Empire of the Ants, le formiche stanno per arrivare | Provato

Alla Gamescom 2024 abbiamo avuto modo di espandere la nostra piccola avventura in Empire of the Ants prima dell'uscita completa del gioco.

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a cura di Giulia Serena

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Se amati gli strategici, uno dei titoli che dovreste decisamente tenere d'occhio nel corso dei prossimi mesi è Empire of the Ants. L'opera, sviluppata da Tower Five e pubblicata da Microids, è basata sull'omonimo romanzo di Bernard Werber, raccontando una storia di guerra e pericoli, il tutto tramite il punto di vista di una formica. 

Ve ne abbiamo già parlato circa un mese fa, e in occasione della Gamescom 2024 abbiamo avuto modo di espandere la nostra piccola avventura in vista dell'uscita completa del gioco tramite un'ulteriore demo. 

Non solo strategia

Iniziamo subito col dire che questa volta la nostra demo si è concentrata principalmente sulle missioni non strategiche di Empire of the Ants, per cui se volete saperne di più in modo approfondito vi invitiamo a leggere il nostro articolo a riguardo. In questa sede, quindi, ci limiteremo a dire che la narrazione del gioco segue quella del romanzo, raccontando la storia di una colonia di formiche e affrontando temi di sopravvivenza, guerra, e organizzazione sociale.

Vestiamo, infatti, i panni di una formica protagonista e, come in ogni gioco strategico che si rispetti siamo chiamati a costruire passo dopo passo il nostro esercito, conquistando nidi, creando diverse truppe e sbloccando abilità e potenziamenti. Il gioco in tempo reale richiede al giocatore di decidere quali truppe mandare all'assalto, quando e dove, per poi assistere alla battaglia e scoprirne l'esito. Ovviamente, una delle caratteristiche principali di questo è l'esercito, composto non da soldati umani ma da diverse tipologie di insetti, ciascuno con ruoli specifici come approvvigionamento, difesa e attacco, offrendo una varietà affascinante e resa ancor più coinvolgente dall'eccezionale comparto grafico.

Oltre alle missioni strategiche, però, ve ne sono di altri tipi, e come vi abbiamo anticipato è proprio ciò su cui si è concentrata la nostra prova. In particolare, abbiamo provato una missione di esplorazione e una di soccorso di un altro insetto - una lumaca -.

Queste missioni atipiche nel contesto del genere fungono sicuramente da "pausa", ma ci chiediamo se non sarebbe stato meglio dargli anche una funzione vera e propria all'interno del gioco. Giacché il gameplay core di Empire of the Ants è basato, chiaramente, sulla componente strategica, queste missioni di esplorazione dove bisogna cercare degli oggetti o uccidere un insetto specifico semplicemente toccandolo sembrano un po' fini a sé stesse, per cui teniamo che alla lunga possano diventare monotone e meno interessanti rispetto a quelle che possiamo definire principali.  

Un gioco accessibile

Forse vi starete chiedendo come mai Tower Five abbia sviluppato Empire of the Ants in modo da non includere unicamente missioni strategiche, e la risposta è che il team ha cercato di rendere il gioco più accessibile possibile anche per coloro che non sono avvezzi al genere, così da dare la possibilità anche a coloro che hanno letto il romanzo - e magari non sono videogiocatori - di goderne senza dover ricorrere a compromessi come il livello di difficoltà. 

La scelta di rendere non solo possibile giocarci col controller, ma addirittura renderlo una scelta consigliata rientra in questa strategia, e dobbiamo confermare che l'idea del team su questo punto di vista è stata ottima. Ci siamo, difatti, trovati molto bene col pad alla mano, trovando i comandi comodi da utilizzare e anche abbastanza intuitivi. Una vera sorpresa per il genere degli strategici.

L'opera consta in totale di 5 capitoli, ognuno dei quali è composto da missioni di diverso tipo; per poter proseguire nella storia, è necessario completarne solamente la metà, mentre le altre sono opzionali. Potete decidere, per esempio, di svolgere solamente le missioni strategiche e tattiche, lasciando da parte quelle di esplorazione, oppure di svolgerle tutte e completare ogni achievement del gioco. 

A tal proposito, gli sviluppatori si sono davvero impegnati a rendere il titolo più appetibile possibile per gli amanti delle sfide, dando la possibilità di sbloccare tantissimi achievement (senza, però, ottenere ricompense in-game) tramite requisiti sempre più difficili. Insomma, se siete amanti degli RTS hardcore, sarà sicuramente pane per i vostri denti. 

Studiamo le formiche

A livello grafico ribadiamo ancora una volta quanto Empire of the Ants sia davvero notevole, con un livello di dettaglio che raggiunge quasi il foto-realistico. Durante la prova, ci è stato raccontato l'enorme studio che sta dietro alla realizzazione dell'opera, con il team che ha guardato ore e ore di documentari e letto tantissimi libri per poter riprodurre in modo più accurato possibile il mondo delle formiche. 

Insomma, un titolo su cui Tower Five sta davvero mettendo il cuore, consci di star prendendo quasi le redini da quello che è stato l'omonimo Empire of the Ants, sempre pubblicato da Microids ma nel 2000. Il nuovo prodotto, però, non è da considerarsi come un remake o un sequel spirituale del vecchio gioco, bensì è un'opera separata che possiamo considerare come parte dello stesso "franchise", con la casa francese che, a distanza di ben 24 anni, ha deciso di puntare nuovamente sul mondo degli insetti.

La bella notizia è che il gioco sarà disponibile anche con localizzazione in italiano sin dal lancio, permettendo così a tutti di goderne agilmente nel nostro paese. Non ci resta, quindi, fare altro che consigliarvi di scoprire di più visitando il sito ufficiale e unirci a voi nell'attesa del lancio ufficiale previsto per novembre!

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