Crollo in borsa per i colossi del gaming nipponico, Sony e Nintendo compresi

La borsa di Tokyo risente del crollo di Wall Street: forti ribassi per numerose aziende giapponesi in un clima di incertezza sui mercati azionari globali.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Il mercato azionario globale sta attraversando una fase di turbolenza che ha colpito anche le principali aziende videoludiche giapponesi. Sony, Nintendo, Sega, Square Enix e Capcom hanno registrato cali in borsa tra il 5% e il 15%.

La causa principale non è legata specificamente al settore dei videogiochi, ma a dinamiche economiche più ampie. I pessimi risultati di Wall Street di venerdì e i timori di una possibile recessione negli Stati Uniti hanno avuto ripercussioni negative anche in Giappone.

La borsa di Tokyo ha aperto oggi con l'indice Nikkei in calo del 12,4%, segnando la flessione più marcata dal Lunedì Nero del 1987.

Le ragioni del ribasso

Venerdì 2 agosto, i mercati europei e americani hanno chiuso in forte ribasso. Uno dei fattori principali è stata la volatilità del settore tecnologico, che dopo anni di crescita trainata anche dall'intelligenza artificiale, ha subito una brusca frenata.

I risultati trimestrali negativi di giganti come NVIDIA, Tesla e Alphabet hanno contribuito a questa tendenza negativa.

La speranza è per una ripresa repentina nei prossimi giorni e settimane.

L'analista di mercato Serkan Toto ha evidenziato che anche le aziende giapponesi hanno risentito di questa situazione. Alle 01:30 ora locale di Tokyo, le azioni di Nintendo sono scese del 15%, quelle di Sega del 13% e quelle di Capcom del 16%.

È importante sottolineare che queste flessioni riguardano compagnie in ottima salute finanziaria, rendendo ancora più evidente l'impatto della situazione economica globale sul mercato videoludico.

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