Jonathan Rogers, direttore di Path of Exile 2, ha recentemente annunciato un ritardo di tre settimane per il lancio del gioco. Durante un incontro con la stampa, Rogers ha spiegato che il team di sviluppo aveva sottovalutato il tempo necessario per integrare i regni di Path of Exile 1 e Path of Exile 2, una situazione che a suo dire non avrebbe dovuto influire significativamente sulla data di rilascio.
Il ritardo, sebbene apparentemente di poco conto, ha implicato una serie di conseguenze finanziarie non trascurabili per la casa di sviluppo, Grinding Gear Games.
Rogers ha rivelato che le spese extra, legate al marketing e agli accordi sui server, si aggirano intorno al milione di dollari. Questi costi comprendono un deposito del 20% per gli impegni di marketing e il pagamento anticipato dei server, che ora resteranno inutilizzati per un mese.
Nonostante il costo economico elevato e le pressioni per rispettare la data di lancio, la decisione di posticipare la release è stata guidata dalla necessità di evitare problemi più gravi al momento del lancio, come potenziali fallimenti nel trasferimento degli acquisti degli utenti da PoE 1 a PoE 2 o altri errori critici di backend.
Rogers ha espresso preoccupazione per le possibili reazioni negative della community e la delusione dei fan, molti dei quali avevano probabilmente programmato le vacanze in concomitanza con l'uscita del gioco.
Nonostante la frustrazione iniziale, molti giocatori hanno mostrato comprensione verso la decisione di Grinding Gear Games, riconoscendo che un ulteriore periodo di lucidatura potrebbe migliorare significativamente la qualità del prodotto finale.
La trasparenza mostrata da Rogers nell'esplicitare le ragioni tecniche e finanziarie dietro al ritardo sembra aver mitigato parte del disappunto della community, rendendo l'attesa un poco più accettabile per il più grande competitor di Diablo 4 (gioco acquistabile su Amazon).