Capcom è senza dubbio una delle aziende più prolifiche in fatto di collection di grandi classici, e in particolare negli ultimi anni sembra decisa a riproporre buona parte delle sue opere del passato su tutte le piattaforme disponibili. Dopo averci fatto riscoprire molte delle sue perle con Capcom Arcade Stadium e Capcom Arcade 2nd Stadium, la software house è tornata a concentrarsi maggiormente sui giochi di combattimento con il primo Capcom Fighting Collection e con Marvel vs. Capcom Fighting Collection: Arcade Classics.
Con questa Capcom Fighting Collection 2 le lancette della macchina del tempo si sono spostate a cavallo tra la fine degli anni ‘90 e l’inizio dei primi del 2000, un periodo a cavallo tra due generazioni di console, conteso tra gli ultimi avanzamenti dell’animazione bidimensionale e l’avanzamento della grafica 3D.
Negli ultimi giorni abbiamo avuto modo di provare in anteprima alcuni dei titoli che saranno presenti in questa nuova raccolta e vi parleremo delle nostre prime impressioni in attesa della recensione tra qualche settimana.
Iniziamo col dire che abbiamo trovato apprezzabile la selezione degli otto titoli presenti, soprattutto perché diversi di essi sono rimasti poco accessibili al grande pubblico occidentale di quegli anni. Se infatti i due Capcom vs. SNK e Capcom Fighting Evolution erano facilmente reperibili, i due Power Stone sono rimasti confinati su Dreamcast e PSP, così come Project Justice (ovvero Rival Schools 2) e Plasma Sword non hanno mai visto la luce fuori dal Dreamcast.
Dato che conoscevamo già la maggior parte dei titoli inclusi in questa collection, per questa prima prova ci siamo voluti concentrare sull’esplorazione delle possibilità di gioco e le aggiunte presentate.
Una vagonata di opzioni
Le versioni dei giochi sono quelle originali arcade, quindi - diversamente dalle conversioni per console - accedendo a ciascuno di essi dalla schermata principale farà iniziare immediatamente la classica “scalata” di scontri. Tuttavia per ciascun titolo è possibile modificare vari parametri.
Dal menu Impostazioni di gioco è possibile personalizzare elementi tipici come il livello di difficoltà, la potenza degli attacchi, la velocità di gioco, il numero dei round ecc. Sono presenti anche dei menu di Impostazioni speciali che variano a seconda del titolo e dove è possibile selezionare parametri specifici come la selezione dei personaggi segreti o scegliere se lasciare la colonna sonora originale o selezionare una versione remixata.
Per farvi un paio di esempi: per Capcom vs. SNK 2 è possibile scegliere la versione originale o la EO Standard; per Street Fighter Alpha 3 Upper è possibile attivare o disattivare il crouch cancel.
Newcomer friendly
Sia per i giochi che conoscevamo che per quelli che abbiamo provato la prima volta, è stata particolarmente utile la modalità Allenamento, con l'utile opzione di visualizzare le hitbox e il rapido accesso alla Lista mosse di ciascun personaggio. Per ogni titolo è anche disponibile una schermata di Istruzioni che illustra le meccaniche base di gioco.
Mentre smanettavamo con le varie mosse, abbiamo provato anche la funzione “One-button” che, in pratica, consiste in una “scorciatoia” di comandi che semplifica l’esecuzione di mosse speciali e super combo.
Esempio pratico con un personaggio che conoscerete tutti: Ryu. Premendo il tasto dedicato eseguirà direttamente l’Hadouken, premendolo assieme alla direzione avanti eseguirà il Tatsumaki Senpukyaku, e premendolo assieme alla direzione indietro eseguirà lo Shoryuken. Ovviamente il tutto è opzionale ed è chiaro che è dedicato a quei giocatori che - per vari motivi - hanno difficoltà con l’inserimento rapido di combinazioni di tasti.
Altra feature utile un po’ a tutti per diminuire la frustrazione da difficoltà è quella di Quick Save. Anche se meno utile rispetto a giochi di altri generi (dato che potenzialmente abbiamo a disposizione tutti i tentativi che vogliamo), poter salvare tra un round e l’altro potrebbe essere comodo per gli scontri particolarmente difficili.
Sul lato visivo abbiamo potuto apprezzare diversi filtri grafici applicabili, alcuni dei quali simulano l’effetto degli schermi a tubo catodico, sia casalinghi che dei tipici arcade. Anche se alcuni di essi implicano una certa sfocatura delle immagini, l’effetto nostalgia è indubbio.
Dopo questa prima prova possiamo dire che Capcom Fighting Collection 2 è coerente con le aspettative che ci eravamo fatti e con il prezzo contenuto. Una buona selezione di giochi con diverse opzioni per personalizzare l’esperienza.
Non ci resta che rimandarvi alla nostra recensione finale, ricordandovi che Capcom Fighting Collection 2 uscirà il prossimo 16 maggio su PlayStation, Xbox, Nintendo Switch e PC.