Il community manager di Bend Studio, Kevin McAllister, ha recentemente chiesto scusa alla community di Days Gone (acquistabile su Amazon) a causa delle continue aspettative errate suscitate da informazioni inesatte circolate online. Lo ha fatto attraverso una dichiarazione sul social media conosciuto come X, sottolineando la frustrazione dei fan causata da tali notizie infondate.
I apologize to our Days Gone community for continuously getting fed false hope and poor information by people looking for likes. It’s not fair to you all.
— Kevin McAllister (@vikingdad278) June 27, 2024
We are currently working on a new IP, and when we have actual news to share it will come from our studio.
Nel suo messaggio, McAllister ha chiarito: "Mi scuso con la nostra community di Days Gone per essere stati continuamente illusi da false speranze e cattive informazioni da parte di persone in cerca di like. Non è giusto per voi tutti. Stiamo attualmente lavorando su una nuova IP e quando avremo notizie concrete da condividere, arriveranno direttamente da noi." L'intento è di assicurare che qualsiasi aggiornamento futuro provenga direttamente dallo studio, per evitare ulteriori malintesi.
Le voci su un possibile secondo capitolo del videogioco Days Gone erano state ulteriormente alimentate da commenti di John Garvin, ex direttore creativo del gioco. In un post di fine giugno su X, Garvin aveva toccato l'argomento di un possibile sviluppo di una trilogia ispirata al finale aperto del primo gioco, facendo sperare i fan in un proseguimento e che, a detta di McAllister, non è previsto.
Garvin aveva anche risposto a un fan incuriosito riguardo un futuro Days Gone 2, con un ambiguo "mai dire mai", aggiungendo che in teoria "Sony potrebbe cambiare idea" riguardo la realizzazione di un sequel. È importante ricordare che Garvin non fa più parte di Bend Studio, pertanto le sue dichiarazioni furono puramente personali.
Nonostante l'affetto che alcuni fan possano avere per il titolo originale, importanti figure di PlayStation, inclusa quella di Hermen Hulst, CEO attuale della compagnia, non hanno mostrato particolare entusiasmo per il gioco, rendendo una futura edizione ancora più improbabile.