Destiny 2: I Rinnegati a due mesi dal lancio, aspettative disattese e prospettive

Destiny 2: I Rinnegati non ha soddisfatto le aspettative economiche di Activision, ma non c'è da preoccuparsi: il gioco è lontano dall'essere un fallimento.

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a cura di Martina Fargnoli

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La performance di vendita di Destiny 2: I Rinnegati è risultata sotto le aspettative secondo le relazioni trimestrali presentate agli azionisti da Activision. Nonostante tutto, le entrate dell’ultimo trimestre arrivano principalmente da Call of Duty Black Ops 4 e Destiny 2: I Rinnegati. Il mancato coinvolgimento della base di utenti in fondo non è colpa de I Rinnegati, ma del tortuoso percorso in salita che Destiny 2 ha dovuto compiere per tornare a essere un gioco coinvolgente come il suo predecessore.

Molti giocatori hanno scelto di non accompagnare gli altri Guardiani nel difficile cammino per contrastare l’Oscurità, delusi da La maledizione di Osiride e da una generale fiacca offerta di contenuti, memori dell’inflessione segnata anni addietro anche dalla strategia contenutistica del capostipite dello sparatutto Bungie-Activision. Quegli stessi utenti che hanno perso la Luce sono in una modalità di veglia, in attesa di capire se Destiny 2 saprà risvegliare in loro la passione e valere i 40 euro dell’espansione.

I dati pubblicati parlano però anche di 46 milioni di utenti attivi mensili per i titoli Activision e di una media di 52 minuti giocati al giorno tra le proprietà Activision, Blizzard e King. Parte dei risultati Activision sono trainati proprio da I Rinnegati e dalle iniziative promozionali che hanno permesso di scaricare gratuitamente il gioco base anche se il balzo significativo, come era lecito aspettarsi, si è fatto registrare grazie a Black Ops 4. Abbiamo già discusso del successo dello sparatutto militare di Treyarch che si rivolge comunque a un pubblico in parte diverso da quello di Destiny 2.

Destiny 2 è un gioco che richiede una certa costanza, è un impegno giornaliero o settimanale a seconda della propria disponibilità, non ha la stessa velocità di fruizione di un Call of Duty. I Rinnegati non ha fatto altro che rafforzare questo schema proponendo attività a rotazione che hanno guidato il gioco con contenuti nuovi di settimana in settimana almeno durante il suo primo mese. L’Incursione è una delle più complete mai viste nella storia di Destiny e le squadre meno attrezzate lottano ancora per riuscire a sconfiggere Riven. Avere un gruppo è fondamentale quando si vestono i panni dei Guardiani e l’iniziativa “Porta un amico” non fa altro che cercare di attirare giocatori convincendoli proprio a giocare con gli altri e sfruttare in modo totale l’offerta di contenuti.

I mesi che passano senza novità da un grande contenuto a un altro sono quelli più a rischio perdita di utenti e del futuro di Destiny 2 da qui a dicembre ne sappiamo ancora molto poco anche se la rotta tracciata sembra promettere un apporto di contenuti sufficiente ad evitare i periodi di stanca. Da circa una settimana si è conclusa la Festa delle Anime Perdute, l’evento commemorativo dei Guardiani caduti che cade in concomitanza di Halloween. Quest’anno la Torre ha pianto l’amico Cayde-6 e La Foresta Infestata ha mostrato di avere le carte in regola per non fermarsi alle simulazioni del DLC La maledizione di Osiride, come ci eravamo auspicati già in passato.

Azzardo si sta imponendo sempre più come la vera rivelazione de I Rinnegati, superando la nuova modalità PvP Breccia: l’ibrido tra PvE e PvP di Azzardo ha riscosso molto successo e lo dimostrano anche le settimane di prova gratuite e l’impegno che hanno profuso i giocatori nel completare la quest esotica per il cannone portatile Cattiva Condotta. Le quest esotiche hanno ripreso quindi a sorprendere i giocatori, rispetto alle imprese di Destiny 2. L’ultima in ordine temporale ci porta sui passi del Criptarca dell’Atollo, Maestro Ives, e fino al 27 novembre (data che segna la fine della stagione 4) permette di ottenere la mitragliatrice pesante Signore del Tuono, una vecchia conoscenza di Destiny.

