Monster Hunter Wilds: Capcom vuole guadagnare la fiducia dei giocatori PC, ecco come

Capcom valuta di abbassare i requisiti della GPU per Monster Hunter Wilds in vista del lancio il 28 febbraio, per renderlo accessibile a più giocatori.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Il gigante giapponese dei videogiochi Capcom sta valutando di abbassare i requisiti GPU raccomandati per il suo prossimo titolo Monster Hunter Wilds, in uscita il 28 febbraio. L'annuncio è arrivato dall'account ufficiale tedesco di Monster Hunter su X/Twitter, che ha anche rivelato la possibilità di rilasciare uno strumento di benchmarking standalone per PC.

La mossa di Capcom arriva in risposta alle preoccupazioni emerse durante la beta aperta del gioco, dove i giocatori PC con hardware meno potente hanno riscontrato difficoltà, anche con schede grafiche di fascia media come la RTX 3060. In particolare, è stato segnalato un bug che impediva il caricamento delle texture dettagliate di personaggi e mostri.

Attualmente, Capcom raccomanda una Nvidia GTX 1660 Super o AMD Radeon RX 5600 XT per ottenere 30 FPS a 1080p, con una risoluzione interna di 720p e l'uso di tecnologie di upscaling come DLSS o FSR. Per raggiungere i 60 FPS a 1080p con upscaling e Frame Generation, si consigliano schede come RTX 2070 Super, RTX 4060 o AMD RX 6700 XT.

Monster Hunter Wilds (preordinabile su Amazon) utilizza il RE Engine, lo stesso motore grafico impiegato in altri titoli Capcom come Resident Evil 7, Devil May Cry 5 e Street Fighter 6. Tuttavia, giochi open-world più ampi basati su questo engine, come Dragon's Dogma 2, hanno mostrato problemi di performance sia su console che su PC, sollevando preoccupazioni per Monster Hunter Wilds.

L'ottimizzazione dei requisiti hardware è fondamentale per garantire un'esperienza di gioco fluida al maggior numero possibile di giocatori. Con l'avvicinarsi della data di lancio e della beta aperta di inizio febbraio, l'impegno di Capcom nel ridurre i requisiti GPU potrebbe rivelarsi determinante per il successo del gioco sulla piattaforma PC.

La possibilità di rilasciare uno strumento di benchmarking standalone permetterebbe inoltre ai giocatori di valutare le prestazioni del proprio sistema prima dell'acquisto, contribuendo a creare aspettative realistiche e a ridurre potenziali delusioni legate alle performance.

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