Dreams è un progetto che, nel corso dei lunghi anni di gestazione, ha portato con sé tanti dubbi quante certezze. Fin dal primo istante, lo zoccolo duro della community di Media Molecule ha dato fiducia allo sviluppatore, credendo in quell’idea nata con Little Big Planet e evolutasi ancor di più nel secondo capitolo: perché sì, è riduttivo ma corretto affermare che Dreams sia LBP2 in 3D. MM ha puntato sempre di più sulla creatività e sul dare ai propri fan la possibilità di esprimerla nel modo più profondo e variegato possibile.
Fin dalle prime dichiarazioni, quindi, abbiamo capito che Dreams non sarebbe stato (solo) un gioco, ma più che altro un ambiente di sviluppo, un “qualcosa” che avrebbe permesso di creare giochi. Sì, nella versione completa ci sarà una modalità storia e possiamo avere fiducia nelle capacità di Media Molecule, ma il vero cuore di Dreams sarà sempre e comunque la modalità di creazione. Arrivati a questa conclusione, tutte le persone incuriosite dall’idea ma dubbiose sulla realizzazione si sono chieste: se non sono un creativo a tutto tondo, pronto a scolpire, disegnare, animare, comporre musica e lavorare sulla logica, posso veramente trovare il mio posto in Dreams?
La risposta è sì, poiché la community vi sarà d’aiuto: altri giocatori come voi hanno iniziato a condividere singole creazioni (ad esempio modelli 3D, animazioni e soundtrack) già dalla Beta di fine 2018, permettendovi di sfruttarle in formato integrale o remixarle per adattarle alle vostre esigenze, evitandovi di partire dal principio.
Questo non significa che non serva una buona dose di pazienza, tempo e voglia di apprendere. Se non avete mai messo mano a Little Big Planet 2 e pensate che in Dreams sia possibile generare interi mondi in un paio di sessioni di gioco, mettetevi l’anima in pace: non è così. La “difficoltà” non risiede però nella mancanza di accessibilità: Dreams mette a disposizione innumerevoli strumenti, densi di opzioni e potenzialità, e lo fa senza rendere macchinoso il loro utilizzo. Sarà necessaria un po’ di pratica, ma presto vi renderete conto che riuscite a navigare nell’ambiente di creazione e a richiamare proprio la funzione di cui avete bisogno in pochi e logici click.
Usare efficacemente quanto offerto, ovviamente, spetta a voi, ma già ora, in questa versione di Accesso Anticipato, ci sono una valida quantità di tutorial (con doppiaggio e sottotitoli italiani, tra l’altro) che permettono di mettersi alla prova con tutti gli strumenti fondamentali. Media Molecule ha già affermato, inoltre, che verranno espansi nel corse dei mesi, probabilmente anche a seconda delle richieste dei giocatori.
Come vi sarà mostrato, si può fare un po’ di tutto in Dreams. Scolpire e dipingere sono le categorie concettualmente più semplici. È ovviamente necessario avere un po’ di talento e abituarsi a utilizzare gli strumenti, ma è possibile generare interi ambienti. È infatti possibile agire sui modelli poligonali, dando loro uno stile unico grazie a molteplici effetti: ad esempio, potete posizionare un blocco rettangolare, colorarlo di azzurro e assegnarli un effetto di “Flusso”, dando l’impressione che sia acqua che scorre, definendo la velocità e la direzione.
Potete poi creare una roccia e clonarla più volte, cambiando le dimensioni e posizionandole ai lati del vostro fiume, permettendovi di avere un bordo credibilmente irregolare senza dover modellare ogni singolo sasso, piccolo o grande. Fatto ciò, potete dipingere una “Macchiolina”, ovvero una specie di pennellata di colore in grado di esistere indipendente dalle superfici, e darle un effetto a ricciolo e un colore bianco, così da generare una interessante effetto schiuma nei punti in l’acqua impatta con la roccia.
Chiaramente ai lati del fiume deve accadere qualcosa. Potete posizionare il vostro personaggio, che sarà già fornito delle capacità di camminata e di salto ma chiaramente questo non vi basterà. Se volete fargli affrontare dei nemici, dovrete generarli, dando a loro delle capacità. Anche il vostro PG dovrà, per esempio, colpirli con un superpotere. Tutto questo è coordinato dalla “Logica”, dall’insieme di microchip che determinano il “cosa succede se premo un tasto e cosa succede se interagisco con questo o quel elemento”. Se avete un’idea di com’era in LBP2, qui troverete la stessa struttura, ma enormemente ampliata.
Dreams è, in una sola parola, potenzialità. In qualità di Early Access ha modo di evolversi, aggiungendo strumenti e migliorando quelli già presenti. In quanto opera pesantemente basata su una community di creativi, può diventare un ricettacolo di condivisioni e remix, un muro di sogni dove anche il mattone più piccolo aiuta a sostenere quelli più grandi. Dreams vi dà tutto quello che avete bisogno per creare sempre di più e dare libero sfogo alle vostre idee ma, come già detto, chiede impegno e tempo.
La versione d’Accesso Anticipato è quindi solo per i creativi che hanno voglia di dedicarsi “seriamente” a Dreams, ma sopratutto che vogliono credere nel progetto di Media Molecule. Il fatto che questo gioco sia pura potenzialità sottintende che può fallire, che fra un anno o due la community sia sparita e gli sviluppatori non siano stati in grado di mettere in pratica tutto quello che hanno promesso. Non possiamo saperlo, ora come ora, ma se dovessimo scommettere, crediamo che Dreams avrà vita lunga, anche se non tra il pubblico mainstream.
Se volete giocare a Dreams, dovete per forza acquistare una PlayStation 4.