Tutti quanti sappiamo quanto sta accadendo da inizio anno con l'Epic Games Store. Siamo anche bene a conoscenza del fatto che il negozio dei creatori di Fortnite punta molto sulle esclusive temporali e che questo non è affatto apprezzato dagli appassionati di videogame I giocatori rivolgono critiche alla società con regolarità e, ora, Sweeney, capo di Epic Games, ha deciso di intervenire personalmente per spiegare di nuovo il punto di vista dell'azienda.
La divisione dei guadagni nel mercato videoludico è di 70% (sviluppatore/editore) e 30% (negozio digitale). Si tratta dello standard sia per Steam che per gli store mobile e console. Se in questi ultimi due casi la questione può difficilmente essere contrastata (visto che gli store sono legati ad hardware proprietari), su PC è ben diverso. Sweeney ci spiega che lo status quo del 70/30 danneggia gli sviluppatori e che la politica delle esclusive è l'unica che può portare un cambiamento. Epic propone una divisione 88/12 e, in caso di esclusività, la società paga un'altra percentuale agli sviluppatori: a tutto questo si aggiunge il fatto che pubblicando su Epic Games Store l'utilizzo dell'Unreal Engine 4 è completamente gratuito.
Gli store indipendenti su PC (quindi non contiamo quelli di Ubisoft, EA o Activision, ad esempio) hanno fatto un ottimo lavoro fino a questo punto, secondo Sweeney, ma non si sono nemmeno avvicinati al 5% di quello che è Steam. L'Epic Games Store, invece, può fare la differenza, anche se questo attira le critiche di alcuni utenti.
Sweeney afferma che la politica delle esclusive dell'Epic Games Store farà bene ai giocatori sul lungo periodo. Questo non significa, però, che il capo di Epic non riconosca che ci sia ancora del lavoro da fare: "Ci sono ancora moltissime sfide lungo il nostro percorso" ha affermato. Tutto questo, però, difficilmente convincerà i detrattori dello store.