Incontrare personalità come Kareem Ettourney è sempre un piacere, molto spesso infatti ti arricchiscono con idee e visioni fuori dagli schemi, utili a farti capire come, alle volte, pensare fuori dagli schemi può essere la soluzione. Mettere in piedi un progetto come Dreams, lo ripeto, è da pazzi: un concept fuori da ogni concezione, che una volta realizzato però ci fa rendere conto di quante potenzialità possa nascondere un semplice Dualshock 4. Creare mondi da zero, esperienze personali e creative, grazie a strumenti illimitati e sospinti solo dalla proprio immaginazione. Un sogno, appunto. Abbiamo quindi voluto fare qualche domande all'Art Director e creatore dello studio, nel tentativo di capire qualcosa in più del processo creativo e delle ambizioni del progetto.
GameDivision: Dreams è un gioco folle, un'idea che, sulla carta, sarebbe rischioso prendere in considerazione. Come hai lavorato al pitch da proporre a Sony? Quali sono state le difficoltà?
KE: Hai proprio ragione, è un gioco impossibile (ride, ndr). Siamo partiti da un concetto molto semplice, ovvero dare la possibilità a tutti di diventare autori, game designer, artisti. Ci siamo chiesti? Quante persone al mondo vorrebbero realizzare la loro visione delle cose? Quanti hanno un'anima creativa alla quale magari non hanno ancora dato sfogo? Ecco, Dreams è il loro sogno, e abbiamo costruito il pitch su questa idea. Trasformare PlayStation in una bottega dell'artista, senza limiti o barriere d'ingresso. Sono molto fiero del risultato, ma abbiamo ancora molte cose da fare.
GameDivision: quanti talenti avete scoperto grazie a Dreams? Qualcuno di loro è già con voi?
KE: Grazie per la domanda, davvero. Sin dai tempi di Little Big Planet noi "arruoliamo" membri della nostra community. Semplicemente, alle volte, rimaniamo a bocca aperta di fronte ad alcune creazioni e ci diciamo "hey, quel ragazzo/a deve lavorare con noi!". Nei prossimi anni sicuramente Media Molecule accoglierà altri giocatori. Come detto, Dreams è in primis il vostro gioco, fatene quello che volete, noi guardiamo e gioiamo assieme a voi.
GameDivision: Il Sogno di Art è davvero un mix di generi, approcci, gameplay e chi più ne ha più ne metta. Come nasce il tutto? Qual è lo scopo?
Ke: Volevamo proporre ai giocatori un'avventura che alla fine facesse dire "ma questa cosa posso crearla anche io?". La risposta affermativa alla domanda speriamo crei entusiasmo e voglia di sperimentare. Sono sicuro che vedremo altri straordinari Sogni di Art nelle prossime settimane.
L'intervista si conclude con un sorriso e una stretta di mano: avremmo voluto fare qualche domanda in più a Kareem, ma siamo certi che avremo modo di incontrarlo nuovamente in futuro. Vi ricordiamo infine che Dreams arriverà sul mercato in versione completa dal prossimo 14 febbraio, i possessori dell'accesso anticipato invece potranno avere la versione definitiva a partire dall'11, ovvero oggi.