Denuvo, il controverso software anti-pirateria legato al gaming, sta cercando di migliorare la propria immagine agli occhi dei giocatori PC attraverso una campagna di pubbliche relazioni. Andreas Ullmann, product manager dell'azienda, ha rilasciato diverse interviste per spiegare i benefici della protezione Denuvo.
Ullmann ammette che è "molto difficile per un giocatore vedere il beneficio immediato" dell'utilizzo di Denuvo da parte degli sviluppatori. Tuttavia, sostiene che proteggendo i ricavi dei publisher, Denuvo contribuisce indirettamente a garantire più aggiornamenti e contenuti per i giochi di successo.
Secondo uno studio citato da Ullmann, la pirateria può sottrarre circa il 20% dei ricavi di un gioco. Con budget milionari per i titoli AAA, i publisher cercano una "assicurazione" come Denuvo. "Più un gioco ha successo, più a lungo riceverà aggiornamenti e contenuti aggiuntivi, e più probabile sarà un sequel", spiega Ullmann.
Riguardo alle critiche sulle prestazioni, Ullmann ammette che ci sono stati "casi" di impatto negativo, citando Tekken 7 come esempio noto. Tuttavia, sostiene che su 60-70 giochi protetti ogni anno, solo una minoranza ha avuto problemi effettivi di performance.
Nonostante gli sforzi di Denuvo, alcuni publisher importanti stanno abbandonando il software come mossa di pubbliche relazioni. Recentemente Electronic Arts ha annunciato che Dragon Age: The Veilguard (acquistabile su Amazon) non utilizzerà DRM, affermando di "fidarsi" dei giocatori.
La campagna di Denuvo arriva in un momento in cui cresce la consapevolezza sui limiti della proprietà digitale. Valve ha recentemente ricordato agli utenti Steam che non possiedono realmente i giochi acquistati.
Vedremo se questa operazione di immagine riuscirà a migliorare la percezione di Denuvo tra i giocatori PC, tradizionalmente ostili alle protezioni anti-pirateria invasive.