Una nuova specie di ragno scoperta recentemente in Cina è stata battezzata Otacilia Khezu, in onore di Khezu, il wyvern volante del videogioco Monster Hunter. Nonostante i ragni non abbiano molto in comune con i wyvern, l'Oticalia Khezu condivide con il suo omonimo digitale la caratteristica di non possedere occhi.
Khezu, il mostro del gioco, è infatti noto per vivere nell'oscurità, il che ha portato alla regressione dei suoi occhi. La pratica di denominare nuove scoperte scientifiche con riferimenti alla cultura popolare non è nuova: lo stesso scienziato che ha nominato l'Oticalia Khezu ha dato il suo nome anche ad altre specie, sempre con riferimenti a personaggi di Jojo's Bizzare Adventure e altri elementi di Monster Hunter - insomma, un vero e proprio nerd -.
Altri scienziati hanno seguito questa tendenza, come dimostrano la farfalla Saurona, chiamata così in omaggio al villain de Il Signore degli Anelli, il serpente Tachymenoides Harrisonfordi, ispirato all'attore di Indiana Jones, e il Venomius Tomhardyi, curiosamente nominato in riferimento ai film di Venom con Tom Hardy.
Queste scelte nominative, spesso giocose, contribuiscono a creare un ponte tra la comunità scientifica e il grande pubblico, evidenziando come anche i ricercatori condividano passioni e interessi popolari, e rendendo la scienza stessa più accessibile e discussa tra non addetti ai lavori.