EA Sports FC 24 | Provato, tutte le novità dell'Ultimate Team e le altre modalità

EA Sports FC 24 avrà la sua modalità Ultimate Team, trasferendola dal precedente videogioco di calcio, FIFA.

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a cura di Mario Petillo

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Se Fifa negli anni scorsi avesse avuto solo Ultimate Team come modalità avrebbe comunque continuato a vendere senza problemi: non ci spaventiamo ad affermarlo, perché numeri alla mano, ma soprattutto introiti alla mano, è proprio quel fantacalcio digitale che amplia gli orizzonti economici di EA Sports e ci assicura un divertimento che, al netto di quella monotonia che sopraggiunge a ridosso della primavera, riesce ad andare oltre le canoniche sfide tra amici. Ultimate Team richiede impegno, costanza, un'attenzione davvero costante a ciò che accade al di fuori del gioco e all'interno, senza perdersi mai nemmeno un elemento del calcio che conta. Tra pacchetti da sbustare, competizioni alle quali partecipare, leaderboard da scalare eccoci, quindi, a presentare le novità in EA Sports FC 24.

L'evoluzione di Moukoko

Ultimate Team deve rinunciare a quell'acronimo che l'aveva reso famoso negli ultimi anni, ossia FUT, cedendo il passo a UT. Le novità anche quest'anno sono tante, perché se l'anno scorso si era deciso di lavorare in funzione di un nuovo sistema di intesa in campo, quest'anno si è deciso di puntare ancora di più sulla semplicità e l'immediatezza, per rendere più variegata e personalizzata la squadra da mettere in campo. Andiamo in ordine, però, perché ancor prima di parlare di intesa dobbiamo soffermarci meglio sul concetto appena espresso di variegata, per un'esperienza sempre più customizzata che passa dall'evoluzione delle carte e dei nostri giocatori.

Seguendo quella filosofia secondo la quale è necessario che ogni Bellingham, ad esempio, sia diverso da un altro, così da non avere squadre tutte uguali a sfidarsi puntando su quelli che sono i giocatori chiave in ogni ruolo, EA ha introdotto la funzione dell'evoluzione. Non siamo nel campo dei Pokémon, ma poco ci manca. L'esempio che ci è stato mostrato ha preso in analisi Youssoufa Moukoko, attaccante del Borussia Dortmund di 18 anni, l'erede di Haaland, per intenderci. Partendo da una base di 69 come overall, il valore totale della sua carta, nella prima stagione è possibile fargli fare uno scatto di livello andando a potenziare le sue caratteristiche in funzione di quelle che sono le vostre esigenze di gioco: il primo scatto lo porterà a 77, mentre il secondo lo potrà condurre, nella terza stagione, al massimo di 85.

Per capire meglio la questione delle caratteristiche, che non abbiamo ancora potuto toccare con mano, ma solo seguire in quella che è stata una spiegazione a schermo, l'esempio si sposta su Van Dijk, che può salire nel valore di tiro, modificandone di molto il colpo di testa, oppure essere potenziato nei suoi valori difensivi, così da diventare più roccioso. Sono dei bivi che si sposano con quelle che sono le vostre esigenze a livello di gameplay, perché ci sarà chi preferirà aumentare le skill legate al tackle del difensore del Liverpool o chi invece propenderà per dargli più sostanza in fase offensiva, o anche sui calci d'angolo in difesa, per dire. Tale evoluzione, inoltre, si applica anche alle carte speciali, come ad esempio un Jude Bellingham TOTW: essendo già di base un 86, la sua evoluzione non potrà essere così esplosiva come per Moukoko, ma si limiterà a un upgrade a 87.

Restano tanti quesiti in questo ambito, perché l'evoluzione andrebbe a compromettere la natura delle carte One To Watch, che salgono di overall a seconda delle prestazioni del giocatore. Oppure potrebbero essere due situazioni da affiancarsi, così da non dover sottrarre a FC 24 quella componente che ci spingeva a osservare con grande attenzione le prestazioni di determinati giocatori e che nell'ultima edizione si era arricchita anche di carte reduci dalla World Cup (con una conseguente confusione che per fortuna ci auguriamo non si debba ripetere più). Allo stesso tempo c'è da domandarsi in che modo queste carte andranno a cambiare il meta del mercato, se verranno acquistate in attesa di poterle rivendere dopo lo scatto, se sarà possibile conoscere in anticipo quali saranno gli scatti e se tutti i giocatori andranno a ottenere l'evoluzione o meno. Tutti elementi che dovranno essere scoperti in sede di recensione, tra circa due mesi.

