Destiny 2 La Regina dei Sussurri è l'espansione migliore | Recensione

La Regina dei Sussurri è la migliore espansione di Destiny 2: completa, ricca di mistero e con una campagna coinvolgente.

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a cura di Martina Fargnoli

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Una scintilla di vita protetta da un involucro di metallo e vetro fluttua e rovista tra le carcasse di vecchie automobili arrugginite. Cerca un custode che possa condividerne l'essenza. È questo il primo ricordo che abbiamo della Luce, il primo istante che dà il via a un nuovo inizio e ci lega per sempre a qualcosa più grande di noi. Un mistero che dopo 8 anni facciamo fatica ancora a comprendere pienamente.

C'è chi sostiene che per ogni Guardiano c'è uno Spettro i cui punti di forza compensano le debolezze e viceversa. L'uno senza l'altro non potrebbero essere considerati entità complete. Un legame così forte e al tempo stesso così fragile da spezzare . Se lo Spettro viene annientato, torniamo a essere polvere. Il filo diretto con il Viaggiatore si interrompe, mentre lui dimora nel cielo, imperscrutabile e indicibile come sempre.

L'arrivo della Regina dei Sussurri rappresentava per i giocatori di Destiny un momento molto atteso e potenzialmente sconvolgente. Vedere che persino l'Alveare, per lungo tempo considerato uno dei nostri più subdoli e brutali nemici, può sfruttare la Luce apre a molti interrogativi. Chi è meritevole della benedizione della Luce? Il Viaggiatore è davvero una forza del bene? Siamo davvero solo cose morte, create da un potere morto, che tutto ciò che fanno è uccidere?

Per comprendere l'evoluzione di Destiny dagli inizi all'arrivo della Regina dei Sussurri è bene non cadere nell'errore di considerare Luce e Oscurità come due nette contrapposizioni, come due fazioni chiaramente distinguibili affiliate ai concetti di bene e male. Luce e Oscurità sono forze paracausali che esistono da prima che si formassero tempo e spazio. È l'uso che si fa di queste forze a determinarne il risultato.

Sono toccati dalla Luce, ma non la considero più un dono. Sono il loro coraggio, la loro forza, la loro immutata umanità il dono più grande, quello più autentico. L'arma più devastante.

— Osservazioni di uno Spettro chiamato Kaiser ispirate dalle gesta dei guardiani

Molti Guardiani hanno perso la via, la Luce può essere corrotta o l'Oscurità padroneggiata come per la Stasi, ma non senza interrogarsi sulle conseguenze a cui può portare. Ciò che è più importante, è che questo lungo percorso iniziato 8 anni fa ha assunto i tratti di una costante evoluzione che ha subito un’accelerata da I Rinnegati in poi. Un mutamento che non ha riguardato soltanto i contenuti ludici assimilabili a meccaniche e attività, ma che ha riguardato anche il modo in cui la narrazione degli eventi si è manifestata, ma soprattutto nel modo in cui razze e fazioni un tempo monodimensionali, siano ora espressione di tratti e sfumature più complesse.

È come se fosse in atto un processo di umanizzazione che rende alcuni “storici nemici” più vicini a noi di quanto pensiamo e ciò rende la campagna della Regina dei Sussurri ancora più significativa, capace di lasciare un segno più profondo rispetto a quanto fatto con Oltre la Luce ed Eramis. La fine della campagna ci lascia anche con molti più interrogativi rispetto a quando abbiamo iniziato il gioco. Questo è l’eterno conflitto con cui si scontra Destiny: affamare il giocatore con nuova conoscenza senza però offrire risposte certe. Molto è lasciato alle settimane e i mesi che verranno tra nuove informazioni e attività che riprenderanno da dove la campagna si è conclusa.

Creare suspence e interesse verso ciò che arriverà è un modo per far tornare i giocatori, ma lasciare tanti fili in sospeso è qualcosa con cui la stessa Bungie deve fare i conti quando arriverà il momento di tirarli tutti e nella Regina dei Sussurri c’è un evidente aggiustamento in corsa di lore che va ad agire retroattivamente sulla storia fino ad oggi conosciuta. Eviteremo qui spoiler e non parleremo della grande rivelazione introdotta nell’espansione, ma se seguite il gioco dagli inizi, e per qualche motivo avete abbandonato il titolo, sappiate che si tratta di una scoperta di importanza epocale per il franchise.

