Detective Gallo
I due sviluppatori di Footprints Games, fratelli e unici componenti di un team tutto Made in Italy, non sono affatto impazziti quando hanno deciso di farci indagare sul plurimo omicidio delle piante del milionario Cloro Phil, in una città che se non fosse per il suo cupo profilo, l'avremmo scambiata per la ridente Paperopoli di Walt Disney. Galli, paperi e altri uccelli dalle sembianze umanoidi sono i protagonisti di una storia che sembra voler attingere a piene mani dai grandi classici delle avventure grafiche targate LucasArts.
Eppure, dopo la recente chiusura di Telltale GamesLo stile disneyano incontra la tradizione delle avventure grafiche
Un'atmosfera decisamente noir caratterizza la storia narrata dal Detective Gallo, un investigatore privato avvolto da un impermeabile - molto "Dick Tracy" - che sarà ingaggiato dal milionario Cloro Phil, per scoprire chi ha ucciso le sue adorate piante. Troppo scanzonato, forse banale, ma si tratta di un incipit che nasconde molto di più, in grado di incalzare il giocatore sin dai primi minuti di gioco con spunti decisamente più interessanti e divertenti.
Il gioco è una classica avventura grafica punta-e-clicca, come la saga di Monkey Island e molto vicina ai cari Sam & Max sempre di casa LucasArts, grazie all'improbabile duo che Gallo forma con il suo cactus-assistente, ma non illudetevi: non avrete un vero aiuto da parte del cactus, trattandosi di esilaranti monologhi di Gallo che, qualche volta, tornano utili per capire il prossimo passo da fare. Questo vi deve far capire la fortissima caratterizzazione del nostro protagonista, serio, imperturbabile, cinico e con un codice di regole da lui inventato che non smette mai di citare. La più importante? Le "tre P": essere Professionista, Polemico e Puntiglioso.
Come ogni avventura grafica classica che si rispetti, muoviamo sullo schermo un cursore in grado di farci esplorare gli scenari bidimensionali, con personaggi e ambientazioni interamente disegnate a mano. Il cursore, come da tradizione, si presterebbe benissimo al mouse con tasto destro e sinistro per osservare e agire, tuttavia, in via davvero eccezionale, gli sviluppatori di Footprints Games hanno adottato una soluzione ibridaNonostante i dialoghi esilaranti e dinamiche fuori dagli schemi, tutti gli enigmi sono ben calibrati e seguono logiche intuitive e non troppo scontate, senza dover incorrere in interminabili tentativi al buio con tutte le possibili combinazioni ottenibili tra l'ambiente e gli oggetti del nostro inventario. Quest'ultimo viene visualizzato sulla parte superiore dello schermo come una piccola galleria, semplice e sempre sotto i nostri occhi una volta richiamato con la semplice pressione di un tasto.
Una serie di facilitazioni faranno anche la gioia degli avventurieri un po' arrugginiti o meno avvezzi al genere, come la classica possibilità di visualizzare gli hotspot della scena con la pressione di un tasto, l'agenda di Gallo che farà sempre il punto della situazione, una telefonata al vostro informatore segreto che vi darà qualche suggerimento, oppure le domande già poste che saranno scurite... così giusto per ricordarvi cosa non avete ancora detto durante i vostri incontri.Da piccole produzioni nascono grandi giochi
Per uno come il sottoscritto, cresciuto a pane e avventure LucasArts e Sierra, trovare al giorno d'oggi qualcosa di emozionante come quei bei tempi andati è davvero improbabile. Eppure, i due fratelli Francesco e Maurizio De Angelis hanno dato vita a una produzione partita come amatoriale con un crowfunding con Poste Italiane, raggiungendo un livello qualitativo davvero elevato, ormai una chimera per il genere.
Grazie all'ausilio di Unity, i personaggi interamente disegnati a mano sono stati raffinati e digitalizzati con una cura maniacale, con animazioni che sembrano voler replicare un cartone animato Disney interattivo, con forme e colori che non stancano mai per tutta la durata di sei ore circa che vi porteranno al finale. Troppo poco? La storia non è mai tediosa, scorre piacevolmente come quella di un film, senza buchi narrativi, quindi possiamo ritenerci soddisfatti.
Altro fiore all'occhiello sono le musiche lounge che ospitano temi jazz e blues, molto tipici di quell'atmosfera noir da film anni '50, con registrazioni di strumenti a corda, fiati e percussioni per un ascolto davvero piacevole e irrinunciabile. La voce di Gallo, doppiato in lingua inglese e italiano, è davvero azzeccata, profonda, dura e distaccata, come quella di un uomo... ehm di un gallo che non deve chiedere mai, pur riuscendo a divertire. Anche quelle di altri personaggi comprimari come quella della nostra innamorata Candy Bop (non ricambiata dall'implacabile Gallo) sono molto ben riuscite, a parte qualche partecipazione marginale leggermente sottotono.
Il Made in Italy riesce dunque a trionfare con un vero e proprio tributo alle avventure grafiche di una volta, quelle divertenti, piene di enigmi e risoluzioni ai limiti dell'immaginazione, con una storia originale e altrettanti personaggi realizzati in modo impeccabile, grazie anche a un comparto tecnico degno di una produzione Tripla A per il genere trattato. Alcuni accorgimenti adottati su console, come i controlli sul nostro DualShock 4, vi faranno apprezzare ulteriormente questa geniale avventura. Applausi.