Days Gone potrebbe non aver venduto 8 milioni di copie, arrivano le precisazioni

Forse Days Gone non è stato davvero un successo al pari di Ghost of Tsushima: il confronto tra i giochi continua.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Nel corso degli ultimi giorni il game director di Days Gone ha lanciato un tweet decisamente provocatorio, in grado di gettare ombre su Sony e la sua politica di gestione in merito alle IP. Una mossa che ha sollevato tantissime polemiche, ma davvero il tutto è andato come descritto dall'ex sviluppatore di Sony Bend? Non proprio.

Andiamo con ordine: durante questa settimana Sony ha celebrato le 8 milioni di copie vendute da Ghost of Tsushima in appena un anno e mezzo. Un risultato straordinario, che però Jeff Ross (appunto il game director di Days Gone) ha commentato in maniera piuttosto adirata su Twitter. "Anche il nostro gioco ha venduto così tanto ma Sony ci ha fatto sentire come se fossimo stati un fallimento", si legge nel tweet. Ross è però poi intervenuto nel podcast di David Jaffe, papà di God of War e Twisted Metal, dove ha spiegato meglio il suo punto di vista.

Durante il podcast, Ross ha spiegato che in realtà le 8 milioni di copie vendudte sono frutto di una stima di un defunto sito (Gamestat) che tracciava i trofei ottenuti dagli utenti per stimare le copie vendute. Il problema è che il sito stesso non faceva una distinzione netta tra chi aveva acquistato il gioco nuovo o usato, lo aveva noleggiato, lo aveva ottenuto in prestito da un amico oppure aveva utilizzato la versione PlayStation Plus. Il tutto rendeva dunque praticamente impossibile eseguire una stima precisa delle copie vendute dall'IP.

La narrazione si fa ancora più strana quando Ross specifica che in realtà in PlayStation nessuno si era messo contro Sony Bend, al massimo qualche "dirigente di qualche filiale". Lo studio infine decise anche di non presentare mai l'idea per un sequel a Shuhei Yoshida e Hermen Hulst, che hanno il compito ultimo di approvare i progetti. Insomma, una versione più approfondita della storia, molto meno polemica e che forse andava riportata in questa maniera fin dall'inizio, per evitare commenti negativi nei confronti di chi non era coinvolto nella vicenda.

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