Ci sono già stati in passato tentativi di inglobare parti considerevoli di lore all’interno delle sezioni giocate, non relegandoli quindi soltanto a libri ed approfondimenti delle leggende nate intorno al gioco, ma questa volta viene in fatto in modo più organico e più funzionale. Le cutscene ritornano su argomenti noti – o che dovrebbero esserlo – facilitando l’assimilazione di nozioni per chi ha già una buona conoscenza del mondo di Destiny. Dopo aver sviscerato per settimane questi primi contenuti offerti, ci sentiamo di dire che La Regina dei Sussurri raggiunge un nuovo picco: è la migliore espansione di Destiny ad oggi realizzata.

Non la paragoneremo a I Rinnegati, che rimane monumentale nella storia del franchise e che ha avuto l’arduo compito di rimettere in carreggiata un gioco che stava perdendo tutto il suo mordente, né tantomeno la metteremo a confronto con il Re dei Corrotti, per una parte dei giocatori ritenuta l’ultima grande espansione degna di essere giocata. Comprendiamo la nostalgia che alcune persone possono provare, ma rimanere ancorati al passato, quando si tratta di un gioco che per sua natura è obbligato a evolversi, non permette di vedere i passi in avanti fatti.

La Regina dei Sussurri: campagna e Leggenda

Ogni nuova incarnazione di Destiny introduce qualcosa di nuovo, o come negli ultimi tempi, rimuove anche qualcosa dal gioco in attesa che in una forma o nell’altra quel contenuto possa essere reso nuovamente rilevante. Quando scompaiono intere campagne, il ruolo di una nuova espansione si fa sempre più difficile perché non deve solo aggiungere nuovi contenuti che vanno a sommarsi agli altri, ma deve essere in grado di colmare l’assenza di un contenuto nel quale si è già investito molto tempo e, non dimentichiamolo, anche denaro.

La Regina dei Sussurri sfodera le sue armi migliori fin da subito e raggiunge un punto da cui non si può più tornare indietro ma solo andare avanti, soprattutto nel modo di concepire le missioni campagna. Se in passato siete rimasti delusi dalla durata, difficoltà e varietà delle missioni campagna delle espansioni principali, La Regina dei Sussurri mette da parte contenuti scialbi e frettolosi e propone missioni campagna più corpose di cui si percepisce subito una lunghezza quasi straniante rispetto al passato. L’ultima espansione fa tesoro del successo delle Segrete e delle attività endgame più apprezzate per infondere gli stessi principi anche alla campagna.

Le missioni presentano modalità e meccaniche chiave intorno a cui ruota l’avanzamento degli obiettivi, a metà tra la risoluzione di piccoli puzzle, osservazione dell’ambiente circostante e dito sempre pronto sul grilletto. Si tratta sempre di elementi ben noti, come la distruzione di cristalli per avanzare, rune da decifrare, piattaforme da attivare e sistemi che non hanno l’innovazione e la complessità tipica di un’Incursione o di un dungeon, ma la cui presenza fa davvero la differenza tra una campagna che si completa quasi passivamente e una campagna coinvolgente che si ha il piacere di rigiocare.

Ad accentuare questo stacco con il passato di Destiny 2, vi è anche l’introduzione del livello di difficoltà Leggenda per le missioni campagna. Mancava da ormai troppo tempo un livello di sfida stimolante anche per le missioni storia, se consideriamo che uno degli aspetti vincenti di Destiny è proprio l’essere riuscito a proporre contenuti impegnativi in cui mettere alla prova i diversi sistemi che contribuiscono alla creazione di una build - armi, modifiche e super.

