Immagine di EA Sports WRC | Recensione - il ritorno di Codemasters
Recensione

EA Sports WRC | Recensione - il ritorno di Codemasters

Codemasters ritorna a lavorare a un gioco di rally sotto l'ala di Electronic Arts. Scopriamo se si tratta della rinascita di un genere.

Avatar di Andrea Maiellano

a cura di Andrea Maiellano

Author

Nella nostra precedente prova di EA Sports WRC, vi avevamo raccontato di come questa licenza avesse fatto il giro di numerosi studi disviluppo prima di arrivare nelle mani di Codemasters, chiudendo simbolicamente quel cerchio iniziato nel 1998 con il celebre Colin McRae Rally.

Quello che non vi avevamo raccontato è che in seguito all’acquisizione di Codemasters da parte di EA, quest’ultima si è ritrovata fra le mani un ulteriore portfolio di licenze sportivo, questa volta dedicate alle quattro ruote, portandola a essere l’azienda con il maggior numero di licenze ufficiali dedicate al mondo dello sport.

Un altro dettaglio che avevamo omesso dal nostro racconto, è stato il fatto che per spingere Codemasters a lavorare a WRC, riducendo di un anno la pianificazione originale della software house, EA ha, letteralmente, cancellato i lavori per le nuove iterazioni di DIRT e Project CARS, due serie che, seppur non divennero famose come TOCA e Colin McRae, mostrarono comunque il potenziale per offrire delle ottime esperienze nel settore dei racing game.

Codemasters, quindi, si è ritrovata a lavorare esclusivamente a EA Sports WRC, il primo capitolo di questo, ennesimo, reboot per la serie, che promette non solo di riportare in auge la serie ufficiale dedicata alla World Rally Championship ma, soprattutto, di mostrare che Codemasters è ancora capace di far sognare i fan del Rally.

Fra Arcade e Simulazione

Prima di analizzare gli aspetti che non avevamo approfondito durante la nostra prova, riassumiamo per gli ultimi arrivati che cosa offre EA Sports WRC: 18 location ufficiali della FIA World Rally, 600 chilometri di circuiti, 78 vetture con cui sbizzarrirsi e l’affiancamento sia delle più celebri case automobilistiche, che di una serie di piloti di rally affermati (fra i quali il game designer Jon Armstrong che, nel tempo libero, è anche campione europeo di Rally3).

Questi sono gli ingredienti che EA Sports WRC mette sul piatto per presentarsi come la migliore simulazione di rally da molto tempo a questa parte.

Il primo avvio è rimasto analogo a quanto raccontatovi un paio di settimane fa: si sceglie nome, cognome e nazionalità del nostro pilota, e del suo copilota, si sceglie uno fra gli aspetti predefiniti presenti nel gioco e si decide da che difficoltà cominciare la propria esperienza.

Come novizi, l’esperienza sarà tendente all’arcade, con una guida, quasi, completamente assistita, indicazioni del nostro copilota semplificate e un’IA poco aggressiva. Esperto e Pro, invece, ridurranno gli assist alla guida e incrementeranno l’aggressività dell’IA avversaria. 

Al netto di tutto, non appena sceglieremo la difficoltà verremo mandati alla scuola di rally e, considerando quanto cambia il modello di guida realizzato da Codemasters rispetto a quello delle precedenti iterazioni, è consigliabile a tutti farci un giro per capire come si comportano le macchine sullo sterrato, sull’asfalto e sulla neve.

Domare le varie vetture presenti in EA Sports WRC non è facilissimo di primo acchito e, per quanto il modello di guida non risulti mai estremamente simulativo, ci si trova comunque a dover gestire quella combinazione composta da volante sensibile e potenza elevata, che richiede sempre una curva di apprendimento anche per i puristi del genere.

Noi abbiamo giocato esclusivamente con il pad e quello che abbiamo notato è che per quanto il Dynamic Handling System fornisca una personalizzazione del modello di guida incredibilmente ricca di opzioni, non siamo mai riusciti a ottenere quella simulazione “dura e pura”, a cui ci ha abituato Milestone con i suoi giochi di guida.

Al netto i questo aspetto, per quanto i differenti tipi di terreno, restituiscano sensazioni diverse alla guida, non sempre riescono a rispecchiare la realtà, risultando eccessivamente scivolosi in molteplici occasioni.

Alla stessa stregua, i numerosi ostacoli ambientali presenti sui tracciati non sempre reagiscono in maniera corretta. A volte un tronco si è distrutto al nostro passaggio, altre volte ha danneggiato, irreparabilmente, la nostra vettura. 

Per carità, si tratta di sbavature che non verranno notate da tutti, e che siamo certi verranno corrette prontamente da Codemasters, ma ci ha fatto storcere il naso notare che siano rimaste identiche alla nostra precedente prova. 

Sempre Con I Soldi Contati

Per quanto riguarda le modalità di gioco non ci dilungheremo nuovamente nel descrivervi tutta la trafila di opzioni messe a disposizione da Codemasters ma ci limiteremo a parlarvi della modalità Carriera, la quale risulta il piatto più ricco, e corposo, di tutta l’esperienza.

Si comincerà scegliendo da che campionato cominciare, fra Junior WRC, WRC2 o WRC, dopodiché si potrà decidere se creare la propria vettura da zero o se acquistare una a scelta fra Puma Rally1 HYBRID, Hyundai i20 N Rally HYBRID e Toyota GR Yaris Rally1 HYBRID.

Non staremo qua a dilungarci sul fatto che si possano scegliere, esclusivamente, macchine ibride ma a quanto pare la strada per il futuro della WRC è già stato tracciato.

