Chernobylite è un interessante survival horror ambientato nella zona di esclusione di Chernobyl, nota per il triste incidente nucleare che nel 1986 ha contaminato migliaia di chilometri quadrati. Tale disastroso evento è l'incipit narrativo per il gioco di The Farm 51, software house polacca in attività dal 2005 e già conosciuta per la serie Painkiller, che ha portato conseguenze molto più nefaste e pericolose.
A spasso per la Chernobyl di Chernobylite
La nostra prova ci ha permesso di esplorare le radioattive mappe sovietiche, che compongono questo titolo semi open world in prima persona, e di analizzare le meccaniche di Chernobylite. Sfortunatamente, complice anche la breve durata della demo di circa due ore, la trama rimane perlopiù un mistero e si sorvola totalmente sul nuovo minerale, con poteri sovrannaturali, chiamato appunto Chernobylite.
Siamo stati subito buttati nell'esplorazione di una prima mappa altamente lineare il cui unico scopo era spiegarci come muoverci con la visuale in prima persona e come utilizzare il nostro principale strumento a disposizione, con ovviamente integrato il contatore geyger con il proprio caratteristico ticchettio. Mentre ci muovevamo nelle foreste nei pressi della centrale, abbiamo potuto apprezzare la lussureggiante natura di quei luoghi e i molti relitti come carcasse di auto e abitazioni abbandonate, vicino ai quali è spasso possibile vedere degli eco della vita passata che compaiono per qualche istante.
È un'espediente narrativo per mostrarci qualche spaccato del passato e, soprattutto, per sottolineare che si tratta appunto di un videogioco horror. Abbiamo anche intravisto strane creature e inquietanti bambole dai brillanti occhi verdi, dentro alcuni palazzi disabitati, in grado di cambiare posizione quando giriamo lo sguardo. Chernobylite riesce quindi a trasmettere quella paura e tensione tipica di un gioco di questo genere, esaltata da momenti in cui il protagonista è colpito da vere e proprie allucinazioni. Resta però da capire quanto a lungo questi 'jumpscare" riusciranno a mantenersi efficaci.
La parte introduttiva serve comunque a farci raggiungere la nostra base. Uno spazio abbandonato abbastanza grande dove poter liberamente costruire e posizionare gli oggetti necessari alla sopravvivenza non solo del protagonista, ma anche dei suoi compagni. Qui si nota la natura più survival di Chernobylite che ci impone di raccogliere risorse durante l'esplorazione e poi usarle per mantenere alte e costanti le scorte di cibo e munizioni e per craftare strumenti e oggetti man mano più complessi. Anche gli alleati hanno dei bisogni e richieste da rispettare, così come vanno curati se feriti o malati. Un compagno forte e con il morale alto può poi essere mandato a compiere spedizioni nella zona di esclusione. Il nostro tempo di gioco non è stato però sufficiente per apprezzare (o disprezzare) queste meccaniche, quindi per un parere più dettagliato dobbiamo attendere la pubblicazione del gioco completo.
Il mondo di Chernobylite è, per tutti questi motivi, suddiviso in più livelli che possiamo esplorare liberamente o dove invece dobbiamo completare delle attività. Durante la nostra prova abbiamo anche potuto decidere come portare a termine la missione principale, senza però poterne vedere gli effetti sul lungo periodo. A differenza del livello introduttivo, queste aree non sono lineari ma sufficientemente vaste per essere arricchite da obiettivi secondari. La particolarità sta nel fatto che abbiamo mezz'ora prima per teletrasportaci nuovamente alla base, grazie proprio alla Chernobylite, pena la morte istantanea.
Durante l'esplorazione dobbiamo fare attenzione non solo ai pericoli radioattivi ma anche ai nemici umani che ci sparano a vista. Naturalmente anche noi possiamo rispondere al fuoco e uccidere chi ci attacca ma ciò ha ripercussioni sul personaggio e sulle proprie relazioni. Gli NPC avversari sono abbastanza semplici da evitare e stare accovacciati rende più difficile rilevarci, con un'icona a schermo che ci mostra se ci hanno visto o meno. Non è un sistema particolarmente rifinito e la qualità delle reazioni ricorda quella di un qualsiasi Assassin's Creed. Allo stesso modo, non è particolarmente difficili risultare vittorioso nelle sparatorie mirando semplicemente alle teste, ma siamo sicuri che la difficoltà aumenterà all'avanzare della partita - o almeno lo speriamo.
Per quanto riguarda la qualità grafica, Chernobylite può contare sull'Unreal Engine 4 che riesce a muovere un'ambientazione abbastanza dettagliata. Infatti, il gioco ricorda moltissimo la ben famosa saga S.T.A.L.K.E.R., con cui le analogie si sprecano. La vegetazione è credibile e i modelli tridimensionali non appaiono troppo semplici. L'illuminazione, con i raggi di luce che filtrano tra i rami, e le conseguenti ombre ci sono inoltre parse più che discrete, peccato solo che le texture, viste da vicino, non risultino particolarmente definite.
Sul fronte dell'ottimizzazione, è questo il maggior problema di Chernobylite, non ci siamo assolutamente. La scheda video consigliata è infatti l'AMD R9 290, che abbiamo appunto inizialmente utilizzato, ma a 1080p e con qualsiasi preset selezionato - da basso a ultra - il gioco risulta così scattoso da essere ingiocabile. Abbiamo perfino provato ad usare una AMD Vega 56 e l'esperienza è nettamente migliorata ma è comunque rimasta inaccettabile per una GPU di tale livello - il problema potrebbe però essere legato ad un'incompatibilità con i driver o proprio a una cattiva ottimizzazione su schede AMD.
Sulla carta Chernobylite è un gioco molto bello e interessante, ma resta da capire quanto le nostre decisioni avranno peso sulla trama, come funzioneranno i legami con i compagni, se le mappe di Chernobyl e dintorni si differenzieranno abbastanza e come sono fatti i mostri che abbiamo solo intravisto ma mai combattuto. Ciò che però ci preoccupa di più è il disastroso versante tecnico. La potenza di calcolo richiesta dalla beta per avere un framerate dignitoso è completamente fuori scala rispetto alla reale qualità grafica del titolo.
Dal 16 ottobre potete acquistare Chernobylite per PC in Accesso Anticipato su Steam.