DOOM + DOOM 2, la versione definitiva? | Recensione

Parlarvi di cosa sia e cosa abbia rappresentato il primo DOOM è decisamente inutile, dato che tutti noi conosciamo il capolavoro di id Software nato dalla mente di John Romero e John Carmack. Una pietra miliare che ha segnato la storia non solo dei first person shooter, ma dell’intera industria videoludica. Un gioco in grado di dare vita alla scena del modding come la conosciamo oggi e capace anche di porre le fondamenta delle esperienze multiplayer odierne. Insomma, senza DOOM e i suoi seguiti molto probabilmente il panorama videoludico sarebbe oggi fortemente differente e privo di alcune delle sue caratteristiche più iconiche.

Ma perché nel 2024, a oltre trent’anni dal lancio di DOOM, siamo qui a parlarvi dell’opera di id Software? Certo, non servono particolari motivi per soffermarsi su un gioco che tanto ha dato e ancora continua a dare, ma a riunirci qui oggi è il lancio di una nuova versione di DOOM e DOOM 2 su PC e console. Una riedizione dotata di alcune caratteristiche parecchio interessanti e anche contenuti inediti, della quale siamo finalmente pronti a parlarvi.

Abbiamo recensito il gioco con il seguente PC:

• GPU: Zotac RTX 3070 Twin Edge OC
• MOBO: Asus ROG STRIX Z370-F
• RAM: G.Skill Trident Z RGB 16GB DDR4 3200MHz
• CPU: Intel i5 8600k 3.6 GHZ
• SSD: Sabrent SSD 2TB Rocket NVMe PCIe M.2 2280
• Tastiera: Corsair K70 LUX LED Rosso Cherry MX Brown
• Mouse: Fnatic Flick 2
• Cuffie: Logitech G930
• Monitor: Samsung C27HG 70 Quad HD 144Hz HDR

Una valangata di livelli

Questo nuovo pacchetto, che prende il nome di DOOM + DOOM 2, è disponibile per praticamente ogni piattaforma sul mercato, a partire da Xbox One arrivando fino a PS5, Nintendo Switch e PC compresi. Presente, infine, anche su Game Pass, risultando quindi giocabile gratuitamente fin da ora per tutti gli abbonati al servizio.

Il contenuto è poi sicuramente di valore, visto che a 10 euro scarsi vi potete portare a casa i due DOOM, Master Levels for DOOM II, TNT: Evilution, The Plutonia Experiment, No Rest for the Living, SIGIL, Legacy of Rust e un map pack di 25 mappe multiplayer che porta il totale degli stage per la modalità a più giocatori a ben 43.

Se dei due titoli della saga e di buona parte delle espansioni sopracitate sappiamo oramai vita, morte e miracoli, a stuzzicare la curiosità è sicuramente Legacy of Rust. Si tratta infatti di un contenuto aggiuntivo inedito, creato in collaborazione da sviluppatori di id Software, Nightdive Studios e MachineGames. Oltre che contenere livelli inediti, Legacy of Rust propone poi anche armi e demoni mai visti prima, risultando parecchio di valore.

Sebbene dal 1993 a oggi, grazie anche alla florida scena mod che ha da sempre circolato attorno alla saga, abbiamo visto e provato numerosi pacchetti di livelli aggiuntivi per i DOOM, è indubbio infatti come Legacy of Rust sia tra i più riusciti da noi mai giocati, grazie appunto anche alle nuove bocche da fuoco e alle minacce introdotte per l’occasione.

Molto interessante, sempre rimanendo in tema di livelli aggiuntivi, la presenza di una sorta di browser interno al gioco che permette di scaricare e provare numerose creazioni della community. Il supporto al cross play e fino a 16 giocatori per le modalità deatmatch e co-op del gioco, unito alle nuove mappe, sono poi la ciliegina sulla torta di un piatto oltremodo ricco. Insomma, se non si fosse ancora capito: se amate il genere e lo stile di gioco di contenuti ve ne sono a bizzeffe.

4K, 120 FPS e altro ancora

Pure sul piano tecnico vi sono diversi aggiornamenti, che rendono più moderne le opere di id Software. Su PC, Xbox Series e PlayStation 5 quanto fino ad ora elencato è infatti giocabile fino a 120 frame per secondo in 4K. Sebbene una risoluzione così elevata, per quanto apprezzabile, lascia un po’ il tempo che trova in titoli come i primi DOOM, è il framerate a regalare le maggiori emozioni.

La maggiore fluidità riesce infatti a far rendere al massimo lo storico gunplay del gioco, permettendoci di affrontare al meglio le orde di demoni presenti nei titoli di id Software. Mai come prima è infatti ora un piacere scivolare tra una stanza e l’altra armi in pugno e dar libero sfogo al folle arsenale del gioco.

Sul piano della colonna sonora, inoltre, è possibile sia optare per quella classica, che per una rivisitazione in chiave moderna del compositore Andrew Hulshult che prende il nome di IDKFA. Insomma, pure da tale punto di vista la libertà di scelta è notevole e permette a chiunque di personalizzare a piacimento la propria esperienza con i giochi presenti in questo ricco pacchetto.