Hideo Kojima si è infatti prodigato a descrivere i motivi per cui secondo lui Death Stranding Director's Cut non è proprio il titolo più corretto. Stando all'opinione del game designer, quel sottotitolo potrebbe riferirsi magari ad un'edizione con dei contenuti tagliati in origine. In realtà non è così: la nuova versione del gioco infatti non include infatti parti eliminate dall'edizione originale, bensì delle aggiunte, come specificato su Twitter. "Nel gioco non c'è niente che sia stato tagliato, ma sono stati aggiunti elementi contenuti prodotti dopo l'uscita", le parole di Kojima affidate al social network dove è sempre molto attivo e commenta con molta enfasi ogni momento particolare della sua vita da sviluppatore.
Effettivamente all'interno della Death Stranding Director's Cut non sono presenti dei contenuti tagliati. Tutto il materiale promozionale diffuso da parte di Sony e Kojima Productions parla solamente di "contenuti inediti", tra cui le nuove missioni e altri elementi di gameplay. Resta però il nodo nomenclatura: la scelta a questo punto è stata di Sony? E perché Hideo Kojima non si è impuntato leggermente di più per poter scegliere un titolo ancora migliore, magari che rispecchiasse la sua idea?
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— HIDEO_KOJIMA (@HIDEO_KOJIMA_EN) July 12, 2021
In the game, it is not what was cut, but what was additionally produced that was included. Delector's Plus? So, in my opinion, I don't like to call "director's cut".
Death Stranding Director's Cut sarà un'esclusiva PlayStation 5. Il gioco debutterà il 24 settembre 2021. I giocatori potranno scegliere se acquistare nuovamente il gioco oppure riutilizzare la copia PlayStation 4, con un upgrade di 10 Euro che aggiornerà con i nuovi contenuti la copia precedente.
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