Ogni missione a difficoltà Leggendaria è limitata a un livello massimo di potere, il che rende lo scontro più difficile ma equilibrato nel caso abbiate abbondantemente superato il livello consigliato. L’esperienza cambia anche in base alle dimensioni del proprio fireteam, infatti il livello di difficoltà scala in base al numero di giocatori. In aggiunta a questi elementi, che influenzano la difficoltà generale di un incontro, la presenza di zone a rientro limitato con una sola rianimazione per membro della squadra e un countdown, mettono la giusta pressione per affrontare i nemici prestando la massima attenzione.

C’è un’altra area in cui la campagna di Destiny fa un ulteriore passo in avanti: le ricompense. Quello tra il gioco di Bungie e il sistema di ricompense è un rapporto di amore e odio che dura praticamente fin dagli inizi, tra ricompense fin troppo casuali e drop rate bassi. A livello Leggenda i giocatori iniziano subito a guadagnare equipaggiamento di potere superiore con una velocità maggiore, raggiungendo il soft cap senza eccessivi sforzi se non l’impegno richiesto per completare la campagna a livello Leggenda.

Nuove sfide richiedono nuove armi e abilità

Destreggiarsi tra tutte le nuove attività di Destiny non sarebbe entusiasmante senza nuovi modi per combattere gli avversari. Le due più importanti novità introdotte con la Regina dei Sussurri e la Stagione dei Rinati riguardano le nuove abilità da Vuoto 3.0 e la misteriosa forgia trovata su Marte. Le modifiche alle sottoclassi da Vuoto sono solo la prima parte di una revisione più grande che toccherà anche le Super e le abilità ad Arco e Solari per avvicinarsi e adeguarsi a quanto introdotto con la Stasi.

Fin dall’annuncio della Stasi, era palese che sarebbe stata solo questione di tempo prima di vedere introdotta una revisione completa di tutte le sottoclassi. L'introduzione di nature e frammenti, offre indubbiamente un ventaglio di opzioni che prima non era immaginabile. Il concetto di build assume sempre più centralità con l’arrivo della Regina dei Sussurri. I frammenti, in particolare, sono caratteristiche uguali per tutti, ma che si possono combinare in modi diversi così da amplificare le nature, che sono invece elementi unici a seconda della classe scelta.

Un altro cambiamento significativo è l’accesso a tutti i tipi di granate da vuoto, per un ulteriore livello di personalizzazione. Nel complesso il vuoto 3.0 non fa altro che amplificare ciò che una classe è portata a fare, rendendo ancora più sostenibile nel tempo l’uso di abilità. Ad esempio, abbiamo creato una build per la nostra titanide che ora fa una pulizia esemplare del campo di battaglia rifornendo quasi costantemente granate e dando scudi e protezione ai compagni di squadra che le sono accanto, la potete vedere nell’immagine sottostante.

Ovviamente con la sola scelta di nature e frammenti non è possibile costruire un assetto ottimale, ma vanno accompagnate dalle mod offerte dal manufatto e rafforzate da equipaggiamenti che migliorano le statistiche che intendiamo portare avanti di livello. In questa Stagione, non sorprende che il nuovo manufatto si concentri molto anche sul nuovo archetipo di arma disponibile: il Falcione. Si tratta di un’arma corpo a corpo da poter utilizzare in soggettiva che può essere utilizzata per colpire a distanza o per gli scontri ravvicinati. È un’arma molto divertente da utilizzare e grazie anche alla possibilità di generare uno scudo che assorbe i danni frontali, si rivela molto utile anche negli scontri più ostici.

Il Falcione non sarà l’unica arma da poter forgiare in questa espansione, infatti, La Regina dei Sussurri introduce la nuova zona dell’Enclave dove poter accedere alla forgia. L’area è dedicata alla produzione di armi sempre più potenti e migliorate nelle loro statistiche, ma per produrle sarà necessario prima grindare un bel po’. Per prima cosa, sarà necessario ottenere il modello di una delle armi disponibili presso la forgia e poi personalizzarla conferendole delle peculiarità.

