Discord bannato in Turchia e Russia

Discord bloccato in Turchia e Russia: il popolare servizio di chat per gamers non è più accessibile per non aver collaborato con le autorità locali.

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a cura di Giulia Serena

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La Turchia e la Russia hanno bloccato l'accesso a Discord, la popolare piattaforma di messaggistica utilizzata principalmente dai gamer. Entrambi i paesi accusano l'azienda di non aver collaborato con le autorità locali, rifiutandosi di fornire informazioni richieste.

In Turchia, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Abdulkadir Uraloglu ha dichiarato che Discord si è rifiutata di condividere dati come indirizzi IP e contenuti con le forze dell'ordine, che indagavano su presunti crimini di "abuso sessuale su minori e oscenità" sulla piattaforma. La Russia ha invece bandito Discord dopo averla multata per non aver rimosso circa 1000 contenuti ritenuti illegali secondo la legge locale.

Meric Eryuyek di Gaming Istanbul ha commentato: "Ora che Discord è bandito anche in Turchia, le comunicazioni tra i nostri studi in Finlandia e Turchia sono interrotte, a meno di non usare una VPN nei nostri uffici turchi, cosa considerata illegale". Ha aggiunto che questa decisione "insensata e arbitraria" ha probabilmente colpito circa 800 studi turchi e il loro lavoro creativo.

Il ban ha avuto un impatto immediato sugli sviluppatori che lavorano nelle regioni interessate.

Un portavoce di Discord ha dichiarato a Reuters: "Siamo a conoscenza delle segnalazioni sull'inaccessibilità di Discord in Russia e Turchia. Il nostro team sta indagando su queste segnalazioni in questo momento".

Il blocco di Discord si aggiunge a quello già in vigore in Russia per altre piattaforme social come Facebook e Twitter, evidenziando il crescente controllo di alcuni governi sulle comunicazioni online.

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