Call Of Duty, bannati i giocatori che usano GeForce NOW

L'uso di NVIDIA GeForce NOW, per fruire di Call Of Duty Modern Warfare III, potrebbe comportare il ban dei giocatori di Call of Duty.

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a cura di Andrea Maiellano

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Una serie di recenti segnalazioni hanno indicato che l'uso di NVIDIA GeForce NOW, per fruire di Call Of Duty Modern Warfare III, potrebbe comportare il ban dei giocatori di Call of Duty.

Un difetto tecnico, attualmente in corso di risoluzione, sta, difatti, causando segnalazioni e ban dei giocatori, poiché il servizio GeForce NOW viene erroneamente riconosciuto come un'attività di cheating.

Per chi non ne fosse a conoscenza, GeForce NOW offre la possibilità di giocare in streaming a una serie di titoli già in possesso dell'utente, sfruttando dei computer virtuali, messi a disposizione da NVIDIA, per poter fruire dei propri titoli tramite un qualsiasi device supportato.

In teoria, i possessori di Call of Duty: Modern Warfare III, Modern Warfare II o Warzone potrebbero avviare il gioco senza installarlo grazie a questo servizio. Tuttavia, si raccomanda vivamente di non farlo al momento, vista la possibilità di subire il ban del proprio account, pochi minuti in seguito all'accesso.

Al momento, considerando che il problema è noto sia ad Activision che a NVIDIA, chiunque venga bannato per questa ragione riavrà indietro il proprio account nel giro di poche ore in seguito alla segnalazione.

Activision, ha individuato il problema e lo sta correggendo attivamente, ma anche in seguito al fix delle ore precedenti, alcuni utenti si sono scontrati ancora contro lo spiacevole ban, mostrando che il problema deve ancora essere risolto completamente. 

È interessante notare come i servizi anti-cheat di Call of Duty: Modern Warfare III avessero in passato impedito ai giocatori di utilizzare gli handheld, in particolare l'ASUS ROG Ally, per via di un'identificazione errata di un'applicazione overlay, riconosciuta come un metodo di cheating.

Non stupirebbe che un errore simile potrebbe essere il diretto responsabile dei ban inflitti nelle ultime ore ai giocatori che usano GeForce NOW. Insomma, non c'è pace per il matrimonio fra il servizio in streaming targato NVIDIA e il catalogo di giochi Activision-Blizzard.

Dopo un contrasto nelle licenze tra NVIDIA e Activision, che nel 2020 ha privato GeForce NOW dell'accesso a tutti i giochi di Activision-Blizzard, ora i giocatori stanno riscontrando problemi con quello che è il frachise di punta del publisher recentemente acquisito da Microsoft.

 

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