Una giovane spadaccina, un conto da saldare e una città portuale tutta da scoprire. Potrebbe essere il preludio di un racconto di Alexandre Dumas, autore de I Tre Moschettieri, ma invece si tratta En Garde!, il nuovo action sviluppato dal team francese Fireplace Games, al suo primo videogioco. Lo ammetto, quando ho letto la descrizione su Steam mentre scaricavo la demo per capire cosa avessi di fronte, sono tornato indietro con la mente agli anni di scuola e alle prime letture che mi hanno saputo inaspettatamente coinvolgere. Non tanto improvvisamente, in realtà, perché tematiche di questo tipo, raccontate in maniera semplice ma impattante, hanno sempre qualcosa da mostrare nell'architettura di un mondo che affascina e colpisce nel segno.
L'obiettivo principale di En Garde!, infatti, è di sopravvivere a numerosi avversari, vincere gli scontri e procedere. Ora, questo è un po' l'obiettivo di tante opere analoghe al videogioco action che ho provato in anteprima in questi giorni, entrando inevitabilmente in contatto con un contesto e delle situazioni particolarmente interessanti. Ovviamente è ancora molto presto per riuscire a dare un giudizio definitivo, eppure En Garde! si è fatto scoprire quasi totalmente, mostrando in realtà molto più di quanto mi aspettassi e colpendo nel segno.
Immaginatevi per un momento di armarmi di scocco, mentre vi ripulite dalla polvere e vi preparate a combattere con le armi in pugno e la rabbia nel cuore. Se lo avete fatto, ora dimenticate la realtà di tutti i giorni e proiettatevi per un momento in un periodo storico particolarmente complesso, tra intrighi politici, problemi sociali, gente ammazzata e sovrani egomaniaci alla ricerca dell'illuminazione. E no, non si tratta di cambiare la lampadina, bensì di cambiare le sorti di un Paese, non dicendo alcunché alla povera gente. La storia di Adalia, infatti, comincia in questo modo: dalla polvere di una città che potrebbe ricordare a qualcuno Valencia o Barcellona, con quest'ultima divisa tra libertà catalana e la fedeltà spagnola.
Il contesto di En Garde!
Della storia si sa in realtà molto poco, se non che Adalia è sulle tracce di un lacchè di un Duca sanguinario che compie giornalmente orrendi misfatti. Considerando i tanti film che ho visti e i tanti libri che ho letto, basta questo per capire che si è davanti a un nuovo, stiloso e brutale racconto di vendetta che potrebbe assumere qualunque genere di approccio, specie se si riflette su cosa potrebbe effettivamente mostrare En Garde! nella sua interezza. Adalia è una giovane spadaccina molto abile, addestrata all'uso della forza sin da bambina: indossa un abito elegante, da moschettiere, e sa usare lo scocco come ben pochi altri.
Il contesto, come già esplicato in precedenza, colpisce senza badare a troppi fronzoli. Mentre scoprivo ogni particolarità che avevo attorno, intanto mi domandavo cosa potesse accadere di brutale da un momento all'altro, sebbene non fossi ancora nel cuore della storia. Non appena scopro che devo inseguire quel tizio, mi armo di coraggio, preparo lo scocco e mi accorgo immediatamente che all'interno di En Garde! non c'è effettivamente tempo per respirare.
Sebbene il tessuto narrativo sia tutto da svelare, non si può fare altro che immaginarlo e partire con la fantasia, come accade sovente con opere di questo calibro. Con produzione simili, ci tengo a sottolinearlo, restare indifferenti è davvero tanto, troppo complesso: En Garde! colpisce nel segno, mostra una personalità che non si vedeva da anni e tratteggia nel frattempo una linea indistinguibile fra la sua scrittura e la struttura ludica. Se la prima è velatamente ironica, con battute per nulla scontate e sempre coinvolgente, la seconda si mostra in tutta la sua forza e non bada letteralmente a spese in alcun modo. Perché dico questo?
