la storia che vi stiamo per raccontare ha dell'assurdo. Un pro player di 5 anni di Call of Duty Warzone, tale Rowdy Rogan, assieme alla famiglia fingono un ban per avere più popolarità. Arriva in questi giorni la confessione del bimbo e genitori che hanno usato la scusa come trampolino di lancio per un video virale sul web. Ma prima di tutto facciamo un passo indietro: Chi è Rowdy Rogan?
Lo scorso aprile alcuni video del bambino hanno fatto scalpore sul web, in positivo ma anche in negativo. Tale Rowdy di soli 5 anni ha stupito facendo una serie di partite impressionanti su Call of Duty Warzone, rilasciato a marzo di quest'anno. Ovviamente le clip sono diventati virali, tanto che è persino riuscito a mettere in difficoltà alcuni dei giocatori più famosi del FaZe Clan, una delle organizzazioni esport più famose del mondo.
As some of you know, Rogan was banned from Warzone on stream tonight. The Team and us are currently trying to handle the situation and will keep you guys updated. Thank you for all the support. #FreeRogan pic.twitter.com/df1B28Fa8R
— RowdyRogan🦈 (@RowdyRogan) December 10, 2020
La scorsa settimana, sul proprio profilo Twitter, aveva postato una clip in cui mostrava chiaramente che il suo account Warzone fosse bannato permanentemente. I tanti fan subito hanno pensato ai Termini e Condizioni di Activision che citano espressamente che nessuna persona di età inferiore ai 13 anni può giocare a Call of Duty Warzone, ed a tutti gli altri titoli del franchise, i quali si sono mossi successivamente sui social per scoprire la vera ragione di questo triste ban.
Rogan, in questi giorni ha così confessato tutto, dichiarando, assieme ai genitori, che si trattava solo di uno scherzo per la creazione di un video virale per entrare a far parte nei Faze Clan. Una storia davvero assurda, che ha portato per un piccolo periodo in tendenza su Twitter l'hashtag #FreeRogan. Si può dire "tutto è bene quel che finisce bene", ma proviamo un attimo a ragionare un secondo sulla vicenda. Bisogna superare il limite per avere un minimo di visibilità in più? Del resto, non è la prima volta che sentiamo storie di questo tipo, ma rimane davvero assurdo vedere una famiglia mettere sotto ai riflettori il proprio bambino di 5 anni, spronandolo ad avere successi per far contenti, in primis, loro stessi.
Cosa ne pensate di questa notizia? Eravate a conoscenza di questo pro player di Call of Duty Warzone? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto nella sezione dedicata. Come sempre vi invitiamo a rimanere sintonizzati sulle nostre pagine per gli aggiornamenti futuri del titolo pubblicato da Activison.
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