Cambiamento di rotta
Questo nuovo titolo ha fatto qualche passo indietro rispetto alla trilogia dei Budokai Tenkaichi. Burst Limit, infatti, si focalizza quasi soltanto sul combattimento ravvicinato e poco altro. Dalla distanza, è sempre possibile lanciare tonnellate di onde energetiche e simili, che però sono pressoché innocue, perché è fin troppo facile schivare o parare. La tattica migliore è cercare di sfruttare l'effetto sorpresa: per farlo, piazzarsi velocemente alle spalle dell'avversario resta il modo migliore, a patto di avere una buona dose di Ki. In alternativa, ci si può affidare ad alcune combinazioni di tasti, per mettere un po' di varietà negli scontri, come l’utilizzo dell’Heavy Smash che consiste in un colpo superpotente nell'addome.
Da notare la presenza di un solo QTE (Quick Time Event), che potrebbe intromettersi dopo una proiezione: nel corso della sequenza animata, che vede i due contendenti darsele di santa ragione (uno attacca, l’altro difende) basta martellare sui quattro tasti principali, per assicurarsi il vantaggio sull’oppositore. Carino, ma ci si stanca in fretta. Alla lunga i combattimenti si rivelano assillanti, in particolare a causa della ripetitività delle azioni e delle cut-scene, che rallentano molto gli scontri. Un paio di punti da rivedere assolutamente, quindi, in prospettiva di un nuovo capitolo che sicuramente giungerà nei mesi a venire su console next gen.