Le armi da cui è possibile estrarre peculiarità, sono caratterizzate da un riquadro di colore rosso. Queste speciali armi sono dotate della risonanza della Vista profonda, che in termini prettamente ludici si traduce in un obiettivo da completare prima di poter estrarre una delle caratteristiche. Nell’immagine allegata potete vedere il fucile a fusione FF5 Snorri da armonizzare.

Uccidendo i nemici o completando le attività con l'arma equipaggiata, la barra dei progressi della Vista Profonda aumenterà fino a raggiungere il 100%. Solo in quel caso sarà possibile estrarre una delle due risorse disponibili. Completare una versione ne sblocca lo schema corrispondente e ciò rende già molto evidente come il processo potrebbe richiedere più tempo del previsto poiché il drop di queste versioni è casuale.

Nonostante l’alta componente di ripetitività che un sistema come questo si porta inevitabilmente dietro, l’avanzamento della risonanza avviene abbastanza velocemente da non averci fatto sentire il peso del grinding. Complice il gunplay eccellente di Destiny e la mole di attività nuove da provare, queste prime due settimane sono state piacevoli da affrontare insieme alle nuove armi introdotte. Portare un’arma sempre con noi e vederla mano a mano salire di livello crea un rapporto molto più stretto con lo strumento.

Il problema più grande che ha minato la nostra esperienza è da attribuire al drop di alcune delle nuove armi del Tronomondo. Ciò ci ha impedito di completare un’impresa legata al falcione esotico dopo innumerevoli tentativi dell’attività Sorgente. È un problema già noto al team che si sta prodigando per risolvere tutti i problemi che sono emersi al lancio dell’espansione.

Tuttavia, il nuovo sistema di crafting non è esente da critiche, soprattutto se l’obiettivo era diminuire il fattore RNG delle armi God Roll. Lo scopo principale della creazione di armi è permetterci di costruire l’arma che desideriamo senza doverla trovare casualmente, ma per poterlo fare dobbiamo ancora una volta fare affidamento sulla casualità, poi sull’estrazione della componente desiderata e sulla raccolta di materiali, rendendo il progresso potenzialmente più lungo di prima e difficile, soprattutto per chi ha poche ore da dedicare al titolo.

Tronomondo e crescenti minacce nella Regina dei Sussurri

Per quanto riguarda i contenuti accessibili finora, si tratta di un nutrito numero di attività tra modalità di gioco introdotte con l’espansione e modalità di gioco introdotte con la Stagione dei Rinati - ottenibili con l'acquisto del pass stagionale o la versione Deluxe de La Regina dei Sussurri. La formula e l’accesso ai contenuti è praticamente ormai divenuto quasi uno standard per Destiny, tuttavia ci ha convinti il tentativo di legare maggiormente tra loro le attività secondarie e il filone narrativo. Anche dopo la fine della campagna, I giocatori possono collaborare con gli Occulti di Ikora per svelare altri misteri o dare supporto alla Regina Mara Sov.

Il grande lavoro narrativo, però, potrebbe non riuscire a convincervi a pieno se siete nuovi giocatori di Destiny che non hanno la minima idea di chi siano Savathûn, Oryx, o cosa siano i libri del dolore. Molti aspetti di questa espansione si legano ad eventi del primo Destiny e in gioco non c’è nessuna forma di riepilogo chiara che permetta ai nuovi giocatori di raggiungere un grado di comprensione sufficiente degli eventi, se non, appunto, rivolgersi ai compagni di gioco, alle community e alle fonti esterne al gioco che in tutti questi anni hanno raccolto e analizzato la lore.

Per alcuni giocatori, infatti, potrebbe passare in secondo piano anche l’introduzione della bacheca delle investigazioni, tutto sommato si tratta di quest anche un po’ triviali come il forgiare determinate armi o raccogliere informazioni sconfiggendo Infami nel Tronomondo, tuttavia riteniamo importante l’aver dato maggiore peso agli Occulti in questa espansione, non soltanto per le imprese che portano alle nuove esotiche. La scelta di focalizzarsi su Ikora rende finalmente giustizia a un personaggio a cui Bungie non era riuscita a trovare un ruolo attivo in Torre. Ora le si dà la giusta dimensione in una battaglia che non si combatte solo con le armi, ma anche sul piano dell’intelletto e delle ideologie.

