Action Movie

Torna il picchiaduro a turni che ha appassionato migliaia di giocatori in tutto il mondo. Tante novità per la quarta versione di Dead or Alive.

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a cura di Tom's Hardware

Action Movie

La mole di mosse a disposizione dei personaggi non è aumentata in maniera considerevole, ma piuttosto è stata tesa a equilibrare maggiormente il potenziale dei personaggi. Oltre alla già citata revisione del sistema di contromosse, altra introduzione di non poco momento è l’eliminazione dell’intoccabilità del personaggio a terra. Se nel terzo capitolo della saga il personaggio atterrato poteva essere colpito solo da attacchi specifici (due per ogni personaggio, uno volante e un altro più rapido ma effettuabile solo da vicinissimo), adesso l’attacco rapido è stato eliminato e ogni mossa bassa, potenzialmente, può arrecare danno all’avversario prono.

Questa introduzione, invero, pur essendo gradita, è stata implementata non con la dovuta perizia. Attaccare un avversario a terra con una spazzata, infatti, talvolta provoca attraversamenti che lasciano illeso il fortunato lottatore, esponendo l’incolpevole giocatore ad immeritati attacchi dal basso da parte dell’avversario graziato. Il problema in fin dei conti non è poi gravissimo: basta saperlo. Ma le prime partite potrebbero riservare qualche imprecazione di troppo.

Quanto al perfezionamento delle mosse dei personaggi, queste più che in quantità –come detto- sono aumentate in qualità. Sono stati differenziate e accentuate le reazioni alle mosse del personaggio ed è stato posto un rilievo maggiore, seppur non così invasivo, del gioco di posizione e della mobilità del personaggio. Alcuni combattenti, infatti, possono entrare in posizioni d’attacco alternative, solitamente statiche, per compiere mosse varianti rispetto a quelle normali.

Nulla di nuovo nei controlli. Tre tasti: pugno, calcio e parata. Curioso comunque vedere come un sistema preso in prestito da un gioco come Virtua Fighter possa dare risultati così diametralmente opposti. Curioso anche constatare come il fino a questo momento perfetto pad della 360 dimostri forse di essere ancora indietro, quanto a precisione di croce direzionale, al Dualshock.

Piccole delusioni a parte, l’insieme di questi elementi hanno come risultato in gameplay un repertorio di mosse variegato e ben equilibrato per tutti i personaggi. Il risultato in movimento è invece puro stile action movie. Ben lungi dal voler proporre uno spettacolo visivo realistico, DOA come sempre punta sulla spettacolarità delle mosse, delle reazioni dei personaggi e sugli impatti disastrosi contro gli elementi di scenario. La moltitudine di arti marziali presenti nel gioco sono infatti rappresentate con animazioni convincenti, qualche volta un po’ troppo esagerate, caricaturizzate nella loro spettacolarità, ma sempre fluide (il frame rate è ancorato ai 60 fps senza esitazioni).

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