Cloud Imperium Games (CIG), lo sviluppatore di Star Citizen, ha recentemente effettuato alcuni licenziamenti tra il personale, secondo quanto riportato da fonti interne ed ex dipendenti. I tagli arrivano dopo un intenso periodo di lavoro in preparazione al CitizenCon, durante il quale i dipendenti erano stati costretti a lavorare 7 giorni su 7.
Sebbene l'entità esatta dei licenziamenti non sia ancora chiara, le fonti di Insider Gaming suggeriscono che al momento siano stati colpiti principalmente il reparto di Quality Assurance (QA). Le stime iniziali parlano di circa una dozzina di dipendenti licenziati, corrispondenti all'1% della forza lavoro totale di CIG.
Un ex dipendente ha dichiarato su X (precedentemente Twitter): "CIG sta licenziando molti dipendenti negli ultimi due giorni senza alcun compenso, subito dopo averli fatti lavorare fino allo stremo senza nemmeno un ringraziamento".
Questi licenziamenti seguono un precedente di tagli avvenuto all'inizio dell'anno, quando CIG aveva silenziosamente licenziato circa 100 dipendenti negli uffici di Austin e Los Angeles. In quell'occasione, l'azienda aveva fatto firmare accordi di non divulgazione ai dipendenti colpiti.
Al momento, Cloud Imperium Games non ha rilasciato alcun annuncio ufficiale riguardo ai licenziamenti o a possibili ristrutturazioni aziendali. La situazione rimane in evoluzione e potrebbe coinvolgere ulteriori dipendenti nelle prossime settimane.
Questi sviluppi non posso che interrogarci sulla stabilità finanziaria e organizzativa di CIG, nonostante il continuo supporto dei fan al progetto Star Citizen attraverso il crowdfunding. La comunità e gli investitori seguiranno da vicino gli sviluppi futuri per valutare l'impatto di questi tagli sullo sviluppo del gioco.
Nel mentre, un report di qualche mese fa di Tom Henderson aveva già espresso un po' di preoccupazione sul progetto, con diversi veterani che si sono allontanati dallo sviluppo e diversi licenziamenti avvenuti negli ultimi anni. Insomma, speriamo bene che il progetto possa finalmente vedere la luce e non finire in un vortice di polemiche.