Uno scocco per ucciderli tutti
Semplice: dico questo perché la struttura ludica di En Garde! si basa essenzialmente su schivate e contrattacchi alla Sekiro: Shadows Die Twice che potrebbero far brillare gli occhi di tanti giocatori alla ricerca di opere che mettano davanti il videogioco al racconto. Nel caso dell'opera di Fireplace Games, oltre a esserci una personalità invidiabile, c'è molta cura in quanto si è visto - non oso immaginare cosa potrebbe accadere una volta che verrà pubblicato su PC e tutte le altre piattaforme. Tuttavia, En Garde! è un tipico action tridimensionale in cui si deve muovere Adalia all'interno di un intricato sistema di strade, cunicoli, ostacoli e chi più ne ha, più ne metta. Già, ci sono anche fasi pltaform al suo interno, sebbene siano tutte non particolarmente profonde, perché il suo scopo è un altro: mettere in mano al giocatore uno scocco, farlo piangere, imprecare e soprattutto coinvolgere. Se questa non è magia, allora cos'è?
Semplice, è routine. Brutale, dissacrante e per nulla apprezzabile, la routine colpisce tutti. Se per qualcuno è brutto alzarsi alle sette del mattino per andare a lavorare, Adalia non penso sia molto contenta di affettare nemici con lo scocco, anche se giuro di averla vista sorridere mentre contrattaccava un soldato in armatura. Il sistema di combattimento di En Garde!, coinvolgente e per nulla scontato, è davvero molto, ma molto profondo. Sopra i nemici è mostrata una barra della postura, che può essere spezzata per poi assestare dei colpi fatali e finire i nemici.
Nel mio breve ma intenso cammino, ho incontrato nemici vari con cui mi sono approcciato diversamente. Ci sono i combattenti più deboli che ho fatto a fettine senza troppe complicazioni e poi quelli in armatura, ben più impegnativi rispetto ai primi. Con loro, infatti, la strategia che ho adottata è stata la deviazione, un modo efficace e necessario per fare fuori chi si ha davanti e procedere in questo spietato scenario che ha mostrato molto poco di sé, ma forse perché c'è tanto altro. La penna è più affilata della spada e, sinceramente, anche quest'ultima non sembra andare troppo lontano dalla sua essenza. Mentre affettavo i nemici, schivando ed evitando le trappole, ho anche calciato dei barili per impedire loro di circondarmi. Anche se questo accade sovente, è necessario essere rapidi.
A non aiutare, tuttavia, è la telecamera: mentre tentavo invano di muoverla per liberarmi dai nemici, rimanevo spesso bloccato tra i nemici e le pareti ambientali, trafitto dalle lame nemiche. Il team dovrebbe infatti sistemare questa problematica, considerando il numero di scontri al suo interno e cosa potrebbe offrire con gli scontri con i boss. Posso dirvi che ne ho affrontato uno, e non è stata affatto una passeggiata di salute. Dopo tanti tentativi, delle urla disperate e molta pazienza, l'ho battuto senza particolari problemi e già ne voglio di più.
Cosa aspettarsi dal futuro?
En Garde! è un videogioco che mi ha sorpreso. Non si tratta solamente di una produzione qualunque, bensì di qualcosa che mette gli scontri davanti al racconto. Forte inoltre di una grafica cartoon, la direzione artistica colpisce per i suoi colori sgargianti e affascinanti, capaci inoltre di rendere ancora più piacevole il viaggio all'interno della produzione.
La pubblicazione, prevista per Agosto 2023, è ormai prossima e Fireplace Games ha tutto il tempo per limare i dettagli e la telecamera, un problema che potrebbe costargli caro, se non risolto in tempo. Del combattimento, invece, sono rimasto colpito e non vedo l'ora di giocarlo nella sua interezza. Era da tempo che cercavo un'opera di questo genere, capace di mettere il combattimento al primo posto. Siete pronti ad affettare nemici, salvare pulzelle, mettere in difficoltà un Duca arrogante e vivere un'avventura da moschettiere? Io sì, anche perché sogno da sempre di essere un moschettiere.