Volendo, invece, creare la propria vettura, si potrà scegliere ogni componente che la andrà a comporre, facendo affidamento sul mercato dell’usato, e su parti ricondizionate, per evitare di far levitare eccessivamente i costi, riuscendo a rimanere all’interno del nostro budget settimanale. 

Gestire a dovere le proprie finanze sarà indispensabile in EA Sports WRC, poiché al termine di ogni gara, evento sponsorizzato o prova speciale, dovremmo pensare a riparare il nostro veicolo e il costo di questi interventi varierà in base alle decisioni che si verrà chiamati a prendere in base ai soldi a disposizione.

Una riparazione rapida costerà poco ma potrebbe rivelarsi fragile sulla distanza; una riparazione standard sarà più costosa ma durerà più a lungo mentre una sostituzione impiegherà più tempo, e più soldi, ma offrirà la garanzia di una componente nuova e priva di malfunzionamenti.

Le riparazioni, oltre a inficiare sul budget, porteranno via anche un ammontare di tempo variabile che, nel caso degli interventi più complessi, potrebbe impedire la partecipazione ad alcune competizioni.

Ovviamente, come da prassi, migliori saranno i risultati, maggiori saranno gli sponsor e le partnership, aumentando conseguentemente il budget settimanale a disposizione per migliorare la propria vettura. 

EA non cambia mai

Quello che, invece, non ci è piaciuto per nulla è la presenza di contenuti esclusivi per gli abbonati a EA Play. Normalmente i possessori di un abbonamento al servizio di Electronic Arts hanno diritto ad alcuni contenuti cosmetici esclusivi e all’accesso anticipato su una selezione di titoli ma in EA Sports WRC, il raggio dei contenuti esclusivi è stato esteso al Season Pass e alla modalità Momenti. 

Laddove il primo non ha bisogno di spiegazioni, e i contenuti esclusivi saranno, prettamente, un estensione di quelli offerti a chi pagherà il VIP Season Pass durante ogni stagione, la modalità Momenti è una situazione completamente diversa.

In questa modalità, difatti, è possibile partecipare a una serie di sfide che permettono di rivivere i momenti, per l’appunto, migliori della storia della WRC. 

Attraverso delle sfide predefinite, sia per quanto riguarda il tracciato e le sue condizioni, che per quanto riguarda la vettura che si userà, si potranno vivere in prima persona alcuni fra i momenti più emozionanti della storia del rally. 

EA dichiarò anticipatamente che la modalità momenti avrebbe offerto dei contenuti aggiornati costantemente ma quello che è stato confermato solo qualche settimana fa, e che abbiamo potuto constatare in prima persona durante la nostra prova, è che alcuni Momenti risultano esclusivi per i possessori di un abbonamento EA Play, risultando inaccessibili a chiunque acquisti regolarmente il gioco ma non voglia sottoscrivere un’abbonamento. 

Una scelta indubbiamente discutibile e che non ci sentiamo di promuovere sotto nessun punto di vista e che, purtroppo, va ad inquinare una produzione decisamente convincente sotto molteplici aspetti.

Tecnicamente Fra Alti E Bassi

Tecnicamente parlando, infine, abbiamo testato EA Sports WRC su di un PC dotato di GeForce RTX 4070, processore Intel Core i7-13700K, 32GB di RAM e un Samsung 980 Pro NVMe M.2, non riscontrando grosse problematiche a giocare a dettagli massimi sia in 4K che a una risoluzione di 1440p. 

Al netto dell’ovvio frame-rate differente, in relazione ai settaggi scelti, abbiamo notato parecchi stutter ma nessun calo evidente (differentemente dalla nostra precedente prova), mentre permangono i pop-in di numerosi dei dettagli più lontani delle ambientazioni. 

Permangono, come sospettavamo, le sbavature del comparto grafico, con un’illuminazione che non si comporta sempre in maniera ottimale sulle vetture, facendole risultare plasticose, e i modelli poligonali degli esseri umani che, per quanto siano poco visibili all’interno del gioco, presentano animazioni approssimative ed espressioni facciali assenti. 

Discorso diverso per quanto riguarda le ambientazioni, le condizioni meteorologiche, i dettagli dei circuiti e come si comporta il sistema d’illuminazione con questi ultimi, tutto realizzato in maniera certosina e capace di offrire una visione d’insieme davvero convincente.

Voto Recensione di EA Sports WRC - PC


7.5

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Sistema di guida altamente personalizzabile…

  • Momenti è una modalità davvero interessante…

  • Carriera ricca di dinamiche interessanti.

Contro

  • … ma mai totalmente simulativo.

  • … ma la presenza di contenuti bloccati senza abbonamento EA Play è inaccettabile

  • Incertezze e sbavature sul versante tecnico.

Commento

EA Sports WRC non è il miracolo che ci aspettavamo da Codemasters ma si rivela, comunque, un buonissimo racing game dedicato al rally ricco di alti e bassi. Il modello di guida è altamente personalizzabile ma non riesce mai a garantire quella simulazione “dura e pura” che ci si aspetterebbe da un titolo di questa portata; la carriera risulta longeva, e ricca di meccaniche molto interessanti, ma le altre modalità di gioco risultano per lo più riempitive; il comparto tecnico è indubbiamente di qualità ma è sporcato da numerose sbavature incomprensibili e poi c’è la questione dei contenuti esclusivi per gli abbonati di EA Play, che troviamo inaccettabile per un titolo venduto a prezzo pieno e che penalizza indubbiamente la valutazione finale. Al netto di tutto questo, però, Codemasters è riuscita nel salvare una licenza che stava morendo lentamente. Ora devono solo rifinire tutte le sbavature di questa prima iterazione per poter, finalmente, far ritornare WRC agli splendori di un tempo.
Leggi altri articoli