Se ci chiedete una lista dei giochi che più attendiamo in assoluto quest'anno, Dragon's Dogma 2 di Capcom rientra tranquillamente tra questi. Il nuovo capitolo del sottovalutato Action-RPG del 2013 punta infatti ad accogliere una nuova schiera di giocatori e nel contempo riavvicinare coloro che diedero fiducia al titolo più di 11 anni fa.
Nel corso delle ultime settimane abbiamo avuto la fortuna di provare, per qualche ora, una versione più recente del gioco, testando un paio di classi e le svariate possibilità d'approccio al gameplay che questa esperienza ci consente di avere.
Nonostante alcune criticità che andranno poi approfondite in fase di recensione, questo seguito promette di essere uno dei giochi di ruolo più intriganti dell'anno, capace finalmente di offrire qualcosa di nuovo in un panorama ARPG forse un po' stantio.
Possibilità infinite
Non torneremo a raccontarvi del plot narrativo del gioco (che potete comunque recuperare dal nostro precedente articolo), per il semplice motivo che la storia intorno all'opera Capcom si posiziona un gradino sotto rispetto all'intero comparto di gameplay, vero motore di tutta l'esperienza.
Dragon's Dogma 2 si distingue nettamente dagli altri titoli del genere, offrendo un'esperienza di gioco incentrata sulla spettacolarità e sulla dinamicità dei combattimenti. Rispetto al suo predecessore, il gameplay è notevolmente migliorato, risultando più scorrevole e immediato, il tutto nonostante la demo provata non girasse a 60fps.
Dopotutto, dove si trova un gioco in cui è possibile prendere e lanciare i nemici, tagliare funi dei ponti per far cadere i mostri in un baratro o arrampicarci su un gigante per colpirlo nel suo punto debole? Tutti i combattimenti offrono queste possibilità, rendendo l'avventura mai fine a se stessa.
Vi avevamo già spiegato che il gioco offre sei classi diverse, ciascuna con uno stile unico. La demo di tre ore ci ha dato l'opportunità di testare il Cavaliere Mistico e l'Arcier-Mago, ove quest'ultima si è rivelata forse una delle classi più divertenti. Se il primo si dimostra un mago-guerriero abbastanza classico nel concetto, il secondo è letteralmente un arciere in grado di scatenare poteri magici e ciò che lo rende diverso dagli altri, è la possibilità di controllare le sue frecce in maniera manuale, oltre che gestire in maniera certosina magie di supporto attacchi a distanza controllati.
Ovviamente la forza personale è nulla senza la presenza delle "Pedine", compagni di viaggio che offrono abilità uniche e possono essere personalizzati per adattarsi alle esigenze del giocatore. Questi compagni non solo seguono il giocatore, ma agiscono in modo proattivo durante il combattimento, imparando nel tempo e diventando sempre più efficaci contro specifici tipi di nemici. Chiaramente è possibile trovare una quantità di "nuove Pedine" nel corso del gioco che possiamo inserire nel nostro party, ognuno con le sue peculiarità da sfruttare in battaglia (ma anche con un carattere specifico che lo rende inevitabilmente diverso dalle altre Pedine).
L'obbiettivo è ovviamente quello di circondarsi di un party equilibrato, in grado di garantire la giusta dose di cure, potere offensivo e difensivo.
Gli unici dubbi attuali sono tutti nei confronti della telecamera, che non offrendo il lock-in dei nemici, a volte risulta un po' confusionaria e poco chiara. Bisognerà capire più avanti se questa scelta sarà stata corretta o meno.
Un mondo enorme
Parliamo ora dell'esplorazione all'interno di Dragon's Dogma 2, un aspetto del gioco che si rivela tanto ricco quanto stimolante. L'open world del gioco è suddiviso in due distinti regni: Vermund, la patria degli umani e Battahl, una terra desertica prevalentemente abitata dai Feridi, una razza dall'aspetto felino, caratterizzata da canyon e antiche rovine di templi.
Durante la nostra prova siamo riusciti a vedere entrambi i regni e siamo rimasti piacevolmente stupiti dalla varietà e dalla grandezza della mappa in generale. Sebbene le missioni possano sembrare banali in apparenza, alcune si dimostrano più curiose di altre, offrendoci poche indicazioni e costringendoci a completarle in un lasso di tempo prestabilito, mettendo in mostra una complessità a volte sorprendente. Oltre a questo, ci siamo trovati di fronte a una vasta gamma di nemici, dai comuni goblin alle imponenti arpie e ai giganteschi troll, fino agli spaventosi uccelli simili a grifoni. Oltre a questo, la mappa è ricca di strade segrete, luoghi nascosti e caverne da scoprire; in breve, l'esplorazione e il viaggiare in compagnia con il proprio party nelle selvagge terre, rende il tutto più profondo, complesso, ma anche estremamente soddisfacente.
Un altro aspetto degno di nota è il ciclo giorno-notte, una caratteristica già presente nel primo Dragon's Dogma ma qui ulteriormente migliorata. Durante la notte, la visibilità si riduce drasticamente, costringendo i giocatori ad utilizzare lanterne o incantesimi speciali, mentre nuovi nemici emergono dalle tenebre, rendendo l'esperienza di gioco ancora più avvincente e impegnativa. Ma non solo, alcune missioni e luoghi appaiono solo in determinati momenti, di conseguenza diventa fondamentale esplorare in tutte le ore del giorno.
Tirando le somme
Dragon's Dogma 2 è senz'altro uno dei titoli più interessanti di quest'anno, nonché un Action-RPG finalmente fresco, capace di sorprendere soprattutto dal punto di vista del gameplay. Per chi ha giocato il primo capitolo, è molto probabile che si ritroverà dinanzi a un gioco più maturo e corposo, senza distaccarsi troppo dalle possibilità offerte in passato; per tutti gli altri, Dragon's Dogma 2 potrebbe essere l'esperienza Action-GDR più peculiare degli ultimi anni, non esente da alcuni difetti, ma divertente e decisamente appagante.