Il team di sviluppo di Call of Duty ha annunciato nuove misure anti-cheat per proteggere l'esperienza di gioco di Black Ops 6 (preordinabile su Amazon). L'obiettivo è rilevare e rimuovere i cheater entro un'ora dal loro primo match, utilizzando tecnologie avanzate e sistemi di apprendimento automatico.
La lotta ai cheater è una priorità per gli sviluppatori. Durante la recente beta di Black Ops 6, sono stati testati nuovi strumenti anti-cheat con risultati promettenti. Nel primo weekend, i cheater riuscivano a completare circa 10 partite prima di essere individuati. Nel secondo weekend, grazie a miglioramenti nei sistemi di rilevamento, questo tempo è stato dimezzato a 5 partite.
Tra le nuove misure anti-cheat che saranno implementate al lancio di Black Ops 6 ci sono:
- Una versione aggiornata del driver a livello kernel per PC
- Mitigazioni come Damage Shield, Disarm e altre
- Nuovi sistemi di machine learning comportamentale per rilevamenti più rapidi
- Modelli di rilevamento basati su machine learning per contrastare gli aimbot
- Controlli continui sui punteggi delle classifiche nella modalità Ranked
Gli sviluppatori sottolineano che combattere i cheater è una sfida costante, ma sono determinati a utilizzare ogni strumento a disposizione per garantire un'esperienza di gioco equa e divertente. "Non possiamo dirvi che i cheater spariranno per sempre grazie alla tecnologia che stiamo preparando per il lancio", affermano. "Ma tutti nel #TeamRICOCHET useranno ogni strumento possibile per continuare a lottare per offrirvi un'esperienza equa e divertente!"
Il cheating in Call of Duty viene definito come qualsiasi azione che dia a un giocatore un vantaggio sleale utilizzando software illeciti, come wallhack o mira perfetta. Include anche la condivisione di account per sbloccare equipaggiamenti, l'uso di software per accedere a oggetti non guadagnati o acquistati e il boosting degli account. Tutte queste azioni violano la policy di sicurezza del gioco.
I creatori di cheat sono descritti come gruppi organizzati e illegali che analizzano minuziosamente ogni dato dei giochi per trovare modi per rendere possibile l'imbroglio. Non si tratta di semplici dilettanti, ma di una vera e propria industria che trae profitto dallo sfruttamento del lavoro degli sviluppatori.
Il team anti-cheat utilizza diversi metodi per individuare i cheater, tra cui:
- Il driver a livello kernel per PC
- Rilevamenti lato server e client
- Modelli di machine learning per analizzare anomalie
- Lo strumento di indagine Replay
- Rilevamenti hardware di terze parti
Durante la beta di Black Ops 6, il team è riuscito a bloccare oltre 12.000 account confermati di cheater prima che potessero entrare in partita.
Gli sviluppatori stanno lavorando a una suite di strumenti basati sull'intelligenza artificiale per individuare e contrastare i cheater in modo ancora più efficace, sfruttando i dati provenienti dalla Call of Duty League. L'obiettivo è analizzare il comportamento dei giocatori per creare profili che permettano di distinguere i giocatori legittimi dai truffatori.