Lo sviluppatore di Treyarch, Matt Scronce, ha confermato che i movimenti nei recenti capitoli della serie Call Of Duty sono stati intenzionalmente rallentati, poco alla volta, rispetto al passato. La decisione è stata presa per bilanciare il gameplay e risolvere alcuni problemi emersi negli ultimi anni.
Interpellato nelle risposte di un post su X, dove veniva fatto notare un progressivo rallentamento delle meccaniche di movimento rispetto a titoli come Call of Duty: Modern Warfare del 2019, Scronce ha spiegato le motivazioni dietro questi cambiamenti.
Secondo Scronce, il rallentamento è stato introdotto progressivamene per contrastare alcune tattiche diventate troppo dominanti, come lo "snaking" (rapidi movimenti alternati tra posizione prona e in piedi) e l'eccessivo uso dei salti durante i combattimenti. Secondo lo sviluppatore, questi elementi stavano creando problemi di bilanciamento e disallineamento tra le visuali in prima e terza persona.
Una volta che le velocità della posizione prona e accovacciata diventano troppo rapide, si finisce per avere un disallineamento tra il POV in prima e terza persona che porta allo 'snaking', che in passato è stato un problema enorme.
Con l'introduzione del sistema "omnimovement" in Call of Duty: Black Ops 6 (che potete recuperare su Amazon), gli sviluppatori hanno cercato di regolare ulteriormente le dinamiche di gioco. Scronce ha spiegato: "Personalmente non sono mai stato un fan dello spamming del salto durante il combattimento, quindi abbiamo regolato di default l'ondeggiamento durante il salto per assicurarci che non fosse la tattica più efficace durante gli scontri".
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— KouRa (@KouRa_zX) November 29, 2024
Tuttavia, per mantenere la varietà di stili di gioco, sono stati introdotti Perk e Attachment che permettono di potenziare l'efficacia di mosse come salti e scivolate. L'obiettivo è consentire ai giocatori di personalizzare il proprio stile di gioco, senza rendere queste tattiche eccessivamente potenti di default.
Questi cambiamenti riflettono la continua evoluzione della serie Call of Duty, con gli sviluppatori che cercano di bilanciare le richieste dei giocatori con la necessità di mantenere un gameplay equilibrato e competitivo.
Per chi pensasse che si tratti di un caso isolato, i più affini alla serie si ricorderanno i cambiamenti apportati con Ghost, quando venne ridotta drasticamente la possibilità di fare i No-Scope (ovvero sparare con il cecchino senza mirare) per contrastarne l'abuso durante le partite online e, specialmente, i tornei competitivi.