Negli ultimi 90 giorni però, complici E3 e Gamescom, abbiamo avuto la possibilità di mettere le mani per ben due volte sul titolo sviluppato da CyberConnect2 e distribuito da Bandai Namco.
Come ben saprete, Dragon Ball Z Kakarot è un action RPG ambientato nel mondo dei Sayan, e ci metterà nei panni di Son Goku, facendoci rivivere in prima persona alcuni degli avvenimenti più importanti della saga.
Sin dal suo annuncio, Kakarot ha continuato a espandere la mitologia che verrà trattata nella versione finale: a Los Angeles infatti abbiamo combattuto contro Raddish, per poi scoprire a Gamescom che il gioco andrà oltre il ciclo narrativo di Freezer, arrivando fino a Cell - e chissà che prima dell'uscita non arrivino altre sorprese.
Proprio il letale mutante verde è stato protagonista della nostra prova, che ci metteva nei panni di Gohan in quella che a tutti gli effetti è la boss fight finale. Quest'ultima frase, inoltre, conferma che sarà possibile impersonare non solo Goku, ma anche altri dei celebri protagonisti, da Gohan a Vegeta, passando per Piccolo e Crilin.
Facciamo quindi il punto della situazione, raccontandovi dinamiche e particolarità di questo scontro all'ultimo sangue.
L'incontrollabile forza di Gohan
Se conoscete il manga o avete visto l'anime, sapete bene che la battaglia con Cell è il momento in cui il vero potenziale di Gohan viene finalmente rivelato, portando il giovane Sayan a raggiungere livelli di forza fino a quel momento inediti.
Il figlio di Goku è un combattente acerbo e incontrollabile, che usa l'istinto come arma primaria, anche se spesso quest'impulsività finisce per rivoltarsi proprio contro di lui.
Dopo la dipartita di Goku e il KO tecnico di Vegeta però, Gohan è l'unica speranza per il pianeta terra, ormai in balia della forza e della volontà di Cell. In uno scontro all'ultimo sangue, Dragon Ball raggiunge livelli di epicità incredibili, regalandoci anche uno dei momenti più belli di tutta la storia: l'onda energetica doppia, con Gohan aiutato dal "fantasma" del padre.
Chiaramente, Dragon Ball Z Kakarot non s'inventa nulla in termini di spunti narrativi, ripercorrendo punto per punto i capitoli del manga. La boss fight con Cell, quindi, terminava proprio con la scena di cui sopra.
A livello di gameplay, Dragon Ball Z Kakarot si conferma un titolo interessante: si combatte in un ambiente aperto 3D, dove il personaggio può muoversi liberamente per schivare i colpi dei nemici, oppure pianificare strategia di attacco vincenti.
Non abbiamo potuto testare e neanche vedere come funziona tutta la parte RPG del gioco, quindi in questa sede ci concentreremo più che altro sul combat system, che si conferma interessante, divertente ma soprattutto stratificato.
Insieme al ventaglio di attacchi base si uniscono infatti delle tecniche speciali (onda energetica ecc), che vanno a creare un modus operandi che potrà essere interpretato in due modi: un approccio non molto impegnato ma comunque appagante, oppure una metodologia più tecnica e utile a creare combo davvero letali. D'altro canto, una volta memorizzati gli attacchi di Cell, sarete in grado di studiare contromosse efficaci, che coinvolgono tutti gli attacchi di Gohan.
Il boss ha una barra vitale che una volta azzerata farà partire la cut scene finale, quella con protagonisti Gohan e Son Goku.
A livello tecnico, Dragon Ball Z Kakarot è in linea con le sue produzioni "gemelle" più recenti, con un motore grafico che rende giustizia a personaggi e situazioni.
Rimane da approfondire molto del titolo CyberConnect2, ma questa nuova prova ci ha convinto della bontà della produzione, e siamo certi che con l'annuncio di nuovi personaggi e archi narrativi - ipotizzando che arriveranno - allora il gioco godrà di ancora più fascino. In attesa di scoprire struttura e sviluppo della componente da gioco di ruolo, Kakarot è promosso e si conferma uno dei giochi in uscita da seguire da vicino.