta unicamente ai singoli sviluppatori e publisher. Inoltre, Epic non dirà mai "no" nel caso l'editore abbia già accordi con Steam o altre piattaforme.
Le esclusive Epic Games Store non sembrano avere intenzione di diminuire: la più recente è quella di Borderlands 3, che sarà esclusivo per soli sei mesi. Un gioco a breve uscita divenuto esclusivo è Anno 1800: la decisione è stata presa non molto prima del D1. In questo caso, sarà possibile pre-acquistare il titolo su Steam fino al lancio: un compromesso non perfetto, ma migliore di quanto accaduto con Metro. Diteci, cosa ne pensate dell'approccio di Epic?