Con un po’ di sorpresa, Crucible, il nuovo gioco free to play di Amazon Game Studios, si è mostrato al pubblico annunciando la sua prossima data d’uscita: 20 maggio 2020. Un fulmine a ciel sereno che si aggiunge agli altri due progetti su cui sta lavorando il colosso americano, ovvero New World e un futuro MMORPG su Il Signore degli Anelli. È però chiaro che Crucible prende una direzione molto diversa dai suoi fratelli, lasciando a loro i compiti massivi per concentrarsi su un’esperienza da shooter in terza persona dove mostri e cacciatori se le danno di santa ragione per conquistare la gloria.
Se state leggendo queste righe e non avete mai sentito parlare di Crucible fino a poco fa, vogliamo darvi le nostre ragioni per seguire questo promettente titolo dall’animo originale, capendo quali siano i suoi punti di forza e le maggiori attrattive per stuzzicare la curiosità di ognuno di voi. Del resto, essendo free-to-play non c’è davvero nessun ostacolo per provarlo in prima persona quando debutterà su Steam.
PvE e PvP in un’unica arena
Crucible è ambientato in un mondo fantascientifico dove il mestiere del cacciatore è ben più pericoloso di quanto possa sembrare. Specie senzienti di ogni tipo si uniscono per partecipare a una sorta di gara tra predatori, in cui oltre a combattere il team avversario si deve anche avere a che fare con mostri dall’aspetto minaccioso. Al momento si conosce ben poco della storia di fondo del gioco e l’unica certezza per qualsiasi giocatore è quella di doversi trovare prima o poi a combattere per la propria pelle in un misto tra azione contro IA e altri utenti.
Tale impostazione in gergo “tecnico” potrebbe essere chiamata come PvEvP, un qualcosa che abbiamo già visto sperimentare in titoli come Battleborn o in Destiny 2 con Azzardo. Crucible però perfeziona l’intento, giocando tutte le carte su questa filosofia e portandovi sul piatto tre modalità con cui sperimentare le sue funzioni, a cui potrebbero aggiungersene altre nel futuro del suo corso. La più iconica è appunto Heart of the Hives, la quale piazza due team di giocatori da quattro membri in competizione per ottenere i cuori di mostri giganteschi che appariranno nella mappa di gioco.
La prima squadra che ne estrae tre vince il round, un obiettivo che di certo non lascia spazio all’iniziativa personale o ad assassini dell’ultima ora che ignorano i mostri per concentrarsi sulle uccisioni. Già da qui è evidente quanto il lavoro di squadra sarà al centro di Crucible, utile anche nella seconda modalità – chiamata Harvester Command – dove bisognerà mantenere il controllo di alcuni punti caldi come nel classico cattura. Solo che, oltre ai proiettili nemici, dovrete vedervela anche con occasionali mostri intenzionati a mangiarvi vivi.
Ma mettiamo che non vi interessi poi molto avere a che fare con creature aliene affamate di cacciatori: amate l’azione uomo contro uomo e volete far valere la vostra abilità contro avversari in carne e ossa. Per voi c’è Alpha Hunters: un campo aperto PvP dove otto team da due giocatori devono contendersi la gloria fino a farne rimanere soltanto uno. Perfetto per tutti gli amanti dei Battle Royal o per chi cerca un singolo gioco capace di unire il popolare genere con valide alternative di gameplay.
Cacciatori e livelli
Chiaramente tutto questo esige una dimensione strategica che vada ben oltre le impostazioni della modalità di gioco e Crucible dà la sua risposta con un cast di 10 eroi tutti diversi tra loro. Oggi come oggi è davvero difficile riuscire a venire fuori con idee originali in un panorama dove molti studi hanno provato l’hero shooter in numerose declinazioni. Eppure il team di Relentless Studios sembra essere riuscito a trovare la sua quadra in un team eterogeneo sia nell’aspetto che nella pratica combattiva.
Ce ne è per tutti i gusti: cacciatori che prediligono la furtività e possono spostarsi velocemente, altri che invece evocano scudi per difendersi o torrette mobili e altri ancora che prediligono l’ingaggio a distanza o si buttano nel cuore della battaglia con lame a corto raggio. Al momento i dettagli precisi su ogni singolo eroe non sono completamente delineati, ma dai filmati di gameplay mostrati finora è evidente come si sia fatto il possibile per dotare ognuno di essi del proprio stile di combattimento che va ben oltre il semplice danno. Come detto prima, la strategia su Crucible è essenziale e effettuare diverse azioni con gli obiettivi vitali diventa uno dei cuori dell’azione.
Alcuni eroi hanno modi per navigare la mappa più velocemente come se fossero ricognitori, utilizzando rampini ad esempio, mentre altri come il robot Bugg fortificano eventuali zone calde con le strutture che possono costruire. Allo stesso modo, avere un gruppo eterogeneo durante Heart of the Hives può davvero essere la chiave della vittoria, magari iniziando dall’avere un personaggio Tank che possa attirare l’attenzione del boss mentre gli altri tentano di buttarlo giù per ottenerne il cuore.
A prescindere dal vostro preferito, tutti i cacciatori durante il gioco devono aumentare di livello per ottenere tutte le abilità a loro disposizione. Prima della partita si può selezionare infatti un percorso di “sblocchi” che verranno fatti in automatico dal gioco ogni volta che otterrete abbastanza Essenza per salire di livello. Ogni giocatore inizierà infatti con il proprio eroe al livello uno senza alcun tipo di restrizione nell’armamentario o nelle capacità, mentre i livelli accumulati vi aiuteranno a ottenere potenziamenti personalizzabili prima del match. Starà a voi, quindi, capire come sfruttare le diverse sinergie con i compagni di squadra e adattarvi alla situazione, probabilmente richiedendo un po’ di conoscenza a tutto tondo dell’intero roster.
Il bello di essere partecipanti di giochi come Crucible è proprio quello di non smettere mai di migliorarsi, trovando nei vari match nuovi modi per costruire i vari cacciatori. Tale dinamismo è un elemento essenziale per evitare di rendere le partite tutte uguali, nonostante si dovrà valutare a opera pubblicata il bilanciamento tra i vari personaggi. Se azzeccato però, la diversità tra gli eroi sarà uno dei punti di maggior attrattiva per Crucible, oltre al look accattivante.
Crogiolo… di idee
Al netto dei suoi pregi, quello che più colpisce di Crucible è la volontà di provare a fare qualcosa di diverso in uno scenario dove chiunque continua a ricalcare i soliti generi famosi. Certo, non è comunque niente di mai visto ed è più una nuova declinazione di alcuni esperimenti passati, ma la cura con cui sembra volersi proporre al pubblico è qualcosa in grado di distanziarlo di molto dalle ultime aggiunte al catalogo free-to-play videoludico. La sensazione, per concludere, è quella di essere davanti a un prodotto quantomeno promettente sulla carta, abbastanza bello nella presentazione per giustificare il piccolo download richiesto per giocarlo al lancio su PC. Al futuro va il compito di capire quanto le sue idee siano solide nella pratica, al momento più intriganti delle recenti uscite su scie già ampiamente battute.
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