Abbiamo di recente avuto la possibilità di assistere ad un evento a porte digitalmente chiuse imbastito da Deep Silver e Fishlabs per Chorus, il prossimo gioco dedicato ai combattimenti spaziali atteso per questo inverno. Abbiamo potuto constatare come l’evento sia stato allestito e gestito con grande accuratezza e precisione. Anche la presentazione è stata davvero ottima e ben orchestrata.
Non è qualcosa di così scontato perché spesso tale atteggiamento nel settore non lo si ritrova nemmeno quando si a che fare con certi nomi altisonanti o con serie storiche. Chorus come avevamo accennato poco fa è previsto per questo inverno, per la precisione per il 3 dicembre 2021 e verrà rilasciato per PlayStation 5, Xbox Series X/S, PlayStation 4, Xbox One, Google Stadia e PC. Si tratta di una rivisitazione del genere shooter spaziale caratterizzata da suggestivi panorami stellari, intensi combattimenti a 360 gradi ed una forte componente narrativa intrisa di toni cupi e drammatici.
Un universo oscuro
Siamo in un futuro lontano e l’umanità ha ormai conquistato lo spazio. Ci sono però state guerre e malattie e si è creata una profonda divisione tra i popoli. Approfittando della situazione il Grande Profeta ed i suoi adepti hanno cercato di sottomettere tutti al loro volere entrando in contatto con delle entità aliene e trascendendo la nostra dimensione alla ricerca di poteri al di sopra delle capacità umane.
Nara era una delle guerriere più forti al servizio del Profeta, ma dopo essersi trovata di fronte ad una grande sciagura causata dal suo stesso ordine ha deciso di allontanarsi dal culto per poi addirittura ribellarsi arrivando a combattere al fianco dei popoli liberi contro quelli che una volta erano i suoi compagni. Nara rinnega la sua dottrina e si rivela un combattente formidabile forte dei poteri acquisiti all’interno dell’ordine e dotata di un legame simbiotico con Forsaken, una nave senziente che in battaglia diventa un tutt’uno con la ragazza permettendo manovre ed esecuzioni ai limiti dell’impensabile.
Questa è l’interessante lore che fa da sfondo ad un mondo aperto in cui ingaggiare innumerevoli combattimenti a gravità zero accompagnati dalle voci e dai pensieri di Nara che si trova in continua relazione con Forsaken e con gli altri abitanti dell’universo di gioco. Non abbiamo apprezzato solo la qualità dell’evento di anteprima ma abbiamo potuto saggiare con mano anche la qualità del gioco stesso grazie all’esaustivo materiale fornitoci da Fishlabs tra cui spiccava ovviamente una versione dimostrativa del titolo che, al di là di qualche problema con la traduzione italiana ancora incompleta, ci è sembrata decisamente in ottima forma.
Certo, bisognerà attendere la versione definitiva del titolo per poter esprimere un giudizio a tutto tondo, ma quello che abbiamo visto finora, pur relativo ad una breve sezione di gioco, ci ha piacevolmente convinto. Abbiamo assistito ad una riuscita alternanza tra cutscene ben orchestrate, momenti di esplorazione suggestivi e combattimenti cinematografici tra navi spaziali. Il personaggio di Nara ci è sembrato espressivo ed interessante pure a livello visivo anche se forse dal punto di vista tecnologico era possibile fare di più.
La regia dei filmati ci è piaciuta ma a volte la transizione tra le inquadrature soffre di alcune sbavature tecniche. Lo spazio di Chorus ci è apparso ricco di punti di riferimento suggestivi, vibrante, colorato e popolato, forte più dal punto di vista del design che da quello della mera tecnica, la quale risulta comunque apprezzabile perlomeno nella versione da noi provata, ovvero quella per PC. I combattimenti poi hanno messo in luce un gameplay arcade ma complesso, che richiede tempo per essere padroneggiato a fondo, ma che già dopo poche ore riesce a regalare grandi soddisfazioni tra poteri, drift e cambi di velocità impossibili, emozionanti fuochi incrociati, inseguimenti ad alta velocità e manovre sul filo del rasoio.
