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Crisis Core -Final Fantasy VII- Reunion | Recensione - Ritorno a Midgar

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a cura di Marco Patrizi

Editor

Giocare a questa riedizione di Crisis Core è stato per me un vero e proprio viaggio indietro nel tempo. Un tempo non felicissimo a dire la verità, quello della seconda metà degli anni 2000, quando la mia grande affezione per l’originale Final Fantasy VII veniva ripetutamente tediata delle varie opere della sua
Compilation, per la gran parte deludenti.

L’originale Crisis Core, arrivatoci nel 2008, viene ancora oggi ricordato in modo molto ambiguo dai fan, ma in generale viene considerato al più come uno dei migliori componenti della Compilation, o se non altro uno dei migliori titoli su PSP. Che però a ben vedere non è un complimento così adulatorio, considerando il livello o la quantità dei concorrenti.

Mi sono approcciato a Crisis Core -Final Fantasy VII- Reunion con una mente aperta: ero pronto sia a ritrovare lo stesso titolo che in parte mi deluse quasi 25 anni fa, sia a venire sorpreso, a rivalutarlo sotto una nuova luce. 

Lasciando da parte un attimo il classico giudizio sul gioco in sé, quello che più mi ha colpito è che riesce, in modo inaspettatamente solido, a unire al suo interno due identità storiche di Square Enix: quella spregiudicata di quegli anni passati, molto dedita a sfornare numerosi giochi (e disseminarli su varie console) spesso carenti di ispirazione e sostanza, e la Square Enix attuale, che magari fa ancora scelte discutibili (vero, The First Soldier?), ma che almeno sa dedicare la giusta cura ai suoi titoli principali, come abbiamo visto con Final Fantasy VII Remake, e come sembra promettere Final Fantasy XVI.

Remaster: level up

Vediamo di sbrogliare una questione non davvero importante, ma che sicuramente starà affliggendo molti di voi: Crisis Core -Final Fantasy VII- Reunion è una remaster o un remake? Tecnicamente è più corretto (o meno sbagliato) definirlo remaster, tuttavia è anche vero che è qualcosa di più, ma non abbastanza da essere un remake.

Tutte le strutture ludiche portanti, nonché la storia, sono le stesse del titolo originale per PSP. A essere “rifatto” è stata buona parte del comparto grafico e il doppiaggio, oltre ad alcuni aggiustamenti quà e là.

È chiaro che un progetto di remake vero e proprio avrebbe richiesto uno sforzo e un budget straordinariamente superiore, andando tra l’altro a rallentare i lavori per i seguiti di FFVII Remake. Eppure, nonostante il suo status “laterale”, Square Enix ha voluto spendere un impegno fuori dal comune per rendere Crisis Core adeguato agli standard grafici moderni, ingegnando un nuovo modo di remaster.

Invece di limitarsi ad aumentare la risoluzione e a ritoccare le texture, il team di sviluppo ha ricreato da zero i modelli poligonali dei personaggi, dotandoli di un livello di dettaglio infinitamente superiore rispetto all’originale e rendendoli più espressivi. Sono state poi implementate tutta una serie di migliorie grafiche, dagli asset all’illuminazione, e persino aggiunti dei filmati nuovi di zecca per le Summon.

Il colpo d’occhio è assolutamente impressionante, e tutto della direzione artistica, ma anche i menu e l’interfaccia, richiama visibilmente lo stile orchestrato per Final Fantasy VII Remake, contribuendo a ristabilire un gradevole senso di continuità grafica.

Per quanto il livello di riferimento sia quello, ovviamente non aspettatevi una qualità grafica dello stesso livello di FFVII Remake, anche perché i limiti di quello che, di base, è un gioco per PSP restano tali. È facile ricordarselo osservando le animazioni ancora grezze dei personaggi, o il livello di dettaglio degli NPC, molto inferiore rispetto ai modelli dei personaggi principali; le ambientazioni sono sì più dettagliate, ma rimangono comunque piccole, spoglie e quasi del tutto prive di qualsivoglia possibilità di interazione.

I filmati legati alla storia sono stati ripresi dalla versione originale, opportunamente ottimizzati; questo ovviamente dà luogo a un leggero effetto di sgranatura, eppure devo ammettere che non si sono rivelati quel pugno nell’occhio che avevo immaginato.

L’impegno profuso da Square Enix ha coinvolto anche il comparto audio. Non solo il doppiaggio dei personaggi principali è stato rifatto (in inglese e giapponese), contribuendo tra l’altro alla continuità con FFVII Remake, ma con l’occasione sono state doppiate anche le battute che nell’originale erano rimaste relegate a testi.

La colonna sonora, che già era stata uno dei punti di forza di Crisis Core su PSP, è stata riarrangiata dal compositore Takeharu Ishimoto e fa sempre un buon lavoro nel coinvolgere tanto durante le cutscene quanto durante i combattimenti. Peccato solo non sia stato fatto niente per evitare il fastidioso senso di ripetizione per le missioni secondarie.

Embrace the truth

Come già ribadito nell'anteprima del titolo, la storia non ha subito alcun rimaneggiamento di nessun tipo. E no, non c’è neanche un finale “correttivo” che si lega a Final Fantasy VII Remake. L’impianto narrativo è stato mantenuto in tutto e per tutto fedele all’originale per PSP, con tutti i suoi pregi e (molti) difetti.