Giochiamo a ranghi misti

C'è un'altra grande novità in UT, quest'anno, e riguarda la presenza del calcio femminile. 6 competizioni (non c'è però la Serie A) e più di 1600 giocatrici si andranno a inserire nei nostri pacchetti e potranno essere schierate nelle nostre squadre. Un mix tra uomini e donne, così da andare ad aumentare il valore del calcio femminile, che adesso diventa parte integrante dell'esperienza di gioco. Innanzitutto chiariamo un primo possibile disguido: l'overall delle giocatrici femminili è equiparato a quello dei giocatori maschili, pertanto Sam Kerr del Chelsea avrà un overall di 91, pari a quello di Mbappe, così da poter essere la migliore della sua categoria. Dal punto di vista del gameplay abbiamo constatato che, là dove FC 24 non muta molto nella sostanza, le donne sembrano essere addirittura più veloci e scattanti della controparte maschile, il che potrebbe andare a influenzare non poco il meta.

Spostiamoci, a questo punto, nell'anticipato tema dell'intesa. Innanzitutto, FC 24 rimuove da quello che è il calcolo del valore, che resta ancorato a un massimo di 3, l'eventuale gap legato alla posizione in cui è schierato il giocatore, così come le Icone riusciranno a dare il massimo dell'intesa sin da subito, senza dovervi penalizzare nel volerle mettere in campo. Per quanto riguarda il mix tra donne e uomini, invece, potrete seguire le strade canoniche, quindi creare un'intesa per lo stesso club (Chelsea femminile e Chelsea maschile, per dire) o anche per nazionalità e campionato, superando qualsiasi barriera o vincolo legato al sesso. Ovviamente anche in UT avrete acceso alle caratteristiche personali dei giocatori e soprattutto ai loro PlayStyles, che vengono confermati anche in questa modalità.

Le domande su UT restano tante, in ogni caso, a partire da quelle che saranno le modalità al proprio interno. La Weekend League oramai ha perso il suo smalto oltre che la sua importanza e sarebbe interessante capire in che modo EA vorrà andare a recuperarla, o addirittura a snellirne l'esperienza per concentrare tutto sulle Rivals. Allo stesso tempo bisognerà andare ad approfondire tante altre tematiche riguardanti la distribuzione dei premi, la forza della SBC e anche se, diversamente da quanto accaduto lo scorso anno, le Stagioni riusciranno ad avere delle missioni più pregnanti e meno dirimenti come accaduto in Fifa 23.

Dal Pallone d'Oro agli agenti

Per quanto riguarda tutte le altre modalità di gioco avremo modo di soffermarci di più quando le avremo tra le nostre mani e potremo andare a sondare pad alla mano quali novità hanno pensato di inserire per poter dare nuova vitalità a dei contenuti che, Carriera a parte, iniziano a essere un po' stantii. Durante la presentazione non è stato nemmeno citato Volta, che però sappiamo essere presente, sintomo forse dell'aver deciso di non puntare più su quella che doveva essere la grande novità di due anni fa. Per la Carriera, invece, segnaliamo la presenza di una maggior componente affidata agli agenti, andando a intensificare quella presenza che anche nel calcio reale si sta facendo ingombrante: la loro presenza potrà dare un boost alla carriera, ma anche su questo dovremo andare a toccare con mano il loro effettivo valore.

Ci sono state mostrate alcune aggiunte grafiche che, però, non ci hanno convinto, come la possibilità di andare a vincere il Pallone d'Oro. Consegnatoci da quello che sembrerebbe essere Andrea Pirlo, neo allenatore della Sampdoria, l'intera scena non ci ha convinto per niente, proprio per la resa dei modelli. Tutto troppo legnoso e artificioso, oltre che banale come esposizione. Capiamo che poter anelare la vittoria dell'ambitissimo trofeo individuale possa essere un valore aggiunto in alcune situazioni, ma la troviamo un'aggiunta davvero poco credibile a un'offerta che dovrebbe puntare di più sul divertimento e meno sugli effetti scenici. D'altronde a conti fatti, per l'esperienza ludica, che valore aggiunto potrebbe mai dare vederci alzare il Pallone d'Oro davanti al Mbappe di turno?

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