Clair Obscur: Expedition 33 | Provato - Questo sarà il vostro prossimo GDR

Ho avuto la fortuna di provare per oltre tre ore Expedition 33, e le prime impressioni, ve lo anticipo, sono estremamente positive.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

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Il panorama videoludico indipendente continua a sfornare gemme nascoste, progetti ambiziosi nati dalla passione di piccoli team che, liberi dai vincoli delle grandi produzioni, osano sperimentare e innovare. Clair Obscur: Expedition 33 (preordinabile su Amazon), sviluppato dal team francese Sandfall Interactive e pubblicato da Kepler Interactive, è un fulgido esempio di questa tendenza. Nonostante non sia un titolo "indie" al 100%, essendo supportato da un publisher, rappresenta comunque l'opera prima di uno studio composto da appena 34 persone, un numero incredibilmente piccolo se si considerano la qualità e la profondità che il gioco sembra promettere.

Grazie a un codice preview fornito per PC, ho avuto l'opportunità di immergermi per oltre tre ore in questo affascinante GDR a turni, e le prime impressioni, ve lo anticipo, sono estremamente positive. Expedition 33 non si limita a riproporre meccaniche classiche, ma le reinterpreta con un tocco di originalità, fondendo elementi action in tempo reale con la strategia a turni, il tutto incorniciato da uno stile artistico che ricorda un dipinto in movimento.

Un mondo sull'orlo dell'estinzione

L'ambientazione di Expedition 33 è ispirata alla Francia del XVIII secolo, ma trasfigurata in un mondo fantasy oscuro e misterioso. Un'enigmatica figura, nota come la Pittrice, compare ogni anno per dipingere su un monolite un numero che rappresenta un'età. Tutte le persone che hanno superato quell'età svaniscono nel nulla, un destino crudele che ricorda la decimazione causata da Thanos nell'universo Marvel cinematografico.

Questo evento catastrofico porta a un progressivo spopolamento del mondo, con il numero dipinto che diminuisce di anno in anno, condannando sempre più giovani alla morte. La speranza risiede in gruppi di volontari che si imbarcano in spedizioni per raggiungere la Pittrice e porre fine alla sua opera distruttiva. Tuttavia, queste missioni si rivelano puntualmente fallimentari.

Il giocatore entra in scena come membro della 33esima spedizione, una delle ultime speranze dell'umanità. L'obiettivo è chiaro: trovare la Pittrice e salvare il mondo. Ma, come spesso accade, la realtà si rivela ben più complessa di quanto appaia sulla carta.

La componente narrativa di Expedition 33 promette di essere uno dei pilastri portanti del gioco, con un'enfasi particolare sul dramma, le relazioni interpersonali e i legami tra i personaggi. Pur avendo potuto sperimentare solo una piccola parte della storia, l'immersione è stata immediata, suscitando una forte curiosità sia sui protagonisti che sul mondo di gioco, popolato da creature mistiche e governato da forze oscure.

L'ispirazione ad anime e manga come Attack on Titan, Made in Abyss e Death Note è evidente, così come l'influenza di romanzi come La Horde du Contrevent. Questa commistione di influenze culturali diverse, dal videoludico al cinematografico, dal letterario al popolare, contribuisce a creare un'atmosfera senz'altro molto peculiare.

Per preservare l'esperienza di scoperta, non rivelerò ulteriori dettagli sulla trama. Posso però affermare che, se le premesse narrative verranno mantenute per tutta la durata del gioco (stimata intorno alle 40 ore), Expedition 33 ha il potenziale per offrire una storia memorabile e che toccherà corde decisamente sensibili.

Un connubio tra strategia a turni e azione in tempo reale

Il cuore pulsante di Expedition 33 è il suo gameplay, che reinterpreta il genere dei GDR a turni in maniera alquanto originale. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a numerosi tentativi di innovare questa formula, con risultati alterni. Alcuni sviluppatori hanno optato per un approccio più action, come nel caso di Final Fantasy VII Remake, mentre altri hanno cercato nuove strade, come Persona 5 che a conti fatti è forse l'esempio di gioco a turni più riuscito negli ultimi anni.

Sandfall Interactive ha scelto una via differente, creando un sistema di combattimento che fonde la strategia a turni con elementi action in tempo reale. Questa combinazione che mi piace definire "dannatamente divertente e appagante", si basa su una struttura a turni classica, ma arricchita da fasi attive in cui noi siamo tenuti a intervenire direttamente.

Durante i combattimenti, è necessario premere i pulsanti al momento giusto per sferrare attacchi più potenti e combo, schivare i colpi nemici, parare per contrattaccare e persino saltare per evitare determinati attacchi. Questo sistema ibrido, che richiede sia riflessi che capacità strategiche, crea un mix che ricorda a tratti un incrocio tra Persona 5 Royal, Elden Ring (o qualsiasi souls-like) e Lost Odyssey.

