La nuova edizione rimasterizzata di The Elder Scrolls IV: Oblivion (che potete trovare in forte sconto su Instant Gaming) sta mostrando il fianco a numerose problematiche tecniche che ne compromettono seriamente l'esperienza di gioco su PC. L'attesa rivisitazione del classico GDR di Bethesda, affidata alle mani del team di sviluppo Virtuos, si presenta con un comparto grafico notevolmente migliorato ma afflitta da difetti strutturali che hanno spinto Digital Foundry a sconsigliarne l'acquisto immediato. L'analisi tecnica condotta dal portale specializzato rivela una situazione preoccupante che va ben oltre semplici imperfezioni di ottimizzazione, suggerendo agli appassionati di attendere interventi correttivi sostanziali prima di investire nel titolo.
Alex Battaglia, analista di Digital Foundry, non ha usato mezzi termini nella sua valutazione tecnica, definendo Oblivion Remastered come "forse uno dei giochi che funzionano peggio" mai analizzati dalla redazione. Il problema principale evidenziato riguarda un fastidioso stuttering che si verifica sistematicamente durante il caricamento di nuove aree di gioco, fenomeno particolarmente frequente durante l'esplorazione del vasto mondo fantasy creato da Bethesda. Ciò che rende la situazione ancora più allarmante è che questi problemi persistono anche con configurazioni hardware di assoluta eccellenza.
Persino utilizzando un Ryzen 7 9800X3D, attualmente considerato il processore gaming più veloce disponibile sul mercato, gli inceppamenti nel flusso di gioco risultano troppo frequenti per garantire un'esperienza soddisfacente. La situazione peggiora drasticamente con CPU meno performanti: un Ryzen 5 3600, per esempio, mostra interruzioni che durano da due a due volte e mezzo più a lungo, rendendo l'esperienza di gioco significativamente più frammentaria e frustrante per chi non dispone di hardware top di gamma.
Ma non è solo questione di stuttering. Secondo l'analisi di Digital Foundry, Oblivion Remastered presenta problemi strutturali relativi all'utilizzo della CPU che impediscono fondamentalmente di ottenere prestazioni fluide su qualsiasi configurazione. Allo stesso tempo, il carico sulla GPU appare sproporzionato rispetto al risultato visivo offerto, suggerendo una scarsa ottimizzazione generale del motore grafico adattato per questa riedizione. Questo sbilanciamento tra risorse richieste e qualità visiva rappresenta uno dei punti più critici dell'intera operazione di remastering.
Particolarmente problematica risulta la limitata flessibilità nelle opzioni grafiche disponibili. Battaglia evidenzia come abbassare le impostazioni oltre un certo livello comporti un drastico peggioramento della qualità visiva senza offrire significativi guadagni prestazionali. Il consiglio generale è quello di optare per il preset Alto anziché Ultra, una scelta che potrebbe garantire un incremento delle performance fino al 38% con compromessi visivi relativamente contenuti.
Tra le varie impostazioni disponibili, un'attenzione particolare va riservata all'illuminazione Lumen, che rappresenta uno degli elementi più pesanti in termini di risorse. L'opzione "software" per questa tecnologia garantisce un notevole incremento del framerate, ma degrada così tanto la qualità visiva da risultare sconsigliabile. Per le configurazioni di fascia media e bassa, l'analista suggerisce di impostare il Lumen hardware su "basso" come compromesso accettabile tra prestazioni e resa grafica.
Nonostante i tentativi di ottimizzazione da parte dell'utente, la conclusione di Digital Foundry rimane inequivocabile: "finché Bethesda e Virtuos non risolveranno i problemi fondamentali della CPU in questo porting, non c'è alcuna possibilità di ottenere prestazioni accettabili su PC". La raccomandazione è quella di pazientare in attesa di patch correttive sostanziali, considerando che il primo aggiornamento rilasciato sembra aver addirittura peggiorato la situazione invece di migliorarla.
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