Se non avete idea di cosa tratta Crisis Core è presto detto: è un prequel agli eventi di FFVII che ha come protagonista Zack Fair, SOLDIER di 2a classe della Shinra. L’avventura che percorre comprende solo pochi eventi cardine della storyline principale che riguardano soprattutto il passato di Cloud e Sephiroth. Il grosso della storia è comunque una vicenda a parte con nuovi personaggi coinvolti.

Senza scendere in inutili dettagli o scivolare in spoiler, la missione di Zack è di fermare la ribellione di Genesis Rhapsodos, ex SOLDIER di 1a classe che ha disertato le file della Shinra portando con sé un gran numero di truppe a lui fedeli. Genesis è però anche uno dei pochi amici di Sephiroth e Angeal, mentore personale di Zack, e il suo tradimento ha a che vedere con il pessimo vizio della Shinra di utilizzare in modo spregiudicato l’ingegneria genetica allo scopo di creare i propri “soldati perfetti” potenziati dall'energia Mako.

Purtroppo l’aspetto narrativo di Crisis Core ha molteplici criticità ed elencarle tutte darebbe vita a un rant sconfinato. Mi limiterò a dire che la sua storia è inutilmente confusa e scritta in modo discutibile, la caratterizzazione e lo sviluppo dei personaggi risultano mediocri e in alcuni casi persino irritanti (sto guardando te, Genesis). Tra le cose più imperdonabili c’è persino del parziale retcon degli eventi legati all’originale Final Fantasy VII.

Ci sono comunque alcuni aspetti che si salvano. Crisis Core ci dà modo di osservare aspetti rimasti in ombra nella lore originale, come il tipo di persona che era Sephiroth prima che sprofondasse nella follia, l'amicizia di Zack con Cloud e il rapporto e Aerith. C’è poi un nostalgico piacere nel rivisitare alcune location iconiche, soprattutto tutta l’area di Nibelheim che nella nuova veste grafica si carica ancora più di ricordi e ci dà un piccolo assaggio di cosa potremo aspettarci in Final Fantasy VII Rebirth.

Onore randomico

Come anticipato all'inizio della recensione, l’impianto ludico di Crisis Core -Final Fantasy VII- Reunion è fondamentalmente lo stesso dell’originale, che a onor del vero non è che brillasse già nel 2008. Parliamo di un action RPG dalle dinamiche classiche, che declinava egregiamente il Materia System in un contesto molto più dinamico.

Square Enix ha comunque fatto del suo meglio per implementare la formula originale e il gioco ne ha guadagnato considerevolmente in dinamismo dei combattimenti. Le combo di colpi e la danza di parate e schivate sono ora più reattive e fluide, anche se si si percepisce qualche strascico di legnosità dell’originale.

Di pari passo è stata ovviamente adeguato il livello di sfida posto dai nemici, anche se c’è da considerare che non si solleva mai più di tanto, anzi l’IA dei nemici lascia molto a desiderare. Una gradita aggiunta al combat system della versione Reunion è la possibilità di depotenziare o persino interrompere gli attacchi speciali dei boss.

Gli sviluppatori hanno ottimizzato l’interfaccia e i comandi di gioco, affidando gran parte delle azioni - in particolare magie e abilità - a delle combinazioni di tasti. Anche se la trovata non è ideale quanto il comodo battle system di FFVII Remake, è un tocco lodevole.

Ovviamente è sempre presente il detestabile sistema OMD (Onda Mentale Digitale), ovvero la slot machine “mentale” che a seconda dei risultati può elargire a Zack una serie di bonus durante i combattimenti o permettere l’utilizzo di Limit Break o Summon. Un esempio da manuale su cosa NON fare in game design. C’è di buono che adesso gli attacchi speciali non vengono innescati automaticamente, come nel gioco originale, ma è il giocatore a decidere quando lanciarli. E peraltro è possibile saltare le cutscene, evitando di interrompere l’azione in continuazione.

Per il resto bisogna tenere a mente che si tratta pur sempre di un gioco concepito per una console portatile, con tutti i limiti del caso e una struttura pensata per favorire partite brevi. Particolarmente anacronistici risultano i mini giochi e le missioni secondarie ambientate in piccole mappe a corridoio ripetute fino all'esasperazione.

Voto Recensione di Crisis Core -Final Fantasy VII- Reunion - PS5


7.3

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Perfetta via di mezzo tra remaster e remake.

  • - Nuovo doppiaggio.

  • - Ritocchi efficaci a interfaccia e gameplay.

  • - Effetto nostalgia assicurato.

Contro

  • - Scrittura di storia e personaggi pessima.

  • - Discutibili trovate di design.

Commento

Crisis Core -Final Fantasy VII- Reunion è una remaster magistrale di un gioco poco più che sufficiente. Non un gioco brutto, anzi è comunque un discreto action RPG che saprà intrattenervi per circa 20-30 ore di gioco. Però in quanto a sostanza e responsabilità narrativa che si porta dietro lascia molto a desiderare. La nuova veste grafica e i piccoli ma efficaci ritocchi al gameplay fanno più che egregiamente il loro lavoro per avvicinare il titolo agli standard moderni, ma i difetti di base restano tali. Se siete tra quei giocatori che non hanno potuto giocarci a suo tempo e siete particolarmente desiderosi di conoscere i particolari della “trama espansa” di Final Fantasy VII, è finalmente giunto il momento giusto per farlo.

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Crisis Core -Final Fantasy VII- Reunion - PS5

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