Destiny: Connect Tick-Tock Travelers | Recensione

Da Nis America arriva un nuovo videogioco che potrebbe fare il caso di alcuni appassionati, stiamo parlando di Destiny: Connect Tick-Tock Travelers.

Avatar di Francesco Caputo

a cura di Francesco Caputo

Dalla sua fondazione, NIS America (la filiale americana della Nippon Ichi Software) introduce periodicamente nel mercato videogiochi di grande spessore come Disgaea e tanti altri. In queste settimane, l'editore si sta preparando al lancio di Destiny: Connect Tick-Tock Travelers.

Per chi non lo sapesse, si tratta di un gioco di ruolo con combattimenti a turni, pensato per i neofiti di questo genere oppure per i giovani giocatori. Dopo alcune ore passate con questo titolo, siamo pronti a portarvi con noi alla scoperta di tutte le sfaccettature della trama, della componente "ruolistica" e del sistema di combattimento.

Il tempo è importante...

La narrazione di questo videogioco ruota attorno al concetto del tempo, non solo a quello che potrebbe accadere se dovesse arrestarsi, ma anche a tutte quelle variabili (completamente ingestibili) che potrebbero innescarsi dopo il suo arresto.

Durante la prima interazione con questo titolo, ci troviamo nella maestosa città di Clocknee, che si sta preparando ad uno degli eventi più importanti di sempre, vale a dire l'avvento del nuovo millennio. All'improvviso, il tempo si arresta e appare un'ondata di macchine (dalle sembianze umane e non) che ha l'obiettivo di mettere a ferro e fuoco le strade della città.

Gli effetti di questo evento anomalo non hanno, in qualche modo, toccato alcuni abitanti di Clocknee, tra cui la protagonista del gioco e i suoi inseparabili compagni. Sherry, nel modo più inaspettato possibile, sente il peso delle proprie responsabilità e si pone lo scopo di svelare il mistero che si cela dietro questo evento, cercando anche di scoprire la tecnologia che alberga dentro uno dei suoi amici, Isaac - un robot che ha la capacità di viaggiare nel tempo. Inizia, in questo modo del tutto inatteso, il viaggio della combriccola di mini-eroi.

La storia creata da NIS America, proseguendo nei vari capitoli in essa contenuti, non illustra tematiche complesse, anzi è stata sicuramente scritta per un pubblico di videogiocatori più giovani, oppure per tutti quegli appassionati che si stanno approcciando al genere per la prima volta in assoluto.

Sistema di progressione e combattimento

Come detto nei precedenti paragrafi, Destiny: Connect Tick-Tock Travelers si avvale di un sistema di combattimenti a turni; questo vuol dire che gli appassionati si sfideranno in un'arena, alternando le mosse con il proprio avversario. Ci sono abilità di ogni tipo, alcune possono infliggere danni, altre possono aumentare la salute oppure alterare le statistiche all'avversario (come la precisione). Per meccaniche e sistema di combattimento, possiamo affermare che questo titolo segue sulla falsariga le funzionalità dei titoli Pokémon, infatti gli interessati noteranno tante similitudini con il passare delle ore.

Il sistema di progressione è piuttosto semplice e basilare, difatti è necessario aumentare il livello di ciascun personaggio per migliorare le proprie statistiche. Al contempo, è doveroso collezionare materiali e monete d'oro per perfezionare le armi e le attrezzature - in particolare quelle di Isaac - in proprio possesso. Oltre a una continua sensazione di déjà vu, questo titolo non offre particolari attività secondarie. Inoltre, come succitato più volte, tutte le caratteristiche di questo gioco sono state adattate esplicitamente a un pubblico di neofiti.

Comparto grafico e tecnico

La direzione artistica di Destiny: Connect Tick-Tock Travelers non segue il trend del mercato - fatto da videogiochi che includono un comparto grafico voltato sul fotorealismo più sfrenato -, ma vuole farsi strada sul mercato distinguendosi per la sua semplicità.

Tuttavia, dobbiamo segnalare che il risultato finale non premia gli sforzi degli sviluppatori, per molteplici motivi. Innanzitutto, i personaggi di gioco sono stati realizzati senza alcuna identità (tranne Isaac, poiché premiamo il suo design ndR), oltre a una scarsa caratterizzazione e pochi tocchi artistici; invece le ambientazioni godono di un level-design con pochi contenuti (non a caso, la città di Clocknee è spoglia di tutti quei classici elementi che possiamo ritrovare in città ndR). Inoltre, non premiano nemmeno le animazioni perché i movimenti dei personaggi sono del tutto legnosi, e lo stesso discorso vale per gli attacchi (troppo macchinosi e del tutto "semplici").

Leggi altri articoli