Un profondo ma semplice sistema di progressione

Ogni personaggio in Expedition 33 possiede abilità uniche e punti di forza specifici. Nella demo, ho potuto conoscere tre membri della spedizione: Gustav: Un guerriero tradizionale, specializzato in attacchi fisici e armi da fuoco; Lune: Una maga in grado di lanciare fiamme e infliggere effetti di stato chiamati Macchie; Maelle: un personaggio versatile, capace di adattarsi a diverse situazioni grazie alle sue pose.

I nemici, a loro volta, presentano punti deboli specifici, che vanno oltre le classiche debolezze elementali. Alcuni possono essere colpiti solo a distanza, rendendo cruciale l'utilizzo di abilità secondarie come la pistola di Gustav.

Ogni abilità e attacco consuma punti azione (PA), che possono essere recuperati sconfiggendo nemici, parando al momento giusto o utilizzando attacchi base. Inoltre, attaccando ripetutamente, è possibile distruggere la "barra di strappo" del nemico, stordendolo temporaneamente (un meccanismo che ricorda Sekiro: Shadows Die Twice).

La personalizzazione dei personaggi è un altro aspetto fondamentale. Oltre alle armi, è possibile equipaggiare i Picto, gingilli che conferiscono effetti positivi. La peculiarità dei Picto è che, combattendo, generano "Lumina", una risorsa che permette di sbloccare gli stessi effetti positivi anche per gli altri membri del gruppo, anche se non equipaggiati con il Picto specifico.

L'esplorazione gioca un ruolo importante in Expedition 33. Le aree di gioco sono ricche di segreti, zone secondarie, mini-boss e "gabbie di pittura" (forzieri sbloccabili tramite enigmi). L'unica pecca, almeno nella versione provata, è l'assenza di una mappa consultabile, che potrebbe rendere l'orientamento un po' difficoltoso. Devo ammettere però che la sua assenza è talmente assurda che non vorrei essermela persa durante il gameplay, ma pur guardando nei tutorial, non ho trovato nulla a riguardo a parte la presenza di una meravigliosa world map, ispirata ai classici JRPG.

Il level design è curato, con oggetti e nemici nascosti in ogni angolo, alcuni raggiungibili solo con il rampino o prestando particolare attenzione all'ambiente. Le aree sono disseminate di bandiere della spedizione, che fungono da falò, dove è possibile recuperare salute, assegnare attributi, sbloccare abilità e ricaricare la pozione di chroma (utilizzabile una sola volta per curare il gruppo).

Un dipinto in movimento

Uno degli aspetti più sorprendenti di Expedition 33 è il suo comparto artistico e grafico. Il gioco sembra un dipinto in movimento, con colori che ricordano gli acquerelli e sfumature delicate. Le ambientazioni, che spaziano da foreste lussureggianti a grotte sottomarine, sono straordinariamente evocative.

Le animazioni, gli effetti di luce e le cutscene sono curatissime, un risultato eccezionale per un team di sole 34 persone. La telecamera, durante i combattimenti, si muove dinamicamente, enfatizzando le abilità e le azioni con movimenti e spostamenti che ricordano pennellate su, appunto, un dipinto.

La colonna sonora di Expedition 33 è un altro elemento che spicca nel comparto artistico. Le musiche spaziano da tracce delicate, che ricordano le atmosfere di Ori and the Blind Forest, a momenti più ritmati e dance. Questo mix un po' insolito vi garantisco che si integra perfettamente con l'azione di gioco, creando un'esperienza sonora decisamente originale e di altissimo profilo.

Tirando le somme

Clair Obscur: Expedition 33 si preannuncia come una delle sorprese più interessanti del 2025. Un team di sole 34 persone sta realizzando un'opera che appare straordinaria nelle sue prime ore di gioco Se le promesse di questa anteprima verranno mantenute per tutta la durata del gioco, potremmo trovarci di fronte a un titolo capace di stupire e conquistare un vasto pubblico. L'appuntamento è ora fissato per il 24 aprile, giorno in cui potremo mettere le mani sul gioco su PC, PlayStation 5, Xbox Series X|S (compreso in Xbox Game Pass Ultimate e PC Game Pass).

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2 Commenti

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Ma davvero? Io ho alcune riserve su questo gioco. Ho visto troppi titoli che all'inizio promettono benissimo ma alla fine si rivelano trappole vuote. Le meccaniche che avete descritto potrebbero sembrare innovative, ma ho un brutto presentimento che alla lunga possano annoiare. Speriamo di no, ma la storia del GDR è piena di delusioni.
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Ma davvero? Io ho alcune riserve su questo gioco. Ho visto troppi titoli che all'inizio promettono benissimo ma alla fine si rivelano trappole vuote. Le meccaniche che avete descritto potrebbero sembrare innovative, ma ho un brutto presentimento che alla lunga possano annoiare. Speriamo di no, ma la storia del GDR è piena di delusioni.
Purtroppo non ti sto dire se sulla lunga funzionerà, ma per ora promette davvero benissimo.
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