Tattica, melodie e curiosità
Comunque non basta semplicemente sparare a tutto ciò che si muove perché ogni nemico appartiene ad una categoria differente ed ha diversi punti di forza e di debolezza che ci costringeranno a compiere al volo le giuste scelte tattiche. Poi è apprezzabilissimo il fatto che Fishlabs sia riuscita a mettere in piedi un sistema di controllo preciso e soddisfacente tanto per chi usa mouse e tastiera quanto per chi utilizza un joystick, tutto questo senza neanche inserire un vero e proprio sistema di aggancio automatico del bersaglio.
L’unico appunto che si potrebbe muovere al sistema di controllo imbastito per Chorus probabilmente risiede nelle manovre a bassa velocità, forse un po’ macchinose. Il titolo di Fishlabs si concentra molto anche sulla crescita del personaggio e della sua nave e permette di potenziare le capacità a disposizione del giocatore in vari modi. Superando le prove dei templi Nara potrà sbloccare nuovi poteri, poi la nave potrà essere modificata a piacimento con armi più potenti e con componenti migliori, inoltre ovviamente più si userà un’arma più aumenterà la sua efficacia.
C’è poi una componente interessante relativa ad alcune scelte che possono essere compiute lungo le missioni, come decidere se abbattere una nave di pirati spaziali o risparmiarla fidandosi delle apparenti buone intenzioni dell’equipaggio. Chorus ci ha colpito positivamente sotto diversi aspetti, in particolare però va fatto riferimento alla componente sonora perché va detto che è stato fatto davvero un gran lavoro a livello di soundtrack.
Le melodie che ci accompagneranno durante la nostra esperienza sono molto curate e portano con loro un sapore in bilico tra elettronica, epica e mistico. Si va dalla pacatezza suggestiva dell’esplorazione spaziale alla carica potente ed esplosiva degli inseguimenti all’ultimo sangue tra caccia stellari. Sembra proprio che Deep Silver e Fishlabs stiano facendo le cose per bene con Chorus sia a livello di presentazione del prodotto sia a livello di sviluppo.
L’evento di anteprima è stato utile anche per carpire direttamente dagli sviluppatori del titolo qualche informazione in più sulla loro creatura. Il mondo di Chorus sembra essere molto più vario di quello che si potrebbe pensare: ci sono città volanti ma anche miniere spaziali ed altri luoghi da esplorare che racchiudono missioni che offrono parecchie opportunità di aiutare gli altri o di distruggere obiettivi.
Ci sono poi parti nascoste e lontane dell’universo, alcune inquietanti, altre utili a comprendere le dinamiche del mondo di Chorus. E infine sono presenti luoghi, come i templi e le strutture aliene che trascendono la nostra realtà e introducono a nuove dimensioni di esistenza. Col termine Chorus si vuole intendere un particolare stato di armonia collegato anche ai fenomeni metafisici presenti nel mondo di gioco.
Ci sarà un equilibrio tra missioni pensate per portare avanti la storia e missioni maggiormente incentrate sul combattimento puro e grande attenzione è stata posta al design per far sì che il giocatore possa orientarsi bene anche in un luogo come lo spazio privo di soffitti o pavimenti. Avremo a che fare con un open world che potrà essere sbloccato gradualmente con zone collegate da portali di salto spaziale e a livello di gameplay va considerato che non sarà possibile scendere dalla nave.
Le versioni per console di nuova generazione ovviamente sfrutteranno al massimo la potenza del nuovo hardware a livello visivo e verrà garantito l’upgrade gratuito per i possessori delle copie old gen. Augurandoci che il livello qualitativo resti sempre lo stesso non possiamo che attendere incuriositi la recensione del gioco completo affamati di spazio ed astronavi in salsa Dark Sci Fi, ingolositi tra l’altro dal prezzo di lancio budget che dovrebbe aggirarsi sui 40 euro e da un’esperienza single player che promette di intrattenere per oltre 10 ore di gioco.
Se vi piace la fantascienza perchè non recuperare il Ciclo delle Fondazioni, il classico di Isaac Asimov?