A parte la storia e le sue attività di contorno, c'è molto da fare in questa espansione anche solo in termini di pura esplorazione. La direzione artistica del nuovo Tronomondo lascia senza fiato: zone paludose popolate di Infami e l’imponente fortezza di Savathûn - così familiare ma così esotica allo stesso tempo perché pervasa di luce - nascondono misteri e si lasciano piacevolmente esplorare. La Regina dei Sussurri riesce a catturare quell’aura di ignoto e incognito che possedeva il primo Destiny e lo fa costruendo ogni elemento in funzione di un’investigazione che mira a scardinare le illusioni come vi abbiamo raccontato in questo approfondimento.

Il Tronomondo è ricco anche di attività giornaliere, come Sorgente, modalità a sei giocatori con una rotazione giornaliera del tipo di attività e delle armi da acquisire. La modalità non presenta grandi particolarità, è piuttosto lineare nella sua esecuzione e mette insieme un po’ di meccaniche già viste, come la distruzione di cristalli, o l’accompagnamento della scheggia piramidale che si trova anche negli eventi pubblici della nuova location. La tipologia di missione è simile all’Allineamento Astrale: ci sono una serie di obiettivi da completare per avanzare, a seconda che si tratti di Sorgente: Attacco o Sorgente: Difesa, e uno scontro con il boss suddiviso in più fasi.

C’è da dire che nell'espansione La Regina dei Sussurri c’è una considerevole presenza di boss immuni e con scudo non attaccabile dopo aver perso un certo quantitativo di vita. Non una delle soluzioni migliori per estendere uno scontro o renderlo interessante a nostro avviso, ma sono attività obbligatorie per ottenere tutte le nuove armi e sfruttare i nuovi perk.

Nuove armi saranno disponibili anche nelle attività della Stagione dei Rinati. Da dopo Oltre la Luce in poi i contenuti stagionali hanno iniziato ad avere sempre più connessioni e legami con i precedenti, quindi è bene notare che c’è una forte interconnessione tra i contenuti de La Regina dei Sussurri e della Stagione dei Rinati.

Gli sforzi dei Guardiani si concentrano in una guerra psicologica con l’alveare, aiutati dagli psionici dell’imperatrice Caiatl. Il risultato di questa alleanza un tempo impensabile è la partecipazione ai Campi di Battaglia PsiOp e all’ingresso nello psicomondo, un piano psichico ma materiale dove affrontare la covata lucente e le illusioni di Savathûn con l’artefatto della lancia sinaptica.

Trattandosi di una versione modificata dei campi di battaglia, il ritmo del combattimento è serrato come l’originale, con tante ondate di nemici e azione frenetica per dare totale sfogo a tutto il nuovo potere acquisito. Questa modalità di gioco avanzerà di settimana in settimana raccontando una nuova porzione di storia ed è, lo ricordiamo, accessibile a chi possiede il Pass Stagionale. Si inizia già a delineare un rapporto complicato tra il Corvo e Lord Saladin, ma si mettono anche in dubbio i metodi che l’Avanguardia sta portando avanti per studiare i piani dell’alveare lucente.

Incursione Promessa del Discepolo

La corsa all'aumento di potere e la preparazione dell'equipaggiamento trovano nell'Incursione l'obiettivo ultimo di questa fase iniziale di perfezionamento del proprio Guardiano. Promessa del Discepolo spalanca le porte della Piramide localizzata nel Tronomondo di Savathûn, e anche se non è la prima volta che entriamo in una Piramide, questa volta l'arena è molto più grande e articolata. Le stanze che anticipano gli scontri sono molto dettagliate e mostrano teche con all'interno quelli che sembrano a tutti gli effetti dei vermi. Uno scenario molto suggestivo ma anche un po' opprimente per il peso dell'oscurità.

