Quando nel corso del 2019 si attendeva l’arrivo di Google Stadia, il servizio di game streaming del colosso di Mountain View, buona parte del pubblico mondiale e in particolar modo quello italiano guardavano con timoroso sospetto a questa nuova tecnologia. I primi test in situazioni controllate davano risultati positivi, ma come si sarebbe comportata la piattaforma in una situazione domestica, con una connessione “reale”? Per rispondere a questa domanda vi proponiamo, a partire da oggi, una serie di test “fatti in casa” (letteralmente). Vi illustreremo tutti i dettagli delle nostre prove, eseguite su più hardware e in diverse condizioni, per darvi un responso che possa veramente combaciare con quella che potrebbe essere una vostra sessione di gioco. Il gioco di cui parleremo oggi è: Darksiders Genesis.
Darksiders Genesis è un hack ‘n’ slash con visuale isometrica, una sorta di Diablo-like fuso con un dual-stick shooter. È sviluppato da Airship Syndicate ed è edito da THQ Nordic, attualmente disponibile solo su PC e Google Stadia, ma in arrivo anche per PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch. Prequel dell’intera saga, ci permette di vivere le avventure di Guerra, protagonista del primo titolo, e di Conflitto, quarto Cavaliere ad entrare nel cast della saga. Come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione della versione PC, si tratta di un titolo interessante, pur se non esente da qualche difetto. Il nostro compito, ora, non è però di verificare il valore ludico del gioco in sé e per sé, ma capire la qualità dell’esperienza della versione Stadia, con un occhio di riguardo a elementi come il frame rate e l’input lag.
Connessione e hardware utilizzati
Come ben sapete, attualmente Google Stadia è disponibile in tre diverse modalità: TV (con Chromecast Ultra e Stadia Controller), web e mobile (tablet con ChromeOS e smartphone Pixel 2, 3 e 4). Nel nostro caso, abbiamo eseguito la prova in versione TV, grazie al nostro bundle Fondatore, e in versione web, su varie configurazioni. Le potete vedere qui sotto.
Computer 1:
- CPU: Intel Celeron N3000 @ 1,04 GHz
- RAM: 4 GB
- GPU: Intel HD Graphics
- OS: Windows 10 64-bit
- Connessione: Wi-Fi
Computer 2:
- CPU: AMD A10-9620P Radeon 5 10 Compute Cores 4C+6G
- RAM: 7 GB
- GPU: AMD Radeon R6 M435DX
- OS: Windows 10 64-bit
- Connessione: Ethernet
Questi invece sono i requisiti consigliati del gioco:
- CPU: Intel Core i7-3930K (3.2 GHz)/AMD Ryzen 5 1600 (3.2 GHz)
- Memoria: 8 GB di RAM
- GPU: NVIDIA GeForce GTX 1060
Come potete vedere, nessuno dei due computer potrebbero eseguire il gioco, nemmeno alla qualità minima. Già ora possiamo quindi sottolineare un - già ben noto - vantaggio di Stadia: accedere da qualsiasi tipo di hardware a giochi AAA.
Prima di addentrarci nella resa effettiva, specifichiamo che con entrambi i PC abbiamo utilizzato sia Chrome che l’ultima versione di Edge, basata su Chromium. Inoltre, la nostra prova è stata eseguita utilizzando lo Stadia Controller connesso via cavo durante il test web (attualmente tale versione non supporta la modalità wireless, sarà disponibile entro tre mesi) e con Stadia Controller in modalità wireless durante il test Chromecast Ultra.
La connessione utilizzata era la seguente: 25 ms di ping, 54 Mbps di download e 20 Mbps di upload. Abbiamo ovvero utilizzato una connessione superiore a quanto suggerito da Google per raggiungere la qualità massima, ma al tempo stesso non si tratta del meglio possibile: praticamente ogni grande città può contare su fibre ottiche da almeno centinaia di Mbps. Durante le nostre prove la stessa rete veniva inoltre utilizzata in modo irregolare da dispositivi mobile per varie azioni (streaming video, giochi con funzioni online e navigazione da browser): questi ultimi non hanno però avuto alcun impatto sulle prestazioni del gioco di Google Stadia, per quanto abbiamo potuto notare.
