CD Projekt Red smentisce di star collaborando con Sweet Baby Inc. per The Witcher 4

CD Projekt Red accusata dai fan: presunta collaborazione con Sweet Baby Inc. per The Witcher 4 solleva polemiche nella community di giocatori

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

CD Projekt Red nega le accuse di collaborazione con Sweet Baby Inc. per The Witcher 4. Il CEO Michał Nowakowski ha smentito su X le voci di una presunta partnership con la società di consulenza sull'inclusività, in risposta alle critiche per la scelta di Ciri come protagonista.

Le polemiche sono esplose dopo il video di presentazione del gioco ai The Game Awards 2024. Alcuni fan hanno accusato lo studio polacco di scelte "woke", nonostante fosse prevedibile da The Witcher 3 che Ciri sarebbe stata la protagonista di un eventuale sequel. Circolavano anche voci sulla collaborazione con Sweet Baby Inc. e il presunto allontanamento di autori storici della serie.

Nowakowski ha respinto fermamente queste affermazioni: "Non stiamo lavorando e non abbiamo mai lavorato con Sweet Baby. A dire il vero, non li avevamo nemmeno mai sentiti nominare fino a poco tempo fa. Inoltre, non abbiamo perso nessun 'pezzo grosso', come dici tu."

La smentita arriva in risposta a un utente che accusava CD Projekt di mentire sul coinvolgimento dei veterani dello studio nello sviluppo. Nowakowski aveva inizialmente pubblicato un post per celebrare il decimo anniversario di The Witcher 3, menzionando alcuni sviluppatori di lunga data come il co-CEO Adam Badowski.

Le voci sulla collaborazione con Sweet Baby Inc. sembrano prive di fondamento. L'azienda è una semplice società di consulenza sull'inclusività, senza potere decisionale sui progetti dei grandi publisher. Inoltre, nel suo portfolio non compaiono giochi di CD Projekt Red, ma titoli come God of War e Marvel's Spider-Man.

La scelta di Ciri come protagonista era prevedibile fin dal finale di The Witcher 3 (acquistabile su Amazon). Le accuse di decisioni "woke" appaiono quindi pretestuose, alimentate da alcuni youtuber cospirazionisti più che da elementi concreti. La smentita ufficiale del CEO dovrebbe mettere fine alle speculazioni, riportando l'attenzione sullo sviluppo del gioco.

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