DARQ: Complete Edition Recensione, un gioco da incubo
DARQ: Complete Edition è la nuova edizione del titolo indie di Unfold Games, l'horror game di cui vi raccontiamo nella nostra recensione.
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a cura di Francesca Sirtori
In sintesi
Darq Complete Edition è la nuova edizione del titolo indie di Unfold Games, l'horror game di cui vi raccontiamo nella nostra recensione.
Morire, dormire. Dormire, forse sognare. Iniziamo questa recensione proprio citando nientemeno che un passo dell'Amleto di Shakespeare, tratto dal famoso passo Essere o non essere, per parlarvi di un gioco che parecchio ha a che fare con questo pensiero. Avete presente quella sensazione precisa del mondo onirico, nel momento in cui state facendo un sogno, che vi induce a non capire più se state davvero sognando o dormendo? O forse ancora, dormire è un po' morire, soprattutto quando il sogno diventa un incubo. Questo è il macrotema di DARQ: Complete Edition, il titolo horror che arriva direttamente dal panorama indie e sfornato dalle fucine di Unfold Games e Feardemic. Vi raccontiamo questa storia che abbiamo provato su PlayStation 4 nell'edizione comprendente il gioco di base e i due DLC The Tower e il contenuto mai visto prima, La Cripta. Il nuovo DLC sarà lungo il doppio del primo e presenterà i rompicapi e le sfide più impegnative del gioco. Com'è andata la nostra avventura in questo puzzle game dal tema chiaramente horror?
DARQ, si spengono le luci
DARQ racconta la storia di Lloyd, un ragazzo che vive appieno il suo sogno in una esperienza extracorporea molto realistica. Il ragazzo infatti si corica subito all'inizio del gioco e si rende conto di star sognando, ma per sua sfortuna il sogno rapidamente si trasforma in un incubo. Se la soluzione sarebbe quella di svegliarsi, ogni tentativo in tal senso è un fallimento totale, e la sua unica possibilità è quella di vivere fino in fondo questo viaggio distopico e assurdo, soprattutto labirintico, oseremmo dire.
Lloyd tenta di sopravvivere a questo incubo infrangendo le leggi della fisica, e ribaltando la visuale sullo schermo in maniera vertiginosa. Lo osserviamo mentre cammina su muri e pareti come se niente fosse, una delle meccaniche principali del gioco utili per risolvere la quantità infinita di puzzle che ci vengono propinati a ogni piè sospinto. Gli ostacoli che ci attendono sono talmente assurdi, ma ben congegnati, che ci restituiscono davvero la sensazione di essere dentro un incubo, uno di quelli che si fanno in stato febbricitante.
Sì, perché non di soli puzzle vive questo titolo. Ci sono diverse creature che vagano per i corridoi di questo sogno, le cui apparenze sono piuttosto orribili: da uomini senza volto a donne con la testa a forma di lampada e altro ancora. Di sicuro sono più disturbanti questi esseri, che gli effetti "speciali" che dovrebbero farci sobbalzare nel corso del gioco, momenti di suspence piuttosto bassa e di tensione piuttosto allentata, forse per via della nostra concentrazione proprio sulla risoluzione dei vari puzzle. Ci basta tirare però qualche calcio e pugno per scacciarli dal cammino?
Ricordiamo che siamo in un sogno, o meglio un incubo, quindi niente di tutto questo. Siamo deboli e indifesi, moriremo a ogni minimo attacco e il combattimento non è il forte di Lloyd. Proprio non fa per lui, dunque dovremo procedere solo grazie al nostro ingegno. Un tratto sicuramente non sempre facile, ma ammettiamo che non siamo di fronte a un gioco dalla longevità estenuante.
Dalla Torre alla Cripta
Ebbene sì, nonostante abbiamo per le mani l'edizione completa con i due DLC inclusi, il titolo ha una buona durata, ma non eccessiva, purtroppo o per fortuna. La storia introdotta dai due nuovi DLC non è consistente in modo particolare, soprattutto perché raccontano una breve storia a parte. Qui, come nel gioco principale, sta al giocatore dare la giusta interpretazione per comprendere quale sia l'incastro perfetto con il resto della narrazione. Probabilmente andando ad assumere ancora più significati rispetto a quello dell’esperienza base. I DLC The Tower e The Crypt si basano sull'emozione del gioco di base e aggiungono sicuramente qualche ora al gameplay, una novità gradita che porta dei contenuti aggiuntivi soprattutto in termini di puzzle da risolvere.
