Dynasty Warriors 9 Empires | Recensione, mattanza e gestione
Dynasty Warriors 9 Empires ci riporta nei campi di battaglia dell'antica Cina con un musou dotato di una particolare vena strategica.
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a cura di Giacomo Todeschini
Editor
Da un paio di anni a questa parte i tanto bistratti, almeno da buona parte dei videogiocatori, musou stanno vivendo una nuova giovinezza. Complice la discesa in campo di alcuni pezzi da novanta come Persona 5 Strikers e Hyrule Warriors L’Era Della Calamità, che abbiamo premiato rispettivamente con dei sonanti 8 e 8.8, il genere sta infatti vivendo una sorta di rinascimento. Un trend positivo confermato anche qualche mese fa da Samurai Warriors 5, recente titolo appartenente a una delle più celebri saghe musou che, pur senza offrire nulla di trascendentale, ha saputo imporsi come uno dei migliori esponenti del genere. Considerando tutto ciò era quindi inevitabile non guardare con particolare attenzione a Dynasty Warriors 9 Empires, ultimo episodio di un vero e proprio mostro sacro dei musou. Un’opera che sbarcherà domani, il 15 febbraio, su PlayStation, Xbox, PC e Nintendo Switch e di cui siamo finalmente pronti a parlarvi.
Deriva strategica
Dynasty Warriors 9 Empires è, per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, una sorta di spin-off/espansione ricorrente della storica saga di Dynasty Warriors, in cui al classico gameplay 1vs1000 alla musou viene affiancata una vena strategica. Non solo la mattanza indiscriminata di minion e ufficiali quindi, ma anche un focus particolare sulla pianificazione e la strategia. Caratteristiche di solito non esattamente preponderanti in un musou, ma che in Dynasty Warriors 9 Empires, come del resto nei precedenti Empires, prendono un’importanza considerevole.
A completare il quadro generale, infine, diversi aspetti gestionali, che si legano a doppio filo con quanto precedentemente accennato e concorrono ulteriormente a dare maggior profondità al titolo. I Dynasty Warriors Empires, insomma, non sono dei semplici musou.
Caratteristiche a cui Dynasty Warriors 9 Empires, da buon esponente della serie, non si sottrae e va anzi ad arricchire con tutta una serie di accorgimenti e miglioramenti rispetto ai precedenti episodi. Un arricchimento della formula di gioco, quindi, che la migliora e la approfondisce, senza però andarla né a snaturare né a farle fare dei decisi miglioramenti. Del tuning mirato insomma, pensato soprattutto per chi già conosce e apprezza questo particolare filone strategico dei Dynasty Warriors Empires, ma che poco fa, a differenza ad esempio del già citato Samurai Warriors, per attrarre a sé nuovo pubblico o assumere una veste più accattivante.
Non solo combattimenti
Punto distintivo degli Empires è, come accennato poco fa, quello relativo alla gestione del proprio regno e anche questo ultimo capitolo non fa eccezione. Dalla decisione di che zona della Cina cercare di annettere al proprio impero fino alla gestione delle risorse, passando per tutta una serie di altre possibilità che vanno a toccare numerose tematiche gestionali: le variabili sotto tale punto di vista sono parecchie e riescono a rendere sempre diverse le varie partite.
La possibilità di andare a influire su decisioni a medio e lungo termine e gestire la carriera dei vari ufficiali che ci accompagneranno in battaglia, partendo ovviamente dal loro reclutamento, completano poi un quadro variopinto, capace di soddisfare chi ama pianificare ogni singola mossa. Le nostre gesta belliche, in cui annichiliremo come da tradizione miriadi di sfortunati soldati, sono quindi intervallate da queste fasi di gestione, i cui effetti si rispecchiano poi spesso e volentieri nei campi di battaglia veri e propri.
Il tutto applicabile in differenti scenari, che spaziano andando a toccare una cinquantina di anni e diversi avvenimenti della storia cinese. Dalla celebre ribellione dei Turbanti Gialli del 184 d.C. fino ad arrivare al 228 d.C., passando per le battaglie di Chandu e Gunadu e tutta una serie di altri eventi: Dynasty Warriors 9 Empires permette di rivivere numerosi periodi storici, consentendo anche di piegarli al nostro volere. Nel corso delle nostre avventure nell’ultima fatica di Omega Force non saremo infatti costretti a seguire il normale proseguo della storia, ma potremo stravolgerla grazie non solo alla nostra abilità bellica, ma anche alla sagacia tattica nell’utilizzo dei vari strumenti strategici e gestionali di cui il gioco dispone.
Un classico musou
Durante le battaglie vere e proprie, Dynasty Warriors 9 Empires assume i classici connotati da musou, ricalcando tutti i principali stilemi che hanno da sempre contraddistinto il genere. Centinaia e centinaia di nemici, combo su combo, posizioni da difendere e conquistare e una mattanza indiscriminata di minion: qualsiasi caratteristica di gameplay accumunate ai musou, nell’ultima fatica di Omega Force la troverete. Il tutto in chiave oltremodo classica, senza non solo né stravolgere né osare, ma senza quasi mai provare ad accendere la fiammella e scrollarsi via la polvere da addosso. In un periodo storico in cui il genere sta vivendo una nuova giovinezza vedere un approccio così adagiato sugli standard del passato lascia quindi un po’ perplessi.
La principale novità è quella relativa agli assalti ai castelli avversari, in cui è necessario fare breccia nelle mura nemiche prima di poter incrociare le lame con il comandante dell’altra fazione e poter così annettere una porzione di territorio al proprio impero. Tali battaglie si sviluppano quindi in fasi successive, portando un po’ di varietà ai classici leitmotiv a cui gli appassionati del genere sono abituati durante gli scontri, ma senza risultare in nulla di particolarmente dirompente. Buona, in ogni caso, l’idea dei piani segreti, che consente di escogitare, e ovviamente anche contrastare, particolari strategie grazie al legame che andremo a creare con i nostri ufficiali. Un buon modo, insomma, per aumentare i legami tra la pugna e le varie fasi gestionali.
Presenti, infine, come da tradizione, un numero spropositato di personaggi giocabili, ossia poco meno di un centinaio. Schiera che può essere ulteriormente rimpolpata grazie all’editor di personaggi presente in gioco, che consente di creare di tutto puntino una serie di nuovi combattenti, pronti non solo a scendere sui campi di battaglia di Dynasty Warriors 9 Empires, ma anche a giocare un ruolo centrale negli intrighi politici e diplomatici che contraddistinguono il titolo.
Dynasty Warriors 9 Empires: aspetto tecnico
Piccola chiosa su quello che è l’aspetto grafico, che su PS5, come probabilmente anche sulle altre piattaforme in cui è disponibile il gioco, non convince particolarmente. I paesaggi sono infatti spogli, l’intelligenza artificiale rivedibile e i modelli dei personaggi non eccezionali: non ci aspettavamo mica enormi passi in avanti sul lato tecnico da questo spin-off, ma è innegabile come su next gen Dynasty Warriors 9 Empires non sia questo gran bel vedere.
Voto Recensione di Dynasty Warriors 9 Empires
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
Vena gestionale ben implementata
-
Piacerà agli amanti del genere
Contro
-
Nulla di veramente nuovo
-
Tecnicamente rivedibile