Risultati dei test
Il primo test che abbiamo effettuato è stato con il “Computer 1” suddetto che non dispone di una presa ethernet: era quindi obbligatorio giocatore tramite Wi-Fi. Il risultato, come ci aspettavamo, non è stato dei migliori. Google Stadia stesso ci ha avvertito che la connessione non era stabile (ci trovavamo a 50 cm dal router, quindi non si trattava di un problema di distanza) e, pur riuscendo ad avviare il gioco, abbiamo desistito immediatamente poiché la risoluzione non raggiungeva nemmeno il 720p e il frame rate era a dir poco ballerino, con regolari scatti dell’immagine. Il limite in questo caso è della qualità della nostra connessione, che in formato Wi-Fi non è stabile.
Ci siamo quindi spostati sul “Computer 2” che permetteva la connessione tramite ethernet e, infatti, il servizio si è avviato senza problemi di sorta. In questo primo vero test abbiamo giocato più volte una specifica sezione di gioco sia con Edge (Chromium) che con Google Chrome. Entrambi i browser hanno eseguito il proprio compito senza segnalare incertezze: se quindi siete da poco passati a Edge (Chromium) potete sfruttarlo anche per giocare senza timore. Infine, abbiamo testato l’opera tramite il Chromecast Ultra (anch’esso connesso tramite ethernet), che rimane tutt’ora il miglior modo di utilizzare Stadia, visto che permette di raggiungere la qualità massima concessa dal servizio.
Risoluzione e frame rate
Darksiders Genesis, in versione PC, supporta il 4K, mentre su Google Stadia, in ogni impostazione, non supera i 1080p. Il frame rate, durante i nostri test, variava in media tra i 57 e i 65 fps. Una frequenza di aggiornamento più che valida, quindi, probabilmente anche migliore rispetto alle versioni base per console: non essendo disponibili non possiamo assicurarlo, ma pare improbabile che PS4 Slim, Xbox One S e, sopratutto, Nintendo Switch possano andare oltre i 30 fps. Il mancato raggiungimento del 4K (ma anche solo del 1440p) è spiacevole in linea teorica, ma nel caso specifico di Darksiders Genesis non è un problema particolarmente grave: parliamo dopotutto di un titolo che non punta a un livello di dettaglio incredibile, quindi una risoluzione più bassa non inficia la godibilità dell’opera.
Darksiders Genesis dispone inoltre di una (tutt’altro che scontata) modalità cooperativa in locale splitscreen. In questo caso, giocando in formato web su PC, abbiamo connesso un Dualshock 4 (unico altro controller a nostra disposizione) per eseguire dei test in cooperativa. In questa ulteriore prova, abbiamo rigiocato la sezione già ampiamente esplorata durante le precedenti sessioni in solitaria. L’unica differenza riscontrata è stata nel frame rate: lo splitscreen ha reso un poco più ballerini gli fps, con saltuari cali sotto i 50 frame per secondo, e picchi sopra i 70-80 frame per secondo. Per quanto visibili, non hanno particolarmente inficiato la nostra sessione di gioco, quindi anche la cooperativa splitscreen può definirsi promossa. Vi ricordiamo che se desiderate giocare in splitscreen direttamente su TV con il Chromecast Ultra, è obbligatorio utilizzare un secondo Stadia Controller, mentre su PC è sufficiente un qualsiasi controller compatibile.
Qualità visiva
Parliamo quindi proprio del livello del dettaglio. Confrontando la resa del gioco in versione PC con le impostazioni segnalate nella nostra recensione (risoluzione 2K, settaggi a Ultra) e la versione Stadia, possiamo affermare che le differenze sono veramente minime. Effetti di luce, ombre, particellari e texture sono allo stesso livello per quanto riguarda ciò che si trova in primo piano. L’unica differenza sensibile è nell’assenza, in versione Stadia, della nebbia sul background più distante: come potete vedere nelle immagini poco sotto, la versione PC (sinistra) propone una serie di effetti di nebbia che la versione Stadia (destra) non presenta. Si tratta di un dettaglio però a nostro parere alquanto secondario, visto che il gioco “avviene” solo in primo piano e in una normale sessione di gioco difficilmente ci si farà caso.