Un'altra stanza, ancora più particolare, raccoglie innumerevoli simboli e cattura subito l'attenzione. Promessa del Discepolo è un'incursione molto focalizzata sulle meccaniche puzzle, rappresentate dall'uso di simboli per trovare la chiave di lettura e sblocco delle fasi successive. La particolarità di queste icone è che molte rappresentano elementi storici di Destiny, mentre altre icone sono introdotte per la prima volta. Tutte, però, sembrano quasi voler raccontare una storia, indicarci qualcosa di più profondo rispetto ai soli tratti che le compongono.

L'idea dei simboli per le meccaniche di un'incursione non è certamente nuova. anche l'incursione Ultimo Desiderio faceva un uso considerevole di simboli, ma in questa nuova espansione il simbolismo è una parte più significativa dell'esperienza e il rapporto tra Luce e Oscurità è esso stesso veicolato da forme e simboli ricorrenti. In termini di meccaniche, ogni incontro ha la sua particolarità e come di consueto il team dovrà dividersi in piccoli gruppi addetti a ruoli diversi per testare tutta la propria capacità di comunicare e giocare di squadra.

I giocatori dovranno organizzarsi e adattarsi velocemente come è subito chiaro dal primo incontro all’interno della Piramide. Pur non essendoci un boss da contrastare, la difficoltà sta nel memorizzare tutti i nuovi simboli e chiamarli correttamente per il proprio team. Di base questa meccanica si estende anche ai successivi incontri e c'è chi farà pulizia dei mob, chi leggerà i simboli e chiamerà le giuste posizioni, chi prenderà dei buff che utilizzerà per attivare specifici meccanismi. Un raid indubbiamente impegnativo che richiede molta coordinazione e molta reattività perché anche il proteggere un obelisco diventa un compito molto delicato: se viene attaccato, si riempie di un colore ambrato e la squadra ha meno tempo per leggere e trovare i simboli giusti.

Nel complesso, Promessa del Discepolo ci ha impressionati meno in quanto ad effetto sorpresa perché la meccanica chiave era parzialmente già vista, così come la fase di danno al pre-boss che richiedeva di spostarsi di piattaforma in piattaforma o l’uso delle reliquie per rimuovere scudi. Il boss Rhulk, invece, ci ha convinti di più rispetto a quanto aveva fatto Taniks nella Cripta di Pietrafonda, la cui presenza ci aveva lasciato un po’ interdetti. Tutta la fase preparatoria prima del danno aggiunge, oltre ai simboli, anche la presenza di due forze che i Guardiani dovranno dividersi per ottenere il buff giusto che permetterà all’incontro di continuare. Un fase molto dinamica che prevede la continua acquisizione di forze e buff e il relativo spostamento verso l’obiettivo giusto.

Durante la fase di danno il nemico sarà molto rapido a spostarsi e attaccherà i giocatori con una serie di attacchi fissi, quindi bisognerà prima di tutto fare attenzione ai momenti in cui sceglie un bersaglio e lo carica. L’altro attacco è un raggio laser che emana in diverse direzioni che permette, come nella fase precedente, di convertire le forze. Anche in questo scontro domina la meccanica dei simboli, che Rhulk mostrerà dopo che avremo colpito il suo Falcione. Con i nemici all’interno dell’area, la necessità di rimanere in vita spostandosi magari dalla propria posizione, e dovendo colpire i punti deboli di Rhulk, lo scontro è molto impegnativo. Fortunatamente la lettura degli attacchi è immediata, tranne quando Rhulk si teletrasporta in un modo che riteniamo innaturale e potrebbe ingannare i giocatori.

Le prime 24 ore dell’Incursione si sono svolte in Contest Mode per la gara al primato mondiale, quindi la difficoltà degli scontri non era indicativa della difficoltà reale. Il completamento di Promessa del Discepolo ha però sbloccato per tutti una nuova missione campagna che permette anche a chi non ha provato l’Incursione di cimentarsi con alcune delle meccaniche iniziali, ma soprattutto dà accesso alla piramide e alla prima area dello scontro per poterne scoprire i segreti e familiarizzare con l’ambiente. Ikora ha finalmente in vendita anche i restanti frammenti del vuoto 3.0 per rendere ancora più vario il vostro stile di gioco.

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