Il Pass annuale de I Rinnegati, invece, offrirà le esperienze Armeria Nera (4 dicembre), Azzardo cosmico e Penumbra con nuove attività di fine gioco, modalità, e sfide. I contenuti saranno pubblicati nel corso dell'anno insieme alle stagioni gratuite: la Stagione della Forgia prenderà il via il 27 novembre e a dicembre è previsto anche il ritorno dell’evento l’Aurora. Bungie ha intenzione di pubblicare un ViDoc per illustrare le novità che accompagneranno tutti i giocatori. Alla luce di tutto, I Rinnegati non è un fallimento, ma le stime inizialmente fatte in termini economici non sono state raggiunte. Destiny 2 non è il cadavere su cui ballano Warframe o Fortnite, ma sicuramente c’è uno strappo da ricucire e una certa continuità in termini di attività da dimostrare e un coinvolgimento da generare dopo l’impatto negativo segnato dai mesi post lancio di Destiny 2 e prima de La Mente Bellica.

Lo "spettro" delle microtransazioni

I modelli di business evolvono in base a come muta il mercato e sostenere lo sviluppo di un gioco nel tempo richiede un supporto economico non indifferente. Se i soldi non arrivano direttamente dalle vendite delle copie, ci sono altri canali attraverso i quali un gioco può mantenersi e vedere reinvestiti i guadagni, oltre che a far contenti tutti gli stakeholder. Lo spauracchio dei giocatori è rappresentato dalle microtransazioni, acquisti fatti con moneta reale per acquistare oggetti all'interno del gioco. Destiny non è immune a questa pratica ospitando all'interno del titolo il negozio virtuale Everversum che permette attraverso l’acquisto di Argento di ottenere emote, shader, astori e altri oggetti cosmetici.

Spendere denaro vero però non è l’unico modo per ottenere le ricompense, infatti si possono ottenere gli stessi risultati semplicemente giocando. L'Everversum è una soluzione non invasiva, opzionale e rivolta a chi intende acquisire oggetti che non danno un vantaggio in gioco, ma la cui stessa esistenza è discutibile visto che tutti hanno la possibilità, volendo, di non dover spendere un centesimo. Impedire ai giocatori di avere le stesse opportunità e rendere l'Everversum un negozio che accetta unicamente Argento ci sembra tuttavia una possibilità davvero remota.

Bungie attualmente sta sperimentando una formula diversa, per far sì che l'Everversum per alcuni giocatori possa rappresentare un valore aggiunto senza stravolgere l’attuale bilanciamento. Inizialmente si è provato a ravvivare l’interesse tramite le taglie, mentre dal 6 fino al 13 novembre ha fatto capolino nel negozio di Tess, il Moto temporale: si tratta di offerte a tempo limitato dove acquistare direttamente oggetti dei vecchi engrammi luminosi. Questa prima versione si è concentrata sugli emote dell'anno 1. Gli emote leggendari e rari inclusi nel Moto temporale saranno gli stessi identici oggetti disponibili negli engrammi luminosi delle passate stagioni di Destiny 2. Gli emote esotici si presentano nella versione temporale con nuovi effetti colorati cosicché le versioni originali possano conservare la loro unicità.

Un altro modello che appare del tutto irrealizzabile è quello coreano, legato a Destiny: Guardians e alle Internet Game Room. In questa particolare versione del gioco l’NPC di Yuna sostituisce Tess e vende armature esotiche. I giocatori saranno in grado di scegliere alcune armi e armature esotiche gratuite, ma potranno essere equipaggiate solo quando il giocatore accede da una IGR. È una soluzione che al di fuori del contesto per la quale è stata pensata è difficilmente realizzabile e di per sé ideata per non favorire logiche pay to win che sarebbero davvero deleterie in un titolo come Destiny che fa del grinding e dei successi personali il suo punto di forza.

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