Questo confronto ci permette inoltre di notare che la draw distance degli oggetti è praticamente la stessa: precisiamo che nelle immagini qui sotto la versione Stadia presenta un paio di elementi aggiuntivi (i punti verdi, nell’area centrale dell’immagine, si tratta di collezionabili da raccogliere), ma questi appaiono e scompaiono con anche un singolo passo di differenza, quindi non pensiate che la versione PC sia inferiore sotto questo punto di vista. Infine, non prendete in considerazione le ombre delle due immagini: le “nuvole” di Darksiders Genesis si spostano in modo casuale e creano ombre differenti sia in primo piano che sullo sfondo.
Esperienza di gioco
La resa grafica è quindi quasi identica tra le due versioni, ma ciò che più conta è che controller alla mano l’input lag sia praticamente assente. L’esecuzione di combo su combo con Guerra e Conflitto è semplice e precisa: l’azione a schermo scorre ed è indistinguibile da una sessione in locale offline. Darksiders Genesis non propone situazioni esageratamente concitate per propria scelta di design e, anche grazie alla telecamera fissa, questo si traduce con un gameplay fluido e responsivo istante per istante. Anche i caricamenti sono indubbiamente rapidi, anche se, nuovamente, non è possibile fare un confronto diretto con le versioni console: basandoci sui precedenti, probabilmente Stadia avrà svariati secondi di vantaggio.
Infine, abbiamo deciso di eseguire una serie di test mettendo sotto stress la nostra connessione. Per iniziare, abbiamo avviato su una Smart TV (anch’essa connessa tramite ethernet) un video YouTube in 4K e 60 FPS: la nostra sessione di gioco con Stadia non è stata in alcun modo influenzata e Darksiders Genesis non ha segnalato cedimenti. Non soddisfatti abbiamo interrotto lo streaming video e abbiamo accesso la nostra PS4 Pro (connessione tramite ethernet), mettendo in download un gioco. Nuovamente, e con nostra discreta sorpresa, il titolo ha proseguito come se nulla fosse. Avviando un secondo download, invece (e finalmente, oseremmo dire), l’opera ha iniziato a segnalare qualche cedimento con scatti dell’immagine e risoluzione variabile.
Abbiamo quindi fatto un test finale; abbiamo impostato l’utilizzo dei dati al minimo possibile (consumo stimato di 4,5 GB/h), bloccando il gioco a 720p: in tali condizioni, è stato possibile giocare a 60 fps senza scatti e senza sbalzi di prestazioni pur avendo due download attivi. Questo significa che, anche con una connessione di bassa qualità (ovvero intorno ai 10 Mbps) o una rete intasata, è possibile giocare a Darksiders Genesis, in particolar modo su un piccolo schermo (come quello di uno smartphone) dove la risoluzione non è la preoccupazione principale.
Conclusioni
In conclusione, Darksiders Genesis è titolo che non possiamo non consigliare in versione Stadia. Anche nel caso nel quale disponiate di un valido computer da gaming, la possibilità di accedere al gioco da molteplici postazioni e da differenti tipi di hardware non è un vantaggio da sottovalutare. Stadia, in questo caso, fa esattamente quello che promette: ci permette di giocare a un videogame AAA tramite un device che di per sé non è in grado di eseguire praticamente nessun gioco e lo fa senza imporci alcuna limitazione derivante dal suo essere un servizio streaming. Input lag e frame rate sono più che soddisfacenti e la risoluzione, pur non essendo al top, raggiunge lo standard console. Fintanto che avete la possibilità di connettervi tramite cavo o disponete di una rete wi-fi con segnale forte e stabile, non avrete alcun problema su alcuno schermo da voi scelto per eseguire Darksiders Genesis.
Se per ora non avete ancora Stadia, potete giocare a Darksiders Genesis in versione PC: lo potete acquistare su Amazon.