Call of Duty: il sistema anti-cheat sta facendo passi da gigante

Il team di sviluppo di Call of Duty ha annunciato nuove misure anti-cheat per proteggere l'esperienza di gioco di Black Ops 6.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Il team di sviluppo di Call of Duty ha annunciato nuove misure anti-cheat per proteggere l'esperienza di gioco di Black Ops 6 (preordinabile su Amazon). L'obiettivo è rilevare e rimuovere i cheater entro un'ora dal loro primo match, utilizzando tecnologie avanzate e sistemi di apprendimento automatico.

La lotta ai cheater è una priorità per gli sviluppatori. Durante la recente beta di Black Ops 6, sono stati testati nuovi strumenti anti-cheat con risultati promettenti. Nel primo weekend, i cheater riuscivano a completare circa 10 partite prima di essere individuati. Nel secondo weekend, grazie a miglioramenti nei sistemi di rilevamento, questo tempo è stato dimezzato a 5 partite.

Tra le nuove misure anti-cheat che saranno implementate al lancio di Black Ops 6 ci sono:

  • Una versione aggiornata del driver a livello kernel per PC
  • Mitigazioni come Damage Shield, Disarm e altre
  • Nuovi sistemi di machine learning comportamentale per rilevamenti più rapidi
  • Modelli di rilevamento basati su machine learning per contrastare gli aimbot
  • Controlli continui sui punteggi delle classifiche nella modalità Ranked

Gli sviluppatori sottolineano che combattere i cheater è una sfida costante, ma sono determinati a utilizzare ogni strumento a disposizione per garantire un'esperienza di gioco equa e divertente. "Non possiamo dirvi che i cheater spariranno per sempre grazie alla tecnologia che stiamo preparando per il lancio", affermano. "Ma tutti nel #TeamRICOCHET useranno ogni strumento possibile per continuare a lottare per offrirvi un'esperienza equa e divertente!"

Il cheating in Call of Duty viene definito come qualsiasi azione che dia a un giocatore un vantaggio sleale utilizzando software illeciti, come wallhack o mira perfetta. Include anche la condivisione di account per sbloccare equipaggiamenti, l'uso di software per accedere a oggetti non guadagnati o acquistati e il boosting degli account. Tutte queste azioni violano la policy di sicurezza del gioco.

I creatori di cheat sono descritti come gruppi organizzati e illegali che analizzano minuziosamente ogni dato dei giochi per trovare modi per rendere possibile l'imbroglio. Non si tratta di semplici dilettanti, ma di una vera e propria industria che trae profitto dallo sfruttamento del lavoro degli sviluppatori.

Il team anti-cheat utilizza diversi metodi per individuare i cheater, tra cui:

  • Il driver a livello kernel per PC
  • Rilevamenti lato server e client
  • Modelli di machine learning per analizzare anomalie
  • Lo strumento di indagine Replay
  • Rilevamenti hardware di terze parti

Durante la beta di Black Ops 6, il team è riuscito a bloccare oltre 12.000 account confermati di cheater prima che potessero entrare in partita.

Gli sviluppatori stanno lavorando a una suite di strumenti basati sull'intelligenza artificiale per individuare e contrastare i cheater in modo ancora più efficace, sfruttando  i dati provenienti dalla Call of Duty League. L'obiettivo è analizzare il comportamento dei giocatori per creare profili che permettano di distinguere i giocatori legittimi dai truffatori.

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