Dustborn, quando musica e mazze si incontrano | Provato

Abbiamo avuto l'opportunità di provare una demo di circa 90 minuti di Dustborn: ecco le nostre prime impressioni sul titolo singleplayer.

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a cura di Giulia Serena

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Di recente ho avuto l'opportunità di provare una demo di circa 90 minuti di Dustborn, il nuovo titolo di genere d’azione e avventura per giocatore singolo sviluppato da Red Thread Games e pubblicato da Quantic Dream. Ebbene, la breve esperienza di gioco mi ha colpito profondamente per la sua originalità, lasciandomi in trepidante attesa per l'uscita completa prevista per il 20 agosto 2024. Facciamo, però, un passo indietro, e lasciate che vi racconti effettivamente di cosa parla Dustborn.

Anomali ma cool

In Dustborn i giocatori vestono i panni di Pax, una protagonista che, da quanto ho avuto modo di scoprire, è tanto complessa quanto affascinante. Ella è, infatti, un'esule, un'artista della truffa e un'Anomala, ovvero un essere umano dotato della straordinaria capacità di trasformare il linguaggio in un'arma. La sua missione è, insieme alla sua band, quella di trasportare un importante pacchetto da Pacifica a Nova Scotia, attraversando la Repubblica Americana controllata dall'autoritaria Justice. Questo viaggio si trasforma, però, ben presto in una vera e propria odissea on the road, con Pax e la sua squadra di stravaganti alleati che dovranno affrontare numerose sfide e pericoli lungo il percorso.

Ho parlato di band, questo perché, oltre a essere tutti Anomali, i protagonisti del gioco formano anche un gruppo punk-rock. Ogni membro si caratterizza per avere poteri speciali, storie affascinanti dietro le spalle e personalità molto diverse tra di loro; va da sé, dunque, che le interazioni tra i membri della squadra sono cruciali, con dialoghi che influenzano le relazioni e la percezione reciproca. In tal senso, già dalla demo che ho provato è chiaro che ogni decisione in Dustborn è significativa e carica di conseguenze, tanto da vedere un simbolo di più o meno comparire sull'icona del personaggio con cui abbiamo appena parlato, indicandoci se abbiamo compiuto una scelta che hanno apprezzato o meno.

Picchiare e urlare

Sin dalla demo è chiaro che il gameplay di Dustborn è tanto variegato quanto i paesaggi che si attraversano: dovrete esplorare splendidi scenari neo-occidentali di un'America alternativa a bordo di un autobus guidato da un robot, fermandovi in diverse località per formare la squadra, gestire relazioni, completare missioni e affrontare sfide crescenti. Tutte le meccaniche principali del gioco si basano sull'uso delle parole come armi: il potere principale della protagonista è quello di poter sfruttare la propria voce sia come arma - attraverso una mazza - che come scudo, utilizzando abilità speciali denominate "Urla" per sortire vari effetti sui nemici, tra cui paralizzarli o spingerli via con un boato. 

Ma non è tutto: Pax è anche dotata di uno strumento chiamato ME-EM, il quale è utilizzabile per captare degli "Echi" nell'ambiente in cui ci si trova. Dopo averne catturato un certo quantitativo, andranno combinati e allineati con una specifica frequenza in modo da sbloccare ulteriori abilità da sfruttare durante i combattimenti. Infine, non manca il classico skilltree grazie al quale migliorare le capacità della protagonista con la mazza.

Insomma, da questa descrizione avrete sicuramente capito che il gameplay di Dustborn è tutto fuorché scarno di elementi, tanto che ci è voluto un po' per riuscire a comprendere ogni meccanica - va detto anche che la demo non corrisponde all'inizio del gioco, in cui sicuramente ciascun elemento verrà introdotto in modo progressivo -. In ogni caso, dopo aver compreso tutti i pezzi del puzzle mi sono estremamente divertita nella mia prova, desiderando di scoprire di più sulla storia dei personaggi e sulla loro avventura.  

L'unica nota negativa che ho riscontrato, per lo meno nella demo, riguarda i combattimenti, i quali sono risultati tutti alquanto semplici. Difficilmente, infatti, i nemici sono riusciti a colpirmi, e anche il mini-boss non ha rappresentato una vera e propria sfida.

A netto di ciò, il titolo, per quanto ho avuto modo di constatare, è anche ricco di minigiochi di vario tipo: dal comporre nuove canzoni a bordo del pullman a giocare a un simil Pong sul ME-EM, la varietà non manca, così come l'originalità. Anche a livello artistico l'opera si distingue, infatti, per uno stile grafico a dir poco particolare ma, al contempo, estremamente piacevole, il quale ricorda il mondo dei fumetti, tanto che alla fine di ogni capitolo è possibile leggere le scelte che si hanno fatto in un riassunto dell'avventura in stile fumetto. A tal proposito, gli sviluppatori hanno già chiarito che la storia è lineare per cui, sebbene sia possibile attivare scene diverse tramite le nostre scelte, il risultato narrativo complessivo della scena sarà lo stesso.

Tirando le prime somme su Dustborn

Insomma, dopo aver giocato la demo posso dire che non vedo l'ora di scoprire tutti i dettagli di questa avventura avvicinandoci alla sua uscita completa, che ricordo essere fissata per il 20 agosto. Se anche voi siete curiosi di provare Dustborn, sarete felici di sapere che la demo sarà disponibile per tutti su Steam dal 24 al 30 giugno. Nel mentre, potete scoprire di più anche sul sito ufficiale del gioco.

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