La nuova espansione di Destiny, La Regina dei Sussurri, si concentra su Savathûn, la Megera Regina che ha orchestrato i principali eventi che hanno sconvolto i Guardiani da I Rinnegati a oggi, arrivando fino a infiltrarsi nell'Avanguardia con la possessione del corpo di Osiride e finendo poi al centro del rituale conclusivo della Stagione dei Perduti con l'esorcismo che l'ha separata dal suo verme. Ai Guardiani il compito di scoprire come Savathûn abbia fatto a impossessarsi della Luce.
La Regina dei Sussurri esplora i temi della menzogna e dell’inganno e lo fa sia attraverso il gameplay, sia attraverso una costruzione perfetta dei suoi ambienti di gioco e della tensione che si respira nell’esplorazione della nuova location del Tronomondo di Savathûn. Per sua natura, un Tronomondo è assimilabile a un mondo spirituale creato dalla mente del dio che vi risiede e pertanto risulta dotato di caratteristiche uniche.
Una delle particolarità del Tronomondo di Savathûn è l’essere infuso di Luce, ciò crea un forte contrasto tra i toni cupi e dalle tinte horror a cui siamo abituati quando affrontiamo l’Alveare – basti pensare all’atmosfera tetra della Fortezza Scarlatta in Ombre dal Profondo - e le sensazioni di speranza a cui si associa spesso la Luce del Viaggiatore.
L’obiettivo di Bungie, più volte confermato dal team nel corso di una tavola rotonda a cui abbiamo preso parte, è sempre stato quello di bilanciare gli aspetti più spaventosi del gioco con l’impostazione della sua struttura ludica che sprona i giocatori ad abitare i suoi mondi per lunghi periodi di tempo.
Destiny: evoluzione continua
La Regina dei Sussurri rappresenta un’evoluzione ulteriore di molti dei temi già toccati dal gioco, ma soprattutto rappresenta un’evoluzione significativa per una delle razze storiche e più temute dai giocatori: l’Alveare. Dima Goryainov, Staff Concept Artist in Bungie, racconta, durante la tavola rotonda, come una delle sfide iniziali sia stata proprio capire la direzione da dare all’aspetto del nuovo Alveare Lucente e come mutarne la palette.
Ci sono molti elementi in un gioco come Destiny ormai divenuti familiari ai giocatori e ben definiti da lore quindi evolvere questi temi è un processo molto delicato. Gli aspetti sinistri ed agghiaccianti del Tronomondo sono bilanciati dalla bellezza, l’eleganza e il senso di speranza ci spiega Dima. Come già anticipato, lo scopo di molte destinazioni di Destiny è invogliare il giocatore a tornare per carpirne i segreti e nella Regina dei Sussurri c’è molto più di ciò che l’occhio rivela a un primo sguardo.
Il team artistico di Destiny si è davvero superato questa volta e tutte le influenze artistiche, pittoriche e cinematografiche - tra cui anche il film Faust del 1926 - si ritrovano camminando in questi paesaggi onirici, sospesi tra due realtà. Spesso è come camminare in un dipinto surrealista o un’opera di Andrej Tarkovskij. Sentirsi così piccoli nei giardini maestosi che circondano il castello di Savathûn, o sentirsi pervasi da un senso di tristezza mentre la storia si sviluppa. Una delle molteplici idee esplorate è proprio quella di un viaggio in un mondo misterioso, ma al contempo pericoloso.
La Regina dei Sussurri: mistero come fondamento
Trovarsi in così stretta comunione con Savathûn significa non essere mai certi di cosa si ha davanti: cos’è reale e cos’è un’illusione? La sensazione costante che si ha attraversando le differenti aree che compongono la nuova zona di pattuglia, o le missioni campagna, è di avere solo una parziale comprensione di ciò che ci circonda. Il tono e l'atmosfera può essere vibrante e al tempo stesso misterioso e quasi innaturale, un effetto che musicalmente si è ottenuto anche grazie a uno strumento che i fan dei film horror conoscono bene: il waterphone.
Questa presenza invisibile ma percepibile è anche ben rappresentata dalla fortezza che si staglia dominante sul resto delle aree e gli occhi vigili di Savathûn scrutano ogni mossa del giocatore. La Luce non si è ancora diffusa ovunque, c’è una trasformazione ancora in corso quindi è facile imbattersi in zone più opprimenti ed altre a più ampio respiro. “Il Castello di Savathûn è misterioso ed elegante, incantevole visto da lontano e spiazzante appena ti avvicini” lo descrive così Dima. “Non importa dove sei, lei ne è a conoscenza e ti mostra ciò che vuole farti vedere”.
Andare oltre le apparenze, squarciare il velo delle nostre convinzioni è un altro dei temi portanti di questa nuova espansione dove Luce e Oscurità sono ancora una volta messe in discussione. L’Oscurità, come la Luce, si manifesta in forme molte diverse. Lo abbiamo visto in Oltre la Luce con l’acquisizione e il controllo della Stasi e lo vediamo anche nella Regina dei Sussurri con il nostro Guardiano che apprende la Vista Profonda, un’abilità che permette di vedere al di là delle illusioni. Apparenze e manipolazioni che, spiega il compositore e Audio Director Skye Lewin, possono trovarsi anche negli effetti sonori. “Il vento che si può sentire nel gioco, è realmente registrato dal vento o quello che senti è un vento artificiale realizzato con un sintetizzatore?”, instilla il dubbio il compositore.
Il nostro Guardiano nel corso delle missioni si trasforma in una sorta di detective “cosmico”, aspetto, quello delle investigazioni, a cui il team intervistato fa a più riprese riferimento. Le principali fonti di ispirazione si devono alle apprezzate serie tv Twin Peaks e True Detective. Un’indagine che sfocia nel paranormale è un tema che chiaramente si presta molto bene a un’opera sci-fi così grande e sempre ricca di nuovi spunti – anche filosofici e intimi - come Destiny.
Se i Rinnegati fondeva con successo una storia di vendetta in salsa western con la fantascienza, la Regina dei Sussurri approfondisce il rapporto tra Luce e Oscurità calando il giocatore direttamente nelle profondità del mistero che da 8 anni tiene tutti gli appassionati di lore col fiato sospeso. Il suo più grande potere sta nella serie infinita di rivelazioni che solo il tempo ci restituirà e nello svelare i piani di forze che operano su piani diversi e si influenzano.
Collegamenti al passato e segreti da svelare sono il filo conduttore di tutto l’ecosistema di Destiny. Un GaaS che ha dato ai suoi nuovi contenuti un senso di evoluzione e di continuità incredibile. Tutto accade per un motivo e le conseguenze sono visibili solo a distanza di anni. Un approccio che è in ogni fibra del gioco e si ritrova anche nella colonna sonora, come evidenzia il compositore Skye Lewin, che definisce questa disseminazione di indizi e rimandi al passato come "briciole di pane" che si trovano sottilmente anche nelle tracce musicali. Tutto si evolve e diventa più ricco anche nelle sonorità e la Regina dei Sussurri è un invito alla scoperta dell’eredità di Destiny e del suo futuro.