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Dragon Ball: Sparking! Zero è pura nostalgia | Provato prima della recensione

Abbiamo provato Dragon Ball: Sparking! Zero, in uscita l'11 ottobre su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC. Ecco le nostre prime impressioni.

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a cura di Giulia Serena

Editor

Il mondo dei videogiochi basati sulla celebre serie anime e manga Dragon Ball continua a evolversi, portando con sé una ricca storia che risale agli albori del medium videoludico. La saga di Akira Toriyama ha, infatti, accompagnato l'evoluzione delle console di gioco fin dagli anni '80, quando venne pubblicato il primo titolo per la console Famicom in Giappone. Da allora, la serie ha visto oltre 50 opere ufficiali su varie piattaforme, spaziando dai picchiaduro ai giochi di ruolo.

Un punto di svolta nella storia dei videogiochi di Dragon Ball fu, senza dubbio, la serie Budokai Tenkaichi, lanciata nel 2005: questi titoli introdussero un sistema di combattimento 3D che catturava l'essenza frenetica delle battaglie viste nell'anime, guadagnandosi un posto speciale nel cuore dei fan.

È facile, dunque, spiegare il perché il nuovo titolo della serie, che ne rappresenta il quarto capitolo, nonché il ritorno dopo ben 17 anni, abbia fatto immediatamente breccia nel cuore dei fan. D'altronde, toccare la nostalgia dei videogiocatori è il metodo migliore per attrarli, soprattutto quando la qualità del prodotto è elevata. E sembra proprio che sia questo il caso per Dragon Ball: Sparking! Zero. 

Siamo, infatti, stati invitati da Bandai Namco per provare le varie modalità offline del gioco per circa 3 ore, in vista della recensione che uscirà a ridosso dell'uscita del titolo, prevista per l'11 ottobre su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC

Un ritorno in grande stile

Con l'avvento di Sparking Zero sembra che la serie stia tornando alle sue radici, pur abbracciando le moderne tecnologie di gioco: questo approccio riflette la filosofia di Dragon Ball stesso, ovvero rispettare il passato mentre si guarda costantemente al futuro. Il titolo, infatti, mantiene quasi invariati i controlli e le abilità di base familiari ai giocatori dei titoli precedenti ma, allo stesso tempo, introduce nuove meccaniche come un dash multidirezionale ed effetti visivi più cinematografici, come i capelli che ondeggiano realisticamente durante la carica dell'aura.

Le battaglie sono estremamente soddisfacenti, permettendo di eseguire le mosse speciali più iconiche dell'enorme roaster - di cui parleremo a breve - e di sfruttare le grandi mappe per nascondersi dai nemici durante il caricamento dell'aura, oppure distruggere qualsiasi cosa per raggiungerli. 

A proposito di aura, questa è composta da varie barre, le quali possono essere spese per eseguire degli attacchi speciali o potenziare le proprie statistiche. Dopo averla caricata completamente, invece, si entra in modalità "Sparking", non solo rendendo il personaggio più rapido e forte, ma permettendo anche di eseguire una mossa Ultimate estremamente potente una volta andata a segno. 

Non manca poi, ovviamente, la possibilità di trasformare il proprio personaggio in una forma più evoluta - qualora sia capace di farlo, come nel caso dei Sayan - e di fare la fusione se in squadra si hanno due guerrieri compatibili. Il tutto rende le battaglie dinamiche e immersive, permettendo davvero di dar vita a combattimenti fino all'ultimo sangue.

Per quanto riguarda, il roaster, invece, possiamo dirvi che è il più grande di sempre della serie: qualsiasi personaggio di Dragon Ball che vi venga in mente molto probabilmente ci sarà. Da quelli classici di Dragon Ball Z fino a Super, passando per GT, Bandai Namco è riuscita veramente a includere tutti (e le loro relative trasformazioni) per dar vita a un paradiso per i fan della saga. 

Le modalità di Sparking! Zero

Oltre alla classica modalità versus, Sparking Zero offre due nuove modalità principali: la prima è l'Episodio Battaglia, la quale permette di rivivere la storia di otto personaggi principali, con la possibilità di creare scenari alternativi. Ad esempio, nella campagna di Goku, i giocatori possono scegliere di affrontare Raditz da soli o con l'aiuto di Krillin, alterando così gli eventi della trama originale a degli immaginari What If?. 

Ogni Episodio Battaglia consta di svariati livelli di difficoltà crescenti, rendendo così la modalità alquanto longeva. Nel nostro caso, abbiamo svolto i primi livelli degli episodi di Goku, Freezer e Black Goku, e possiamo dirvi che soprattutto quest'ultimo ci ha colpito per quanto sia potentissimo - e quindi divertente da usare -.

Vi è poi la modalità Battaglia Personalizzata, che consente ai giocatori di creare e condividere online i propri match, incluse le cutscene introduttive con dialoghi di base. Questa funzionalità aggiunge un elemento di creatività e coinvolgimento della community al gioco, rappresentando la vera novità rispetto ai vecchi Budokai Tenkaichi. 

Nel gioco saranno presenti svariate battaglie default, divise in differenti difficoltà, che vedono come protagonisti anche i personaggi che non hanno degli Episodi Battaglia dedicati, dando così ai giocatori la possibilità di giocare la ricreazione di alcune scene dell'anime e scenari alternativi. Ovviamente, però, la parte divertente sarà vedere l'internet riempirsi di battaglie create dai giocatori, soprattutto con regole assurde. 

La caratteristica interessante delle Battaglie Personalizzate è, infatti, la possibilità non solo di scegliere personaggi, ambientazione e cutscene, ma anche di inserire delle condizioni particolari. Per esempio, si può scegliere che una volta raggiunta una certa soglia di vita (magari il 30%), il proprio personaggio esegua automaticamente una mossa devastante, oppure gli si carichi la vita. Il gioco offre così moltissime opzioni, ognuna delle quali può essere applicata sia alla propria squadra che a quella avversaria. 

Tirando le prime somme su Dragon Ball: Sparking! Zero

Insomma, in Dragon Ball: Sparking! Zero ci sarà da divertirsi, senza contare il fatto che la modalità online sarà sicuramente quella più gettonata dai giocatori, potendo combattere sia privatamente con gli amici che in ranked. Sembra proprio che Bandai Namco sia riuscita a centrare l'obiettivo: riportare in auge la serie Budokai Tenkaichi, mantenendo ciò che l'ha resa celebre ma attualizzandola al presente. 

Dalla grafica 3D che riproduce perfettamente l'anime ai combattimenti da cardiopalma, quello che abbiamo provato ci ha convinto pienamente. Non ci resta, dunque, che attendere l'11 ottobre per provare il gioco intero con mano. Nel mentre, potete preordinarlo al miglior prezzo su Amazon

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