Tornando alla storia principale, alcuni elementi sono piuttosto costanti, un ritorno che determina la cifra del gioco e che permette di collegare i vari sogni, altrimenti slegati l'uno dall'altro. Si tratta in ogni caso di elementi fondamentali dal punto di vista narrativo, in quanto sono in grado di consentire al giocatore la lore che si nasconde negli anfratti più bui dei sogni e della psiche del ragazzo protagonista. Un'esplorazione ai limiti della psicologia che ci ha ben incantato, ma che di certo non si tratta di qualcosa di estremamente originale.
Lloyd mostra in questo gioco una mente malata, che soffre di un disagio qui riflesso sul fisico del piccolo protagonista. Tutti questi dettagli costruiranno un quadro confuso e decadente, il sogno diventa sempre più impalpabile, come polvere di stelle. Il giocatore viene così condotto a una conclusione che mostra sì la soluzione della trama, ma è solo apparente. Lo abbiamo detto, questo finale arriva troppo in fretta, chiude in maniera sbrigativa il gioco, quando avrebbe meritato una maggiore attenzione, prendendo invece uno scivolone che ci ha convinto poco.
L'horror non è una novità
I riferimenti di questo genere di gioco, come anticipato poc'anzi, non sono di certo una novità assoluta nel panorama videoludico. Da qualche anno, facciamo i conti con l'horror psicologico di Limbo, dove abbiamo potuto guidare un ragazzino misterioso senza ottenere alcuna indicazione sulla sua/nostra identità. Un titolo che fa parte di quella plethora di giochi a cui si aggiungono chiaramente piccole, grandi perle del calibro di Inside e Little Nightmares, di cui è in preparazione un nuovo capitolo.
DARQ: Complete Edition ci prova ancora, cerca di rinnovarsi con nuovi contenuti e di portare in auge nuovamente questo genere, vissuto in un mondo dove è prevalente la visuale a scorrimento, tipica dei platform bidimensionali, che ci accompagna attraverso lunghi corridoi. Il gioco si basa, come impone la tradizione, sulla ricerca e raccolta di oggetti chiave, puzzle da risolvere e il corretto utilizzo di questi oggetti. Ve lo abbiamo detto, nulla di particolare; il vero tratto apprezzabile è la ripresa del genere e alcune piccole sorprese inaspettate legate all'utilizzo dei vari strumenti raccolti nell'inventario a ruota, che ci consentono di sopravvivere (a volte con difficoltà) in questo mondo onirico.
Segni particolari
Per quanto si tratti comunque di una produzione indipendente, DARQ: Complete Edition mostra un comparto tecnico di tutto rispetto, capace di sorprendere il giocatore e tenerlo incollato allo schermo, così come a livello di gameplay siamo sempre condotti a sfruttare il pensiero laterale per trovare soluzioni, senza dimenticare alcuni enigmi a tempo interessanti in cui siamo incappati.
Difetti particolari? Non ci ha convinto la difficoltà dei nemici che abbiamo incontrato, in quanto sembrano davvero minacciosi solo all'inizio del gioco, quando sono presenti in maniera abbastanza costante. Procedendo nel gameplay, solo in pochi casi le creature tenteranno di braccarci, fino a scomparire quasi del tutto. Un aspetto che fa calare sia la tensione (come già detto), sia l'effettivo tasso di sfida e di ingaggio, temi che fanno soffrire un po' il gioco.Voto Recensione di DARQ: Complete Edition
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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Aggiunta di DLC interessanti che allungano il gioco...
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Ripresa del genere horror distopico e psicologico...
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Gameplay interessante e ricco di puzzle...
Contro
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...ma non in maniera notevole
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...ma nulla di effettivamente originale
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..ma con tensione e suspence in calo mentre si procede
Commento
DARQ: Complete Edition torna sui nostri schermi in maniera più completa, aggiornata e interessante, per quanto non si tratti di un titolo effettivamente originale e di una novità assoluta nel suo genere. Il gioco infatti mostra sì particolare attenzione alla risoluzione di puzzle e tranelli sfruttando la forza di gravità e il nostro pensiero laterale, ma si tratta più di un puzzle game che di un horror. Le caratteristiche proprie di quest'ultimo genere non sono di certo preponderanti, dunque è bene che coloro che si avvicinano a questo titolo siano maggiormente interessati all'aspetto di risoluzione e con basse aspettative in termini di suspence.